Il Nuovo PSI chiede chiarezza sugli svincoli autostradali

Potenziare lo svincolo esistente per renderlo più funzionale rispetto alla Zona Industriale e allo svincolo di Battipaglia Sud.

Oltre al Nuovo PSI anche i cittadini del posto hanno presentato una petizione popolare per bloccare i lavori e conoscere, se esiste, il progetto definitivo.

Uscita autostradale di Eboli

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente Comunicato-nota politica del Nuovo PSI a firma  congiunta del Coordinatore e dei Consiglieri Comunali, rispettivamente Cosimo Pio Di Benedetto, Massimo Cariello, Santo Venerando Fido, Ennio Ginetti, i quali insistono per conoscere in via definitiva quale soluzione progettuale l’ANAS  e l’Amministrazione Comunale, intendono adottare relativamente al secondo Svincolo Autostradale di Eboli, e cosa e come si inserisce questo svincolo rispetto al futuro programmato di questa città.

Val la pena di ricordare che l‘ANAS si era impegnata a realizzare una bretella complanare all’autostrada stessa risolvendo per questo anche il problema della viabilità cittadina, attribuendo alla nuova strada, una funzione di tangenziale e facendo divenire l’attuale Tangenziale un’asse mediano.

A seguito di tale decisione si modificò il Piano Regolatore Generale e si incominciarono i lavori di restringimento dell’attuale Tangenziale, per renderla funzionale all’intera programmazione.

E’ evidente, che se vi sono state delle modifiche sostanziali, sarebbe il caso si procedesse ad una ulteriore modifica dello strumento urbanistico, e se non si dovesse più realizzare quella bretella così come previsto, ci troveremmo gabbati, in quanto i lavori di restringimento si sono invece realizzati, risultando pressochè inutili rispetto a tutto un altro progetto.

Nelle more l’interesse verso la destinazione di quello svincolo sta assumendo contorni “polizieschi” e i cittadini del posto si sono mobilitati e hanno presentato una petizione popolare con circa 300 firme, chiedendo di bloccare ogni risoluzione e poter partecipare in qualche modo alle decisioni.

Prima di ogni scelta sarebbe il caso si rendesse pubblico il Progetto definitivo dell’ANAS, la quale è sempre meno affidabile, dal punto di vista delle decisioni.

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Troppi svincoli poco chiari

Non ci convince. Quanto in atto in merito agli svincoli autostradali non ci fa dormire sonni tranquilli. Non capiamo quale sia il futuro programmato per lo svincolo attuale di Eboli né l’importanza e la consistenza del secondo svincolo previsto in zona sud a servizio (per lo più, ci sembra di capire) del centro commerciale di Serracapilli.

Progetti troppo dispendiosi stanno circolando. Ipotesi di delocalizzazione definitiva di un unico svincolo in una zona che taglierebbe fuori l’intero paese, è la voce che ci allarma. Per questo vorremmo capire con chiarezza cosa l’Anas stia mettendo in pratica e cosa l’Amministrazione Comunale abbia avallato in merito.

  • Ci sono atti approvati?
  • Ci sono richieste su svincoli milionari fatte da qualcuno?
  • Cosa accade a Serracapilli?
  • Cosa accadrà allo svincolo attuale qualora dovesse rimanere com’è e una volta aperto il secondo svincolo di Battipaglia (Zona Industriale)?

Chiediamo chiarezza e subito. Nel frattempo, ricordiamo che la nostra battaglia sul tema sarà senza esclusione di colpi. La soluzione esiste e non prescinde dalla conservazione dello svincolo attuale pur nella coscienza della necessità di migliorare i collegamenti con altre zone della città.

Per questo chiediamo, in primo luogo:

  1. il potenziamento dello svincolo di località San Giovanni concependo un ampliamento dell’area di pertinenza;
  2. Un intervento tutt’altro che dispendioso e che permetterebbe un ordinato deflusso degli autoveicoli diretti ad Eboli, al Centro (che tra l’altro non ha mai risposto alle criticità sulla viabilità pur sollevate) Commerciale, alla Zona Industriale o verso la Sp30.

In secondo luogo chiediamo all’Amministrazione Comunale:

  1. Di riferire in merito a quanto previsto dall’Anas in relazione al secondo svincolo di Eboli;
  2. Quali sono i costi di costruzione;
  3. Quale rete di complementarità è prevista con l’uscita A3 esistente e quale la compatibilità con lo svincolo di Battipaglia in fase di realizzazione.

