Battipaglia amministrative- Ultimi ritocchi alle liste, tra "epurazioni" e "rinnovamento"

Al via la campagna elettorale più lunga che la storia di Battipaglia ricordi.

Corsa a 3 per Motta, Francese e Santomauro. Fuori i “vecchi” e dentro i “giovani” nati con i baffi.

Gerardo Motta PdL
Gerardo Motta PdL

BATTIPAGLIA – Mancano poche ore alla presentazione delle liste presso l’ufficio elettorale e ancora non si conosce con esattezza il numero delle liste che scenderanno in campo per sostenere Gerardo Motta, Cecilia Francese e Giovanni Santomauro, rispettivamente candidati per il Centro-destra, una lista autonoma ai due schieramenti e per il Centro-sinistra.

Manca poco alle ore ore 12 di sabato mattina, e sembrerebbe chiudersi una fase lunghissima di preparazione e di burocrazia. Invece, solo sabato mattina, conoscendo i simboli, le liste e il loro numero, candidati, incomincia il grande scontro, tra Motta, Francese e Santomauro..

“Finisce e inizia” al tempo stesso, la campagna elettorale più lunga che la storia di Battipaglia ricordi. E’ iniziata nel momento in cui Gennaro Barlotti vinse al ballottaggio e si concluderà solo il 6 e 7 Giugno o 15 giorni dopo se si dovesse riandare nuovamente al ballottaggio.

Benché si fosse riposto in Barlotti tutte le speranze di un nuovo corso politico di destra, come il caso di Giovanni Romano a M. San Severino, si capì subito, che non solo non era la stessa cosa, ma che non era possibile governare Battipaglia, e man mano che si andava avanti, Barlotti si faceva indebolire dal qualunquismo e si allontanò sempre più dai suoi riferimenti politici di partenza, fino a “precipitare” nella sua “Avventura” arrendendosi di fronte all’evidenza.

Cecilia Francese
Cecilia Francese

Da quel momento, benché le decisioni sono state prese lentamente e si sono quasi consumate nel tempo, man mano sono venuti faticosamente fuori quelli che i due schieramenti principali hanno definito i migliori candidati possibili: Santomauro per il Centro-sinistra; Motta per il Centro-destra; aggiungendosi poi alle due “corazzate” il “vascello” di Cecilia Francese.

Forse per la prima volta si è parlato di programmi e forse grazie alla vicenda dell’Alcatel, per la prma volta si è parlato di occupazione. Per contro, per la prima volta non si è parlato di “palazzi”, di lottizzazioni, di Varianti Urbanistiche se non compatibilmente ai programmi dei singoli candidati Sindaci.

In questa tornata hanno trovato la loro ricollocazione, Fernando Zara e Alfredo Liguori, Carlo Crudele e PIno Cuozzo, Enrico Tucci e Salvatore Ansalone, Tonino Terribile e Vera Iarossi, e inutile dirlo Gerardo Motta e Giovanni Santomauro.

In tutto questo discorso di “rinnovamento” è rimasto fuori solo don Ciccio Santese. Vuoi vedere che la pietra dello scandalo è rappresentata dalla veneranda età di don Ciccio Santese o piuttosto dal suo personaggio scomodo?. Don Ciccio, non vuole restare fuori perché ha capito, che non si può fidare più di nessuno che non di se stesso, e vuole per questo partecipare in prima persona, eventualmente, alle decisioni dello sviluppo di Battipaglia. Lo vuole fare perché non si sente finito e perché vede che il rinnovamento è stato affidato a giovani che avevano i baffi già da quando sono nati.

Mancano solo poche ore per le decisioni definitive e via alla grande corsa a tre.

3 commenti su “Battipaglia amministrative- Ultimi ritocchi alle liste, tra "epurazioni" e "rinnovamento"”

  1. Motta è un uomo che si commenta da solo e che ormai tutti conosciamo, lo si può affiancare solo per un comune interesse individuale e non di certo per condividere un programma politico di interesse generale del paese.
    La Francese è una persona che ha scelto di fare il medico ed è giusto e opportuno che continui a fare questo, essendone più che capace; come Sindaco non credo abbia le stesse capacità.
    Santomauro è l’unica possibilità, non è un politico è un tecnico,
    che ha lavorato per anni per il nostro Comune, il chè, contrariamente da come qualche “ignorante” dice ( “ignorante” nel senso che ignora) non può essere altro che un punto di vantaggio, saprà come muoversi.
    Infine, a volte penso, e vi invito a riflettere su questa domanda,:
    ” Se non ci fosse stato Santomauro in questi anni sul Comune, ma un altro pinco pallino,i diversi Sindaci avrebbero potuto fare di peggio?”. Domanda retorica per chi vi scrive, consapevole che al peggio non c’è mai fine.

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