“Ancora una volta la Città di Eboli esclusa dal CdA e dai processi decisionali dall’ASIS”. È il Consigliere capogruppo di Forza Italia Norma ad accusare il Sindaco Conte: “Un’occasione Persa per la nostra Città“.

POLITICAdeMENTE
EBOLI – «Il 30 aprile 2025, a seguito dell’approvazione del bilancio, è stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione dell’ASIS, l’azienda partecipata che gestisce il servizio idrico integrato. Ancora una volta, il Comune di Eboli, che detiene quasi il 10% delle quote, resta senza una propria rappresentanza. – scrive in una nota stampa Giuseppe Norma, il giovane capo gruppo consiliare di Forza Italia e a petto in fuori sferra un attacco frontale all’Amministrazione Conte, colpevole di svolgere un ruolo subalterno o addirittura “servile” nei confronti della maggioranza che si richiama al PD del Governatore Vincenzo De Luca al punto di rinunciare ad avere una rappresentanza ebolitana all’interno del CdA dell’ASIS, presieduta da Mimmo De Maio, tra l’altro sempre presente fino a che a reggere le sorti della Citta di Eboli è subentrata l’Amministrazione guidata dal Sindaco Mario Conte –
Si tratta dell’ennesima dimostrazione dell’incapacità dell’attuale amministrazione comunale di garantire alla nostra città il giusto peso nei processi decisionali che contano. Dal 1998 al 2022, Eboli è sempre stata rappresentata con competenza e continuità, portando avanti gli interessi della comunità e mantenendo alta l’immagine del nostro territorio. – scrive Norma attribuendo a questa “silenziosa” rinuncia alla incapacità di Conte e della sua Amministrazione e non ad un calcolato “mutismo” trasformando una astensione in un accodiscendente “favorevolismo”, evidentemente dettato da un non voler disturbare il “guidatore”, per non scontentare, a sua volta, i “disegni” politici di De Luca, ancora grande i ingombrante “manovratore” delle politiche regionali – Numerosi erano stati gli appelli dei consiglieri comunali, quando in aula si discuteva delle società partecipate: una richiesta corale affinché Eboli fosse presente e ascoltata. – Tuttavia, – aggiunge il giovane e ingenuo capogruppo di Forza Italia, che a sua volta cerca di interpretrare quell’astensione come una “rinuncia” e non un “calcolo” – l’astensione del sindaco al momento della votazione per il rinnovo del CdA dell’ASIS non rappresenta una difesa del territorio, ma un atto di resa. E allora viene da chiedersi:
questo sindaco non ascolta chi vuole il bene della città o non è in grado di rappresentare dignitosamente il nostro Comune?
Dal 2022, con l’arrivo della nuova giunta, questo legame si è interrotto. E oggi, ancora una volta, Eboli viene dimenticata, marginalizzata, privata della voce che le spetterebbe di diritto. – conclude Il Consigliere forzista Giuseppe Norma – È inaudito che chi amministra oggi la città non comprenda quanto sia fondamentale presidiare le sedi in cui si decidono questioni strategiche per i cittadini.
L’assenza di un nostro rappresentante nel CdA dell’ASIS è un errore grave, che pesa sulla credibilità del Comune e sulla fiducia della cittadinanza».

Un vecchio detto dialettale recita: “chell ca car ra vocca va n’sine“; per dire di chi quando mangia non trascura nemmeno le briciole e sta attento a non farle cadere a terra, e per non lasciare niente a nessuno mette sulle ginocchia il “mantesino” (grembiule), le raccoglie e poi ad una ad una si “becca” ogni “frecola” (briciole) di pane. Va da se, quindi, ripensare al valore politico dell’astensione in una chiave diversa, da quella immaginata da Norma, atteso le modalità gestionali che questa Amministrazione mette in atto, tanto che nella sua quotidianità non fa “regali” a nessuno. Una per tutte, anche nella intitolazione delle strade ad alcuni imprenditori, selezionandoli, forse alcuni su suggerimento di parenti, altri, forse perché ritenuti amici, altri perché proprio non ne potevano fare proprio a meno, e ad escludendum ignorandone tanti tanti altri.
Il problema vero, è anche un altro, cioè che chi dovrebbe fare opposizione non la fa, vedi il PD, e se la fa, vedi gli altri, non la fa bene, e allora? Allora si finisce per guardare sempre il dito anziché la luna. Ed è proprio in quella luna che c’è il busillis. Intanto noi aspettiamo e per capire meglio attenderemo gli sviluppi delle collocazioni e delle alleanze che si metteranno in campo per le prossime elezioni Regionali. E aspettando, aspettando, per chi vorrebbe già vendersi le “pelle” di De Luca, che val la pena di aspettare un poco, lo Sceriffo è duro a “morire”.
Eboli, 6 maggio 2025