In 150mila hanno sfilato nel centro di Torino. “Nessuno va lasciato indietro”, un grande e straordinario successo il Torino Pride 2025, tra canti, balli, e rivendicazioni di libertà e diritti.

POLITICAdeMENTE
TORINO – Torino Pride 2025 è stato un successo, un fiume di partecipanti (in 150mila per gli organizzatori, 80mila per le Forze dell’Ordine), ma indipendentemente dal numero preciso quel Corteo è stato festoso, gioioso, composto, partecipato, sia da chi ha sfilato e sia da chi si è affollato lungo i percorsi per salutare quello che ormai da anni è il raduno più importante che, insieme a rivendicare e affermare la propria identità, vuole raccontare attraverso i suoi partecipanti, le proprie esperienze e per questo chiedere visibilità e diritti. Una comunità variegata che si è raccolta sfilando, cantando e ballando dietro 22 carri, sostenuti da ben più di 50 associazioni e collettivi. Il corteo ha preso il via da corso Principe Eugenio e si è concluso in piazza Vittorio Veneto, e con la compostezza ma anche facendo sfilare insieme alle loro rivendicazioni, anche i grandi temi che accompagnano la nostra Società, i diritti civili, il lavoro, la salute, la PACE, appunto la PACE QUESTA SCONOSCIUTA., pensando a tutti gli scenari di Guerra che attraversano il Mondo non escludendo il conflitto Russo-Ucraino e quello Israelo-Palestinese ovvero Israelo-Hamas e a tutti quei morti tra i civili. E proprio per questo il Torino Pride 2025 si è rivelato un evento di enorme portata, politica e sociale, e lo hanno dimostrato con quella partecipazione straordinaria di oltre 150.000 persone che hanno attraversato il cuore della città e hanno voluto dire con la Forza della loro presenza: con forza la propria presenza: “Siamo qui, non ce ne andremo”.
Di qui la domanda delle domande pensando ai diritti e specie alle LIBERTÀ e ai DIRITTI, alla DEMOCRAZIA e alla PACE:
Come si può pensare di redimere i conflitti e raggiungere la Pace e la Democrazia se purtroppo ancora oggi nei Paesi così detti “Democratico” negano ancora Libertà e Diritti?
Il lunghissimo Corteo che ha attraversato tutto il percorso prestabilito ha raggiunto il palco allestito in Piazza Vittorio Veneto ha ospitato numerosi interventi da parte dei rappresentanti delle realtà aderenti all’iniziativa e delle Autorità, Sindaco di Torino in testa, che sono intervenute dando voce a una rete straordinaria, appassionata ma anche determinata a far valere i propri diritti. Tra gli artisti ad infiammare la Piazza è stata la rapper BigMama che ha offerto un suo contributo pieno di passione e di intensità parlando di orgoglio, di appartenenza, di libertà sforzandosi con ogni mezzo a non lasciare nessuno indietro, così come la cantante Giglio in finale, ha emozionato la folla con il suo messaggio.
La segretaria del Torino Pride, Margherita Anna Jannon ha ribadito che: «la comunità LGBTQIA+ è forte, visibile e determinata a continuare a lottare per spazio, diritti e ascolto, senza alcuna intenzione di fare marcia indietro, nonostante i venti politici ostili che soffiano a livello nazionale e internazionale». E come si fa a darle torto?
Il Torino Pride 2025, contrariamente a chi si aspettava altro per poterlo poi bocciare, ha dimostrato, ancora una volta, che l’unione, la visibilità e la determinazione collettiva possono trasformarsi in un grido forte per raggiungere l’uguaglianza e la dignità di tutte le persone, e proprio perché non ci sono stati disordini ma solo allegria, gioia, musica e canti insieme ai grandi temi delle libertà non gli è stato dato il giusto spazio nella comunicazione.
Il coordinatore del Torino Pride, Luca Minici, invece ha voluto sottolineare come sia importante l’inclusività, ritenendo siano i pilastri dell’evento, ricordando ancora, come i partecipanti abbiano contribuito con le loro storie, il loro vissuto, le loro ferite ma anche con i loro sogni al successo dell’iniziativa, affermando con forza la propria presenza: “Siamo qui, non ce ne andremo”
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Torino, 8 giugno 2024