Ancora nessuna risposta dal Sindaco Conte per la Sala del Commiato

Una “Sala del Commiato” a Eboli: “A due anni dalla raccolta firme e dalla richiesta e il Sindaco … sta ancora riflettendo“; denunciano i firmatari della petizione. 
Casa del Commiato

POLITICAdeMENTE

EBOLI – «Sono passati ormai quasi 2 anni da quando 430 cittadini ebolitani firmarono la petizione per chiedere che anche ad Eboli venisse istituita una Sala del Commiato pubblica per salutare con un rito laico un familiare o un amico non credente che ci lascia, prima che la salma venga trasferita presso il cimitero.scrivono in una nota i primi due firmatari Adriano Naimoli e Anna Grimaldi, i quali a loro volta, rivolgendosi al Sindaco di Eboli gli ricordano di essere stato uno dei firmatari, – 

Tra le firme, anche quella dell’allora candidato a sindaco Mario Conte, oggi sindaco.

Una Sala del Commiato pubblica  – spiegano Naimoli e Frimaldi – risponderebbe all’esigenza di tutti coloro che (di qualunque idea, fede e provenienza) desiderano svolgere un rito civile di commiato in un contesto cittadino e privo di connotazioni religiose, consentendo di avere a disposizione sale gradevoli e attrezzate, non distanti dalla propria comunità (così come avviene per chi si reca nelle Chiese cittadine), per raccogliersi attorno al ricordo della persona scomparsa, in qualunque forma lo si voglia fare, condividendo anche momenti di serenità, senza dover per forza respirare un’atmosfera mesta, che purtroppo la vicinanza di un cimitero trasmette e che la renderebbe più simile ad una sala mortuaria.

L’istituzione di questo servizio costituirebbe un atto di civiltà per la nostra Città.

Scrivono Naimoli e Grimaldi che aggiungono – Le caratteristiche indispensabili che dovrebbe avere la Sala dovrebbero essere semplicemente queste:

  • essere abbastanza centrale per essere facilmente raggiungibile,
  • essere priva di barriere architettoniche per essere accessibile a tutti,
  • essere abbastanza grande per ospitare un congruo numero di persone, così come avviene per qualsiasi funerale,
  • essere dotata di sedute sufficienti e di impianto voce.

Dare risposta a quei 430 cittadini non costerebbe nulla!

Eboli, infatti, dispone già di sale con queste caratteristiche di proprietà del Comune, prima fra tutte la Sala San Lorenzo, non lontana dalla Chiesa di San Francesco, dove si celebrano normalmente diverse funzioni religiose e laiche quasi tutti i giorni: messe, catechismo, matrimoni, funerali, concerti, dibattiti, … anche nello stesso giorno, senza nessun problema. – avanzano anche una proposta che tuttavia, per quanto si tratti di locali disponibili non risponderebbero alle caratteristiche che dovrebbe avere invece una “Sala sel Commiato” o “Casa del Commiato”. Servizi sempre più presenti nelle grandi Città e non solo, luoghi offerti dal pubblico e da privati che oltre ad ospitare il feretro, ospita anche i familiari, i quali a loro volta potrebbero vegliare i propri cari e ricevere le condoglianze, locali che dovrebbero essere atrrzzzati con bagni pubblici e ambienti adeguati sia per i familiari, sia per gli ospiti e sia per le caratteristiche alle quali devono rispondere, soggette ai regolamenti mortuari, ma questa è un’altra storia, e se il Comune e il Sindaco, sottoscrittore della petizione, vuole, anziché cincischiare, può risolvere il problema in un battibaleno  edi certo non nel modo che Naimoli e Grimaldi suggeriscono mescolando funerali e matrimoni, soggetti a differenti normative, tra l’altro molto rigide, così come poco o nulla contano le fedi religiose o tutela delle minoranze poiché riguardano regolamenti che tutelano l’igiene e la salute pubblica, oltre che il decoro e l’umana comprensione – Allo stesso modo tutte le sale del commiato istituite da altri Comuni italiani non sono adibite ad uso esclusivo per i funerali laici, ma sono utilizzate per qualsiasi tipo di evento, dai matrimoni alle mostre.

Circa la metà dei 430 firmatari della nostra petizione è cattolica; loro hanno capito che, quando si riconosce un diritto ad una minoranza, non si toglie niente a nessuno, ma si aggiunge qualcosa che manca all’intera comunità: la pari dignità.

Perché i nostri amministratori fanno tanta fatica a capirlo?

Perché non potrebbe essere usata per un funerale laico in maniera non esclusiva, rare volte all’anno e per poche ore, la Sala San Lorenzo? Non c’è alcuna fondata ragione! Non costa nulla al bilancio comunale; occorre solo regolamentarne l’utilizzo. – proseguono nelle indicazioni e nelle possibili soluzioni che al contrario non possono essere affidate a casualità – Se ne potrebbero addirittura istituire più d’una, utilizzando strutture pubbliche già disponibili in più zone della Città.

Questa non è una richiesta di un partito politico; è l’espressione di un bisogno di cittadini di questo paese e i bisogni dei cittadini vengono prima di qualunque equilibrio all’interno di una maggioranza. – aggiungono ancora – Le maggioranze amministrano una Città, ma non ne sono i padroni e non rispondono ai bisogni di una parte, ma di tutti i cittadini.

Nei vari incontri successivi alla consegna della petizione, il Sindaco ha sempre risposto che … … ci sta pensando. – concludono i primi firmatari della Petizione Adriano Naimoli e Anna Grimaldi ironizzando sui tempi biblici del Sindaco Mario Conte – 

Ci sta pensando da 2 anni!!!

Non vorremmo che questa lunga e ingiustificata riflessione servisse ad approdare all’istituzione di una sala all’interno del cimitero (tipo sala mortuaria) o servisse a cercare il luogo più piccolo o più nascosto possibile.

Chiediamo al Sindaco un atto di buona volontà, di attenzione e rispetto!

Riguardo ai tempi del Sindaco, si può essere anche d’accordo, sul resto un po’ meno. Va da se, comunque che il Sindaco alla pari di tante altre Città, Prima fra tutte quella di Olevano sul Tusciano che già dal 2011 autorizzó una ditta privata a realizzare nell’ambito di una sua proprietà la “Casa del Commiato”, con il preciso scopo di ospitare i defunti ed i loro parenti nei così detti giorni della “visita”, la famosa veglia, che sempre secondo il Regolamento Mortuario si deve osservare per sfuggire ai rischi delle morti apparenti nel caso in cui si dovesse seppellire subito il defunto. Ecco, allora che si comprende bene che la Sala del Commiato, non è una fredda “Sala Mortuaria”, bensì un luogo laddove si vegli i propri cari, osservando le leggi, ma fornendo un servizio civile, che niente a a che vedere con le religioni o le minoranze, anche queste soggette alle normative vigenti che regolano i servizi cimiteriali e mortuari. Luoghi dove cvi vuole pregare prega, chi vuole festeggiare festeggia, chi vuole vegliare vegli, ma luoghi accoglienti, dignitosi, e soprattutto forniti di adeguati servizi. E se Mario Conte quella firma l’ha messa prima di essere eletto Sindaco, lo ha fatto aderendo ad una iniziativa, ora da sindaco però deve dare risposte adeguate e le stesse risposte devono rispondere ai tempi e al tempo.

Eboli, 25 settembre 2023

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