A creare il caso è un’articolo di Giornale nel quale il DG D’Amato chiama in carica il Ginecologo Polichetti (UdC) che a sua volta replica piccato: “Parole diffamatorie, adesso lo querelo”. Ma le Querele non si annunciano. Meglio chiarirsi.

POLITICAdeMENTE
SALERNO – Dopo le dichiarazioni rilasciate da Vincenzo D’Amato, manager dell’Azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno, alla testata Il Mattino, arriva la replica da parte del dottor Mario Polichetti, sentitosi chiamato in causa da alcune dichiarazioni del Direttore Generale Vincenzo D’Amato rilasciate al quotidiano IL Mattino – Il medico ginecologo, in effetti è stato dirigente sindacale della Uil-Fpl e al momento è esponente dell’UdC ricoprente l’incarico di “Responsabile Sanità Nazionale”, il quale, a sua volta, prende le distanze dalle affermazioni del manager e annuncia di voler valutare l’ipotesi di una querela per diffamazione.
“Le parole di Vincenzo D’Amato sono diffamatorie – afferma Polichetti – e questa volta sto seriamente valutando la presentazione di una querela. Non si può accettare che vengano diffuse affermazioni che ledono la mia persona e il mio percorso professionale”
Polichetti precisa anche la sua posizione in merito all’esperienza sindacale e politica, in risposta alle dichiarazioni contenute nell’intervista che egli definisce “allusive”: – “Facevo parte della Uil-Fpl, sigla sindacale da cui poi ho preso le distanze per motivi chiari e documentabili. Quanto all’Udc – che D’Amato non nomina direttamente, ma denigra in modo evidente – basta farsi un giro sul web per capire che si tratta di una forza politica con una storia ventennale, una tradizione che non può essere infangata con superficialità da un dirigente pensionato che, negli ultimi anni, ha fatto il bello e il cattivo tempo nella principale azienda sanitaria della provincia di Salerno“.
Il ginecologo salernitano, già Direttore del Reparto Ginecologia Gravidanze a Rischio del Ruggi, rivendica – se ve ne fosse bisogno, atteso il ruolo ricoperto fino alle sue dimissioni per ricoprire un pari incarico in una Azienda ospedaliera Privata – i suoi titoli professionali e chiarisce le ragioni che lo hanno portato a rinunciare a un incarico importante:
“Personalmente – spiega narrando percorsi, titoli ed incarichi – sono risultato vincitore di concorso, idoneo a entrare nella terna dei primari selezionati per guidare il reparto di Ginecologia. Tuttavia, sia io che il dottore Allegro abbiamo deciso di dimetterci da quell’incarico perché, purtroppo, non c’erano le condizioni minime per poter lavorare in maniera seria e professionale“.
Polichetti infine, ha concluso sottolineando il valore del rispetto istituzionale e del confronto civile, auspicando che la “sanità salernitana possa tornare al centro del dibattito per meriti organizzativi e risultati clinici, e non per polemiche personali o strumentalizzazioni politiche“.
Partendo proprio da questo assunto, va detto al bravo dottor Mario Polichetti, che le querele si fanno, non si preannunciano, e lo diciamo per esperienza, atteso che spesso nel riportare notizie, nel commentarle e nell’esprimere opinioni, è specie quando pubblichiamo inchieste, veniamo “avvisati” di possibili querele, spesso con lo scopo di tacitare il giornalista, ove mai non sia con spalle robuste e che non abbia prove chiare ed inequivocabili, a distoglierlo dal prosieguo, spaventati da una “minaccia“ di Querela “annunciata.
Poiché siamo sicuri, conoscendo la “sanguignità” del Dott. Polichetti, che non è il suo caso, riteniamo di suggerire un approccio diverso, e certo sarà soddisfatto da ogni chiarimento, rispetto a quelle dichiarazioni che, invero, non sembra abbiano contenuti diffamatori, per questo suggeriamo al Dott. Polichetti di abbandonare ogni ipotesi di proseguire un confronto nelle aule dei Tribunali e praticare quella del confronto Diretto. Riceverà di sicuro ogni soddisfazione. E noi? Noi saremo sempre pronti a raccontare i fatti.
Salerno, 26 giugno 2025