In migliaia alla marcia della Pace da piazza S. Cosma e Damiano, a Piazza della Repubblica di Eboli capeggiata dai Sindaci della Valle del Sele
Al raduno finale della marcia “È tempo di fare la pace” è stato un momento di riflessione e di preghiera con la partecipazione di autorità civili, Sindaci in testa, militari, religiose, dei partiti, delle forze politiche, delle associazioni, del movimento studentesco e gli studenti del Liceo musicale di Eboli hanno intonato canti di pace.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – “È tempo di fare la pace”. È questo il titolo della marcia organizzata dall’Assessorato Politiche Sociali del Comune di Eboli che è partirà questa sera dalla Piazza antistante il Santuario dei S.S. Cosma e Damiano e che si è snodeto lungo tutte le strade di Eboli per giungere, infine, in Piazza della Repubblica, laddove sono intervenuti i Sindaci di Eboli, Campagna, Albanella, Altavilla Silentina.
Una manifestazione corale che il Comune ha voluto organizzare per raccogliere le voci che provengono dall’associazionismo laico e cattolico, dalle Parrocchie, dalla gente comune, dalla comunità ucraina presente sul territorio. Palazzi, strade, piazze, Ospedali, Scuole. Madri lontane dalle famiglie bloccate sotto i bombardamenti. Madri che scappano dalla guerra verso terre lontane per cercare salvezza. Madri che già piangono i figli caduti.
Di seguito l’appello che il Sindaco Mario Conte ha voluto far giungere presenti proveniento anche dai comuni vicini, insieme alla comunità degli ucraini residenti nella Valle del Sele che hanno allestito una bandiera Ucraina lunga oltre 15 mentri, perché una sola voce che rappresenti tutto il territorio può avere più forza e giungere fino in alto affinché si negozi, senza indugio, la Pace.
«La pace è un valore comune su cui si fonda la nostra Repubblica e che la Costituzione italiana richiama all’articolo 11 come principio fondamentale. Oggi noi tutti sentiamo minacciato questo principio e questo caposaldo del nostro sentire comune. Le immagini della guerra hanno invaso le nostre case, i rifugiati bussano alle nostre porte, il clima sempre più teso fa immaginare scenari catastrofici. È dunque quanto mai urgente lanciare dalla nostra terra un unico grido solidale e fermissimo: Fermiamo la guerra.
Per questo vi invito a partecipare alla solenne manifestazione di giovedì 10 marzo ad Eboli con inizio alle 18,45. Uniti siamo una voce che può essere sentita».
Dal Santuario è partito il corteo e la fiaccola di Padre Pio che verrà portata come simbolo luminoso di pace fino in Piazza della Repubblica. Qui è avvenuto il raduno finale per un momento di riflessione e di preghiera delle autorità civili, militari e religiose, nonché dei partiti, delle forze politiche, delle associazioni.
Hanno preso parte al corteo per la pace anche gli studenti ed in particolare i giovani allievi del Liceo Musicale di Eboli che hanno intonato canti ispirati alla pace.
Eboli, 10 marzo 2022