Nuovo Psi Eboli
Il Coordinatore
Cosimo Pio Di Benedetto

I Consiglieri Comunali
Massimo Cariello (Capogruppo)
Santo Venerando Fido
Ennio Ginetti

8 commenti su “Il Nuovo PSI chiede chiarezza sugli svincoli autostradali”

  1. Povera Eboli,politicanti di piazza senza futuro,60 anni fà guerra per la stazione ferroviaria,finì a Battipaglia,la storia si ripete guerra per lo svincolo,infischiandose dello sviluppo di tutta la città,localismi che portano alla morte.E boli non è solo S.Giovanni. Forza Martino . Che io sappia IL Cariello non é un Urbanista forse populista,farebbe bene se andasse un pò a lavorare con tutti i suoi amici . A proposito già i romani costruirono il loro impero con la costruzione di STRADE.

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  2. X Giacomo,
    non si tratta di fare nessuna guerra. Cariello non è un urbanista ma qui non si entra nel merito del progetto, ma Massimo chiede CHIAREZZA e TRASPARENZA nelle procedure di approvazione dello stesso (ti sembra giusto che non vi è stata una consultazione in consiglio comunale della questione). Inoltre, dal comunicato stampa emerge la volontà di capire l’utilità di questa nuova uscita. Volendo proprio precisare se Cariello non è un’urbanista; mi spieghi a che titolo Cicia (il quale mi risulta essere infermiere) fa l’assessore all’Urbanistica,nella giunta del tuo amato Melchionda??? Grazie e saluti Matteo.

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  3. Per cariello, ginetti,pio pio e fido.
    Allo svincolo attuale si sta realizzando una pericolosa e snervante congiuntura di utenti. la zona indistrilale, la sp 30 , il centro commeriale e non ultimo lo stadio e il palazzetto. Immaginate cosa accadrà se d’estate si avesse un concerto di domenica sera con il centro commeriale aperto e i turisti che si ritirano; oppure i poveri operai che si recano al lavoro in zona industriale e la sera dopo una giornata di lavoro devono passare 1-2 ore nel traffico. Allora ragioniamo seriamente e non opponiamoci a nulla. pittosto Cariello esprimi il tuo pensiero sul casello autostradale che probabilmenet è + interessante dal punto di vista politico. Sei in grado di eprimere il tio pensiero a cospetto di cirielli e caldoro circa il pedaggio autostardale e la vicenda dell’ospedale. fai un bel manifesto su questi 2 argomenti. COME DICE UN MIO AMICO: IO NON PERDONO E TOCCO; NON PERDONO E TOCCO….,VENITE PURE AVANTI NANI E BALLERINE ….IO PIU’ NON VI SPPORTO E NON PERDONO E TOCCO

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  4. Caro Massimo dov’eri quando fu approvato il Piano Regolatore di Rosania che prevedeva la bretella dal nuovo svincolo? … è vero Massimo Cariello non è un tecnico urbanista, ma, il fratello Pasquale è architetto e sicuramente saprà di urbanistica e magari anche del vecchio progetto(????) (mha,uhh, chi sa?). IO NON PERDONO E TOCCO

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  5. Ma perchè la questione deve essere posta sempre in termini di contrapposizione politica, quando contrapposizione non c’è – almeno finora – nè dovrebbe esserci?
    Cosa c’entrano gli slogan “forza martino” o i riferimenti alle conoscenze urbanistiche di questo o quel personaggio politico?
    Qui, il punto è tutt’altro.
    E’ un problema di metodo: occorre trasparenza per una scelta così importante; occorre condivisione e discussione delle soluzioni; c’è bisogno che si coinvolga la cittadinanza e il Consiglio sulla discussione.
    Oppure si vuole ripetere l’esperienza del fotovoltaico sui monti di Eboli, dove neppure gli assessori di riferimento – figuriamoci il Consiglio ! – sembravano e sembrano essere stati adeguatamente coinvolti?
    E’ semplice: quando le decisioni incidono in modo significativo sulla comunità, occorre coinvolgere la stessa nel momento decisionale, quantomeno per determinare e meglio definire il contenuto di quel concetto di “pubblico interesse”, che deve guidare la programmazione politica, prima, e l’azione amministrativa, poi.

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  6. Per me è leggitima ogni istanza, purchè venga legittimamente presentata e discussa: basta che se ne parli e se ne renda conto in Consiglio e in pubblico dibattito; si ascoltino i cittadini e i commercianti e non si decida d’autorità.
    E’ opportuno che si contemperino i contrapposti interessi – se ci sono – e si giunga ad una definizione di “sintesi”, fondata sull’interesse pubblico prevalente.
    Se, poi, si vuole agire ex auctoritate… i cittadini avranno perso un’altra occasione di confronto, un’altra opportunità di potersi esprimere e di essere ascoltati!

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