Salerno: XXIV Congresso provinciale dell’ACLI

Sabato 17 marzo 2012, ore 09.30, Grand Hotel Salerno, XXIV Congresso provinciale dell’Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.

Seimila aclisti si confronteranno sul tema del Congresso: Rigenerare Comunità per Ricostruire il Paese… “le Acli salernitane artefici di democrazia partecipativa e di buona economia”.

SALERNO – Rigenerare Comunità per Ricostruire il Paese… “le Acli salernitane artefici di democrazia partecipativa e di buona economia”: questo il tema prescelto per l’assise congressuale, nel corso della quale, le Acli svilupperanno una riflessione programmatica capace di cogliere le Urgenze Globali e prospettare orientamenti, nel rispetto delle fedeltà al mondo del lavoro, alla democrazia, alla Chiesa ed al futuro.

I delegati dei circa seimila aclisti della provincia di Salerno ed i rappresentanti delle forze politiche, sociali e delle istituzioni, si confronteranno sulle principali sfide del nostro tempo, che  vive una complessa fase di transizione epocale, che investe la politica, i rapporti economici, l’etica, l’associazionismo, le famiglie tutte.

Il XXIV Congresso per le Acli di Salerno, diventa così un tempo opportuno per rilanciare un impegno associativo attuato da sempre con passione, concretezza di opere e lungimiranza di visione.

Gianluca-Mastrovito-Presidente-ACLI

Il Presidente provinciale dell’ACLI Salerno Gianluca Mastrovito: “Le Acli, vogliono guardare a questo tempo, con occhi insieme partecipi ed attenti, critici e responsabili, profetici e fiduciosi, sapendo di vivere in un momento particolarmente difficile e turbolento.

Cogliere, dunque, il cambiamento con consapevolezza, come artefici e senza subirlo. Tutto ciò, chiede discernimento ed esercizio della responsabilità. Chiede fedeltà ai principi essenziali su cui fondare il bene comune, capacità di rinnovare le forme con cui incarnarli nelle opere e nell’azione quotidiana.

Mantenere i diritti ed il benessere dei cittadini, aiutare le imprese ed i lavoratori ad interagire in un’ottica di corresponsabilità sociale, conciliare sviluppo ed ambiente in un nuovo patto di sostenibilità: sono solo alcune tra le più importanti sfide che hanno di fronte, per ridare vitalità a quella democrazia che costituisce una delle nostre storiche e quanto mai attuali fedeltà“.

Gli aclisti e le ACLI, vogliono vivere il loro tempo, come possibilità di cambiamento, come opportunità per una crescita comune, materiale e immateriale, di risorse e di senso, e  sono sollecitati dalla storia a mettersi in discussione, perché la debolezza della democrazia può svelare anche la fragilità del civile.

La crisi materiale, umana e spirituale, può fornire una grande occasione per rilanciare la politicità del civile e riaffermare con forza che non è legittimo distinguere un “pre-politico” come spazio del civile da un “politico” riservato alle forme consolidate e istituzionalizzate della rappresentanza.

Gli aclisti credono in una democrazia che rinasce dal basso, dai processi di partecipazione diffusa, dalla creatività del sociale che alimenta le istituzioni giuste. Per questo si sentono chiamati da aclisti, a comprendere la crisi come tempo di conversione, che è il modo più radicale, cristiano di nominare il cambiamento.

Il lavori congressuali, saranno caratterizzati non solo dal dibattito ma anche dall’elezione della nuova classe dirigente, che dovrà cogliere le opportunità di cambiamento, rilanciare le dinamiche associative ed organizzative, promuovere virtù sociali ed associative, costitutive di un azione ed una cultura sociale che vede le ACLI nella storia, da sempre dalla parte della gente.

per informazioni (Segretaria organizzativa) 338/2814514 ; gianluca.mastrovito@acli.it

Salerno, 16 marzo 2012

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