Incontro De Luca-De Micheli: Prove tecniche di “assedio” alla Schlein?

Il Governatore De Luca ha incontrato alla Stazione Marittima l’On. Paola De Micheli, leader nazionale PD. Incomincia l’“assalto” alla Segretaria Elly Schlein.

Prima dalla tribuna dell’hotel Romeo di Napoli nel corso della prima “giornata del Riformista”, poi dalla Salone di degustazione “Un Mare di Foglie” continua l'”assalto” alla Schlein e al PD. De Luca leader nazionale a capo del Sud. L’incontro con Paola De Micheli, Oddati, Femiano e Liberti va in questa direzione? 

Vincenzo De Luca – Paola De Micheli – Antonio Stanzione

POLITICAdeMENTE

SALERNO – Continuano le “irruzioni” del Governatore Vincenzo De Luca sulle politiche nazionali del Governo Meloni e continuano anche le spallate alla Segretaria nazionale del PD Elly Schlein e al suo gruppo. “Anime morte” per De Luca. E continuano anche le bordate verso il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, indicato, per il momento come il Candidato Governatore alla Regione Campania per il centrodestra, salvo i mal di pancia del Vice Ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, il quale a sua volta non gli dispiacerebbe una candidatura al posto di Sangiuliano, riproponendo così, a distanza di dieci anni, gli scontri “armati” invero abbondantemente persi.

E a sorpresa sabato mattina De Luca si è recato per il taglio del nastro alla stazione marittima “Zaha Hadid” per il Salone di degustazione “Un Mare di Foglie” e per la circostanza è stato accompagnato tra i vari banchi di assaggio, da Antonio Stanzione, curatore di “Guida Bio” e dall’Onorevole ed ex Ministra, nonché candidata alle ultime primarie per l’elezione del Segretario nazionale del PD Paola De Micheli, vinte dalla “straniera” che tra l’altro è venuta a Salerno proprio per concludere i lavori del Convegno.

La circostanza è sta ghiotta per il Governatore, che ha trovato il tempo di appartarsi con l’On. Paola De Micheli. Un faccia a faccia durato una 20ntina di minuti e ci vuole poco per indovinare cosa si sono detti, atteso anche che la De Micheli si è incontrata con i suoi amici salernitani Nicola Oddati e Raffaele Femiano, Antonio Liberti, i quali l’hanno accompagnata nel suo breve tour salernitano. Tornando a cosa si sono detti De Luca e la De Micheli, di sicuro non lo sappiamo, visto lo stretto riserbo, tuttavia possiamo immaginarlo anche perché sembra, anche dagli argomenti politici di livello nazionale che negli ultimi suoi interventi affronta, che De Luca voglia compiere il “salto” di livello da Amministratore a Politico di livello nazionale, costruendo una opposizione concreta e credibile alla Segretaria Schlein, rea di aver intrapreso la strada movimentista e apparendo incomprensibile anche nel linguaggio alla grande platea dei Democratici. Una opposizione Nazionale da leader del Sud abbandonato a se stesso sia dalle destre che dalle sinistre, addormentate dalle lobby trasversali del Nord, vieppiú mal rappresentato dai Ministri “collaborazionisti” del Sud in primis Fitto e Musumeci. Di qui il De Luca che attacca il Governo, la Premier Giorgia Meloni, il PD e la Segretaria Elly Schlein, non di meno le battute che non untimo ha riservato al Ministro Sangiuliano dalla tribuna dell’hotel Romeo nel corso della prima “giornata del Riformista”. 

«Abbiamo una propensione di molti ministri a fare operazioni di immagine rispetto alla sostanza. Magari saremo condizionati qui a Napoli perché abbiamo il ministro delle cerimonie»,  ha dichiarato De Luca intervistato da Augusto Minzolini a Napoli attaccando il Governo e i suoi Ministri, così come in ogni circostanza che gli è possibile, chiama in causa il Ministro Raffaele Fitto, uno dei suoi principali obiettivi accusandolo di burocratismo e dilettantismo e lo accusa nel momento in cui denuncia: «20 miliardi di euro bloccati, l’80% dei quali sono destinati per legge al Sud. Una situazione scandalosa e irresponsabile per colpa del governo e del Ministro per gli affari europei, Sud e politiche di coesione, Raffale Fitto. Le risorse erano pronte ed era stato deciso il riparto tra diverse regioni, bloccati con le motivazioni più cervellotiche e burocratiche».

