Di Benedetto (Nuovo PSI) al Sindaco, una sola parola: Dimettiti

Per evitare il declino che ci sta trascinando nell’inferno, una sola parola: Sindaco dimetti per il bene di Eboli e degli ebolitani.

L’unico obiettivo reale del Sindaco ed del PD che volevano ottenere dalla Eboli Patrimonio, era quello di evitare il dissesto del Comune attraverso i 4 milioni del Monte dei Paschi di Siena, indebitando così l’Ente di un totale di 8 milioni.

Cosimo Pio Di Benedetto

EBOLILe dimissioni di Pansa, dopo quelle di Rubini, – scrive il Coordinatore Cittadino del Nuovo Psi Eboli Cosimo Pio Di Benedetto in una nota politica – rappresentano l’emblema del fallimento della Eboli Patrimonio, o per meglio di quello che solo apparentemente il Sindaco ed il PD volevano ottenere dalla Eboli Patrimonio stessa: l’unico obiettivo reale era quello di evitare il dissesto del Comune attraverso i 4 milioni del Monte dei Paschi di Siena, indebitando così l’Ente di un totale di 8 milioni.

Se da un lato Rubini era lontano nel senso materiale del termine e non creava problemi ai reali scopi del Sindaco, – fa osservare Di Benedetto – quest’ultimo pensava di fare lo stesso con l’A.U. Pansa, credendo di dargli un contentino e basta senza che egli desse alcun fastidio – sempre che per “fastidio” si intende il pensare, progettare e programmare il futuro della nostra città.

Infatti mentre il dott. Pansa incontrava i gruppi consiliari e veniva invitato nella Commissione Controllo e Garanzia dall’ottimo Presidente Lazzaro Lenza – presentando il 7 febbraio una interessante relazione di rilancio della Eboli Patrimonio, che partiva dalla rivalutazione di Hispalis 1 e 2, rilanciando e valorizzando il Quartiere Pescara, sia con la attività artigianali sia con un vero rilancio edilizio –  il sindaco ed i suoi fedelissimi consiglieri ed assessori del PD insieme agli agguerriti amici investitori, spostavano l’asse di sviluppo laddove il privato aveva già acquistato in zona agricola speculando ( housing sociale ed il Progetto di Finanza ex macello), ricevendo in cambio una piazza e una hall di accoglienza.

Queste attività – prosegue Di Benedetto – rappresentavano l’opposto degli obiettivi di rilancio prefissi dalla Eboli Patrimonio, e nonostante ciò circa un mese fa il dott. Pansa ha inviato al sindaco ed ai capigruppo consiliari una dura lettera, evidenziando le enormi incompatibilità tra le scelte fatte dal sindaco e gli obiettivi della Eboli Patrimonio – partecipata al 100% dal Comune di Eboli stesso – e quindi chiedendo immediatamente un incontro.

Ora, – conclude nella sua nota il Coordinatore del Nuovo PSI Cosimo Pio Di Benedettoal di là della scelta dell’A.U. Pansa,  noi siamo molto preoccupati e temiamo per il patrimonio e per le casse dell’ente: un solo consiglio quindi mi sento di dare al sindaco, che è quello di dimettersi per il bene di quasi 40 mila ebolitani e per evitare un declino che ci sta trascinando nell’inferno”.

Eboli, 28 giugno 2012

4 commenti su “Di Benedetto (Nuovo PSI) al Sindaco, una sola parola: Dimettiti”

  1. Si, Melchionda farebbe bene ( per gli Ebolitani e per la Politica ) a dimettersi, ma temo non lo farà per il semplice fatto che tirerà a campare fino al 2013 per garantirsi una candidatura ( tanto la legge elettorale non la cambiareà nessuno ) e l’elezione in Parlamento.
    Restando ai Partiti tradizionali credo che avremo poco da scegliere tra Melchionda il Sindaco, Cardiello l’esperto politico e Cariello il nuovo.
    Chi come me e come tanti è stanco di questa situazione tragga le proprie conclusioni.
    Chiedo scusa avevo dimenticato Cuomo.

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  2. GENTILE SIGNOR GAMBETTA, PERSONA LEALE E DIGNITOSA (TRA I POCHI A MANDARE A QUEL PAESE ROSANIA DIMETTENDOSI DA ASSESSORE) LE CHIEDO SEMPLICEMENTE DI NON RIPETERE L’ERRORE CHE TANTI FANNO: PARAGONARE CARIELLO A MELCHIONDA E’ SBAGLIATO PERCHE’ MASSIMO NON E’ MAI STATO SINDACO E SOPRATTUTTO PERCHE’ PARAGONIAMO UNA PERSONA (PARLO DELL’ASPETTO UMANO) VERA AD UNA SCADENTE. CARIELLO E’ STATO ASSESSORE ALLE POLITICHE GIOVANILI AL COMUNE ED AL LAVORO IN PROVINCIA, DUE ASSESSORATI SENZA UNA LIRA E SENZA STRUTTURA ORGANIZZATIVA. FARE IL SINDACO E’ TUTT’ALTRA COSA. SE UN GIORNO MASSIMO DIVENTASSE SINDACO SONO CERTO CHE LO FARA’ CON PASSIONE ED AMORE, SPECIE CONFRONTANDOSI CON PERSONE CAPACI E LEALI COME POTREBBE ESSERE LEI (MAGARI CANDIDANDOSI CON CARIELLO) MA LA PREGO NON METTA MASSIMO SULLO STESSO PIANO DI CHI E’ STATO SINDANCO PERCHE’ SA BENE LA DIFFERENZA CHE PASSA TRA IL SINDACO E L’ASSESSORE (AL LAVORO ED AI GIOVANI, NON AI LAVORI PUBBLICI, ALL’URBANISTICA O ALLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE). CON STIMA.

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  3. Ma come si fa ad avere ancora fiducia in un Cariello che ha venduto l’anima al diavolo pur di avere una sua visibilità politica provinciale?
    Ma non è lo stesso cariello, grande promessa della estrema sinistra ebolitana, poi passato a destra? Ad un osservatore distaccato,costui sembra appartenere alla “peggiore gioventù” ebolitana e,di questo,dobbiamo ringraziare Rosania . Ma la gente,ormai,è così abituata ai trasformismi più disgustosi che non ci fa più caso.
    Intanto,gli “uomini politici” ebolitani sono quasi tutti impegnati a costruire la sistemazione futura propria o della propria famiglia,mentre Eboli langue ed offre uno spettacolo indegno anche nel suo aspetto estetico.
    Ha ragione Gambetta…ognuno tragga le proprie conclusioni!

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