Palazzetto dello Sport: Affidata la gestione senza nessuna valutazione tecnica di base

L’Amministrazione conferma che alla base della gara di affidamento del Palazzetto non vi era nessuna valutazione tecnica.

Secondo Cecilia Francese ed Etica per il buon Governo: “….peggio che nella repubblica delle banane! ora si annulli la gara”.

Palazzetto dello Sport Schiavo

BATTIPAGLIA – “in riscontro alla nota n° 93823 del 6/12/2010 di pari oggetto, si comunica che, visti gli atti in giacenza presso questo servizio, non si evince il criterio adottato per la stima dell’importo posto a base di gara indicato nel bando”; Questa letteralmente la risposta che l’Amministrazione Comunale ha fornito senza alcuna vergogna e senza chiedere scusa alla Citta’ per la ridicolaggine della risposta stessa alla nostra interrogazione sui criteri in base ai quali è stata definita la gara d’appalto per la aggiudicazione della gestione del Palazzetto dello sport “Schiavo”.

Ricapitoliamo i fatti:

Il Comune decide di indire una gara d’appalto per affidare la gestione del Palazzetto dello sport “Schiavo“,e fino a qua tutto normale;

A base di gara viene fissata la cifra di euro 10.000 !E’ cifra giusta? è poco? è troppo?

E’ quello che volevamo sapere con una nostra interrogazione.

Da quando esistono i Comuni, probabilmente già nel Medioevo, per affidare un servizio a gara d’appalto, l’amministrazione affida al competente ufficio il compito di redigere una apposita valutazione tecnica (perizia!), che tenga conto dei soldi che il comune ha sborsato per realizzare l’opera, delle spese che comunque sostiene per eventuali ammortamenti dell’opera stessa, degli eventuali mutui contratti, degli eventuali interventi straordinari di manutenzione che possono rendersi necessari per adeguare l’opera, della situazione sociale ed economica nella quale l’immobile che si dà in gestione si inserisce, e così via.

Etica per il buongoverno non ha fatto altro che chiedere di conoscere la perizia tecnica, in base alla quale è stata fissata la base d’asta a 10.000 euro.

La risposta lascia senza parole e da’ per intero il senso dell’improvvisazione con cui si amministra e si gestisce il comune : “non si evince il criterio adottato per la stima dell’importo posto a base di gara…”. Lo dicono gli uffici, il responsabile del servizio ed in Consiglio dinanzi alle insistenze della nostra consigliera comunale Cecilia Francese, l’amministrazione ha confermato che non esiste una valutazione tecnica.

Ed allora chi ha fissato quella base d’asta? E perche’ proprio 10.000 e non 50.000 ?

Come si è definito quell’importo? si è proceduto ad un sorteggio?si è fatto una scommessa: se il sindaco (la “esse” minuscola, non è un errore!) Scende dal letto dal lato destro facciamo 10.000, se scende dal lato sinistro, invece, fissiamo la base d’asta a 20.000? Ci si è affidati alla “ruota della fortuna“?

Insomma ci sara’ stato un criterio!

Non lo sappiamo ci dicono gli uffici, non lo sappiamo ci dicono in consiglio i rappresentanti dell’arlecchinesca maggioranza.

Siamo alla follia pura! Neanche nella “repubblica delle banane” si sarebbe capace di arrivare a tale stadio di improvvisazione, di pressapochismo e di approssimativita’ amministrativa.

Fino a quando questa citta’ dovra’ sopportare questo modo di intendere la cosa pubblica come se fosse una “cosa propria” da parte del sindaco e della sua maggioranza?

Noi li invitiamo a revocare, in via di autotutela, la delibera di aggiudicazione della gara(?), di annullare la gara nel suo complesso e ripartire daccapo. Farebbero piu’ bella figura !

Noi nel frattempo additiamo alla cittadinanza questo modo di governare, nella convinzione che questa gente piu’ resta a governare Battipaglia e piu’ fa danni alla citta’.

Battipaglia va governata in modo serio, sulla base di un progetto teso a disegnare la citta’ del futuro, non puo’ essere gestita da “dilettanti allo sbaraglio“, i quali meritano di essere trattati in un solo modo: essere travolti da una gigantesca risata.

Noi in ogni caso invieremo l’intera documentazione alla Prefettura di Salerno, Nella speranza che il Prefetto voglia rivolgere lui all’amministrazione la domanda che noi abbiamo posto. Vedremo se anche al Prefetto avranno il coraggio di rispondere che non sanno quale sia il criterio adottato per definire la base d’asta di una gara.

Povera Battipaglia !

Battipaglia 2 gennaio 2011

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