Aumento IMU: Cecilia Francese è contraria

“Il re e’ nudo!” per apparare i conti si aumentano al massimo le tasse comunali! E c’era bisogno del “mago” Santomauro?

Etica per il Buongoverno è contraria alla fissazione al massimo previsto per legge, della aliquota “imu”.

Cecilia Francese

BATTIPAGLIA “Qualche giorno fa – scrive Cecilia Francese Leader del Movimento Politico Etica per il Buongoverno ci hanno comunicato l’aumento del 25% delle tariffe TARSU. Prima ancora ci avevano annunciato che per andare all’asilo comunale c’era bisogno di pagare 400 euro al mese; prima ancora coi avevano comunicato che si sarebbero venduti tutto il patrimonio del Comune di Battipaglia (salvo quello che poteva determinare qualche problema in maggioranza!), ora la stampa ci informa che, in fase di predisposizione del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 l’amministrazione di Battipaglia ha intenzione di fissare al massimo la aliquota IMU (la nuova imposta voluta dal Governo!).

La motivazione – secondo Cecilia Francese – è sempre la stessa: i conti del Comune sono in grave difficoltà (“profondo rosso“). Questi signori sono gli stessi che durante la campagna elettorale del 2009 si sono presentati come i tecnici, che con le loro capacità avrebbero aggredito e sistemato i conti del Comune, veramente messi male! La domanda che ci facciamo e che rivolgiamo ai battipagliesi è la seguente: “e c’era bisogno di Giovanni Santomauro, del Sindaco dei miracoli, per fare qualche artificio contabile come tenere in piedi qualche milioncino di residui attivi che non entreranno mai nelle casse del Comune, per mettere in liquidazione Albanuova nel tentativo di nasconderne i 18 milioni di debito, per mettere in vendita tutto l’invendibile del patrimonio comunale che nessuno comprerà mai perchè non conveniente, per aumentare la tassazione sui cittadini di Battipaglia sempre più esasperati e dei commercianti sempre più abbandonati ed incazzati?

Se questo è ciò che questa maggioranza ha saputo mettere in campo sul terreno del risanamento del bilancio comunale – prosegue la Francese – c’è davvero da essere preoccupati. Noi per questo abbiamo solo alcune piccole domande:

  • Cosa e’ stato messo in piedi da questa amministrazione per il recupero dell’evasione tributaria?
  • Quanto e’ stato realmente incassato?
  • Perche’ non si mette in vendita il patrimonio comunale che veramente sarebbe appetibile e che allo stato e’ infruttifero?
  • rendendole appetibili anche attraverso operazioni urbanistiche?
  • si e’ fatto un ragionamento sul tabacchificio?
  • Si e’ fatto un censimento di tutti gli incarichi, di fiducia, di staff, ecc. dati in questi anni?
  • siamo sicuri che sono davvero necessari?
  • Si e’ fatto un ragionamento sulle somme che il comune potrebbe risparmiare, ad esempio sul terreno dell’energia, passando ai “led” ad esempio, o ad approvvigionamenti da fonti alternative?
  • Si e’ fatto una verifica a tappeto su occupazioni spazi, su pubblicita’?
  • Si e’ fatto una verifica puntuale sui tempi di rilascio di permessi a costruire?
  • E quindi sull’entrata di fondi legati agli oneri di urbanizzazione?
  • Si e’ fatto una verifica sullo stato delle pratiche relative ai vari condoni edilizi (nati nella mente di chi li pensò per portare soldi nelle casse dello stato e degli enti locali!); -si e’ fatto una verifica su quanto si spende per consigli di amministrazione vari, e sull’opportunita’ di ridurne il numero, nominando ad esempio solo amministratori unici?
  • Si e’ fatta una verifica sulla “performance” dei vari dirigenti, per capire se e’ il caso di avere tanti generali?
  • Si e’ fatta una verifica di tutto il patrimonio comunale sia di edifici che di terreni, per capire se questi possono essere fittati e non solo messi in vendita) per determinare flussi di entrata annuali certi alle casse del comune?

Queste – conclude la nota di Cecilia Francesesono solo alcune delle questioni che vorremmo fossero affrontate e che trovassero risposte, prima di parlare di nuove tasse per i cittadini ed i commercianti Battipagliesi. Per questo Etica per il Buongoverno è contraria alla fissazione al massimo previsto per legge, della aliquota “IMU”, se prima non dimostrano ai battipagliesi che ogni altro tentativo è stato esperito per trovare entrate e per ridurre la spesa. Il re è nudo! Questi l’unica cosa che sanno fare è parlare di nuovi salassi ai cittadini ed ai commercianti battipagliesi. Ma se questo era il piano, non c’era bisogno del “Sindaco dei miracoli“, bastava un buon contabile!

Battipaglia, 16 aprile 2012

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