La Sanità in Campania: Per SEL i Sindaci come i capponi di Renzo

Sulla Sanità la Destra va avanti alla giornata. Se è la  quarta volta che il piano sanitario viene bocciato, la logica vorrebbero che i manager che lo hanno redatto vadano via.

Per SEL la politica deve appropriarsi del suo ruolo, e propone un Consiglio Comunale congiunto tra Eboli, Battipaglia e gli altri comuni interessati.

Gerardo Rosania

EBOLI “Da tempo Sinistra Ecologia e LIBERTA’ è arrivata alla convinzione che la destra che governa questa Regione è assolutamente incapace di avere una strategia sulla base della quale muoversi, e che mentre un giorno fa una cosa, il giorno appresso fa esattamente l’opposto, con l’effetto di precipitare tutti, istituzioni, imprenditori e semplici cittadini nel caos più assoluto. – E’ così che apre il suo comunicato stampa Sinistra Ecologia e Libertà commentando le vicende assurde e i danni irreparabili che stanno facendo la destra improvvisatrice dei Stefano Caldoro e degli Edmondo Cirielli con le loro rispettive corti di “nanetti”  politici e i manager  Maurizio Bortoletti e Sara Caropreso, copioni e incompetenti e a quanto pare interessati a favorire alcuni di osservanza a scapito di altri.

Per SEL, “La vicenda della Sanità è una plateale dimostrazione del come si va avanti alla giornata.

Caropreso con cardiello vecchio e cariello

Una decina di giorni fa, i dirigenti dell’ASL salernitana, – ricordano SEL e il suo Consigliere Comunale Gerardo Rosaniacon tanto di codazzo di politici locali, presentarono l’ennesimo piano operativo di riassetto della Sanità in Provincia (il quarto? il quinto? ormai il conto si è perso!), e immediatamente partirono gli “apprezzamenti” da parte degli uomini della destra di governo di questa città: “un ottimo piano; finalmente l’ospedale unico nella Piana del Sele trova una sua ubicazione ecc. ecc.” Uomini della stessa destra, invece, levarono alte grida di protesta: “è una cosa intollerabile”. Dopo manco 10 giorni arriva il Governatore “fantasma” della Campania e con fare “pilatesco” azzera tutto. Insomma, nulla di fatto? Ora, se un piano viene bocciato, vuol dire che non è fatto bene! Se è la terza, quarta volta che il piano predisposto da manager viene bocciato, la logica e la buona creanza vorrebbero che quei manager fossero mandati via. Ma questo avverrebbe in una Regione normale, non in Campania…

Intanto, – fanno notare Rosania e SEL –  la Sanità muore; reparti accorpati restano accorpati, i sindacati inascoltati continuano a sollevare la questione del personale che manca, e via discorrendo. Nel frattempo, i Comuni della Piana del Sele continuano a dare la peggiore immagine possibile di sé. Ognuno corre da solo, ognuno pensa alla ricaduta negativa del fatto che l’ospedale unico si possa fare un metro più qua od un metro più in là; i Sindaci di Eboli e Battipaglia (e meno male che dovrebbero essere, almeno sulla carta, tutte e due Amministrazioni di centro-sinistra!) non sono stati capaci di convocare un Consiglio comunale congiunto su questa vicenda, dimostrando di non essere in grado di mettere in campo una strategia che vada al di là dell’orticello di casa propria, e, come i capponi di Renzo, anziché fare fronte comune, si beccano reciprocamente…

Ma si rendono conto questi signori, – si chiedono i vendoliani – che fin quando la Sanità continuerà ad essere gestita dai manager, e fin quando la politica continuerà a demandare a loro scelte che sono anche politiche, per paura di sporcarsi le mani, salvo, poi, protestare quando le scelte che i manager fanno non li soddisfano, noi da questa situazione non usciremo mai?

Noi – prosegue la nota di S.E.L. – continuiamo a sostenere che la Politica si deve riappropriare del proprio ruolo, che si debbono riunire in seduta congiunta i Consigli comunali di Eboli, Battipaglia e degli altri Comuni interessati, perché da lì escano le proposte rispetto all’ospedale unico, e vengano sollevati con forza drammi quali quelli della mancanza di personale.

Qual è il manager, – si chiede SEL – o la Giunta regionale che, dinanzi agli organi rappresentativi di più Comuni che dimostrano di aver trovato le soluzioni e di aver individuato alcuni temi scottanti, farebbe finta di nulla?

Noi – Concludono Rosania e SEL – continuiamo a vedere sulla vicenda della Sanità una grandissima perdita di tempo e dalla responsabilità di ciò che sta avvenendo, nessuno potrà tirarsi fuori domani, dicendo: “io non sapevo”.

Eboli, 18 ottobre 2011

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