Eboli. Ecco la TARI e l’Appalto secondo il M5S

Sulla vicenda della TARI, degli Aumenti, dell’appalto, dopo l’intervista al Ceo SARIM Bardascino interviene Venosi(M5S), e sullo sfondo inquietante le oltre 5mila utenze e circa 12mila evasori a Eboli.

Erasmo Venosi

POLITICAdeMENTE Massimo Del Mese

EBOLI – Dopo gli ultimi articoli di stampa e sul web non ultimo quello di POLITICAdeMENTE link: https://www.massimo.delmese.net/218785/ombre-sullappalto-tari-a-eboli-i-numeri-non-tornano-politicademente-intervista-bardascino-ceo-sarim/; nel quale attraverso una intervista al CEO della SARIM Mino Bardascino, si affrontava tutto il discorso che riguarda l’intera “partita” dei rifiuti nella nostra Città, anche alla luce delle dichiarazioni provenienti da Palazzo di Città nelle quali si offriva una lettura diversa della realtà, soprattutto rispetto agli Aumenti cospicui della TARI per i cittadini ebolitana onesti, attribuibili all’ARERA e non invece ad una precisa volontà dell’Amministrazione Comunale allo scopo di coprire, evidentemente, i maggiori costi del servizio generati dalle oltre 5000 utenze pari a circa 12mila evasori che non pagano un centesimo per la raccolta dei rifiuti.

Una narrazione spiegata in quella intervista che ha alimentato le polemiche, purtroppo per ora, ancora fuori dal Consiglio Comunale e dai vari gruppi Consiliari di opposizione alcuni silenti per “convenienza“, altri per “ignoranza” altri ancora perché se ne fregano di quello che accade nella Città. Così le polemiche sull’aumento della tassa sui rifiuti (TARI) a Eboli interessa tutto un mondo di quella politica che non è presente all’interno del Consiglio Comunale come è nel caso di Erasmo Venosi che da voce al Partito-Movimento del M5S di Eboli è gli altri 28mila ebolitana che “generosamente” si accollano I Maggiori costi.

Massimo Del Mese – Mino Bardascino

«Le dichiarazioni balzane attribuiscono l’aumentò unicamente alla Autorità di Regolazione per l’Energia, Reti e Ambiente (ARERA). – scrive in una nota stampa Erasmo Venosi per il M5S di Eboli – L’Autorità ha il compito di predisporre e aggiornare il metodo tariffario che deve essere applicato per determinare i corrispettivi del servizio integrato e dei singoli servizi che lo compongono, e di approvare le tariffe elaborate dal gestore e validate dal Comune. Per il periodo 2022/2025 il metodo tariffario prevede che le entrate tariffarie dei gestori siano determinate sulla base di dati certi, verificabili e desumibili da fonti contabili obbligatorie, e che la loro definizione sia soggetta a un limite di crescita, determinato principalmente sulla base dei miglioramenti della qualità del servizio e/o dell’ampiezza del perimetro gestionale. Le tariffe della TARI sono determinate con deliberazione del Consiglio comunale sulla base dei costi individuati e classificati nel Piano Economico finanziario (PEF), che viene predisposto dal gestore del servizio e approvato dallo stesso Consiglio comunale, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi medesimi. Il PEF, quindi, individua e classifica i costi che devono essere coperti con le entrate della TARI, mentre la delibera di approvazione delle tariffe è finalizzata a ripartire tali costi tra gli utenti e, pertanto, a determinare le voci tariffarie da applicare alle diverse utenze. Queste ultime si distinguono in domestiche e non domestiche: le prime sono costituite soltanto dalle abitazioni familiari e le seconde ricomprendono tutte le restanti utenze (attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere).

Quali sono le componenti di costo? – Prosegue VenosiCosti Operativi di Gestione, Costi Comuni e Costi d’Uso Capitale con riferimento normativo delibera ARERA (delibera 3 agosto 2021, 363/21/r/rif: approvazione del metodo tariffario rifiuti (mtr-2)per il secondo periodo regolatorio2022-2025). Tra i costi comuni (art 11 punto 1, MTR-2) la componente CCDa rappresenta la quota di crediti inesigibili. Altri costi che rivestono una rilevanza fondamentale per il Comune sono i costi per l’attività di gestione delle tariffe e dei rapporti con gli utenti i costi generali di gestione. I costi relativi alla quota dei crediti inesigibili (cioè il mancato pagamento della tassa rifiuti che nel 2024 ha riguardato il 58% della tassa da riscuotere !) viene riportata nel PEF al netto dei crediti inesigibili coperti dal fondo rischi su crediti. Sempre nella delibera ARERA (art 4 MTR2) viene fissato un limite alla crescita annuale della tassa rifiuti:“ Le entrate tariffarie determinate per ciascuna delle annualità 2022, 2023, 2024 e 2025 non possono eccedere quelle relative all’anno precedente, più del limite alla variazione annuale, che tiene conto, dell’art 4 MTR-2” cioè del tasso di inflazione, delle modifiche del perimetro gestionale e infine del miglioramento previsto della qualità e delle caratteristiche delle prestazioni erogate ai cittadini. Modifica eventuale al perimetro gestionale significa per esempio : derattizzazione , disinfestazione zanzare , spazzamento e sgombero di neve , cancellazione scritte vandaliche , defissione di manifesti abusivi , gestione del verde pubblico , manutenzione delle fontane.

Ora posso mostrare una TARI aumentata del 32% tra il 2023 e oggi. – Aggiunge il responsabile del M5S di Eboli – Non sembra che il tasso di inflazione programmata pari a 5,4% anno 2023 e 5,4% anno 2024 che composto porta a un incremento di circa l’11% possa giustificare quel 32% di aumento. O la parte eccedente l’inflazione composta riguarda la “modifica del perimetro gestionale” ma dovrebbe risultare da un atto ufficiale. Infine possono i cittadini giustificare l’aumento oltre quell’11% con il miglioramento della “qualità e delle caratteristiche delle prestazioni”. Forse una maggiore informazione pubblica potrebbe chiarire molti dubbi sul PEF e le componenti di costo. Negli anni passati nel Documento Unico di Programmazione veniva quantificato in 16 milioni di euro la tari non riscossa. Farebbe cosa utile il Comune pubblicare i nomi dei cittadini che pagano la tassa rifiuti non intaccando in tal modo la privacy degli stessi. Proposta attuabile se e solamente se la piattaforma digitale “servizi demografici” può “incrociare i dati con l’ufficio tributi. Infine sull’appalto e la cifra messa a base del servizio, enormemente inferiore a quella di 5 anni fa. – conclude Erasmo Venosi per il Movimento 5 Stelle di Eboli – Sarebbe bello assistere a una diminuzione della tassa rifiuti attraverso meccanismi competitivi di mercato. Il valore dell’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti è determinato dal Comune che indice la gara d’appalto, basandosi su un Piano Economico Finanziario di Affidamento (PEFA) redatto in conformità alle linee guida di ARERA. Il PEFA, che deve contenere la stima dei costi riconoscibili per l’intero periodo di affidamento, viene presentato dai partecipanti alla gara e verifica la coerenza con le indicazioni normative e le condizioni offerte. Diversamente assisteremo presto alla pubblicazione di un nuovo bando avendo “vinto” la Sarim presso il Tar per offerta anomala o “anormalmente bassa “.»

Eboli, 23 agosto 2025

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