Insomma De Luca si sta muovendo per occupare uno spazio morto in quella terra di mezzo laddove la maggior parte degli italiani è collocata, o meglio abbandonata, quella parte che non sopporta i linguaggi incomprensibili e nemmeno i proclami titolistici, quella parte di italiani che lui sa individuare, da bravissimo comunicatore, e sa comprendere e farsi comprendere. E un pó da Amministratore, un pó da politico, in pó da “Crozza” sta alzando il livello dell’asticella politica e si sta ponendo sempre più come leader nazionale ma a capo di quel Sud mortificato e abbandonato.

Antonio Liberti-Raffaele Femiano-Nicola Oddati-Paola De Micheli

Di questo ne sono convinti gli amici dell’On. Paola De Micheli e specie Raffaele Femiano che da imperdonabile “pasionario” ma anche da componente della Direzione provinciale di Salerno e del Consiglio Nazionale del PD, tanto convinti di questo nuovo De Luca che ne tessono, bravura, capacità e meriti, e Femiano prendendo spunto da Roberto D’Agostino che sul Corriere della Sera a proposito dello Sceriffo sottolineava: Amo Vincenzo De Luca, vero erede di Eduardo, che pause, passa dal serio alla tragicomica insomma il vero erede di Scarpetta lo vorrei Re D’Italia”. 

E Femiano aggiunge da estimatore ma anche da critico politico: «Noi abbiamo un genio politico e non lo meritiamo, un genio e inutile e ingombrante nella nostra stupida società. Egli non rispetta i luoghi comuni di destra e di sinistra, la soluzione più indicata sarebbe saperlo contenere, “al dannoso De Luca” e tributargli un grande successo decretargli una acclamazione popolare.

Per questo motivo – prosegue Raffaele Femiano – sta uscendo fuori dai confini regionali e praticamente richiesto in tutte le trasmissioni televisive, delle radio e di tutti i quotidiani a diffusione nazionale senza parlare delle imitazioni esilaranti di Crozza. Il suo un talento che spazia dalle capacità straordinarie amministrative, al grande senso dell’ironia del sarcasmo. Doti uniche e rare in politica.

In varie occasioni ho affermato che Vincenzo De Luca da anni e uno dei 20 uomini più potenti D’Italia. – e qui prevale il Femiano critico – Avevo proposto con lo stesso spirito la sua candidatura a segretario Nazionale del PD, questo avrebbe evitato i suoi strazianti epiteti contro una classe Dirigente “mediocre e incapace del PD”, peraltro è anche il suo partito. Partito del quale egli ha sempre fatto parte della cabina di Regia con responsabilità anche di primo piano. Ora – rileva Femiano – contesta i metodi che anche lui presiede e sostiene in Campania.

Un altro dei motivi di dissenso – aggiunge ancora – sono gli zombi che si trova intorno, sia nel partito sia sul piano amministrativo, oltre alle figure mitologiche che ha nominato nelle “ASL nelle Partecipate” tutti discendenti dalla corrente dei “sofisti” scuola antitetica a quella eleatica, insediatasi in lucania terra di origine del Governatore De Luca.

Mancano 2 anni e mezzo per le prossime Regionali del 2026, e nel 2027 ci saranno le politiche,  – prosegue Femiano – dunque bisogna assolutamente lavorare per l’unità nel partito e costruire una alleanza larga di coalizione, mettendo insieme le cose che ci uniscono non quelle che ci dividono, quest’ultime possono essere smussate ed integrate. – conclude Raffaele Femiano – Basta attacchi, basta ipocrisia, riallacciare il rapporto con i territori, i dirigenti Nazionali del PD sembrano diventati come i portabandiera negli scontri corpo a corpo, e per paura di essere colpiti prima, buttano via la bandiera.

Salerno, 4 dicembre 2023

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