60° anniversario della Fondazione Don Gnocchi a Salerno

Giovedì 13 settembre, ore 16,00, in Via Leucosia, Salerno Celebrazione 60° anniversario attività Fondazione Don Carlo Gnocchi a Salerno.

Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca partecipa alla Cerimonia e Dopo la Santa Messa che sarà celebrata dall’Arcivescovo di Salerno Monsignor Moretti, che impartirà anche la benedizione dei nuovi locali dedicati all’assistenza ed alla cura.

fondazione don gnocchi Salerno

SALERNO – Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca partecipa domani pomeriggio giovedì 13 settembre alle ore 16.00 alla celebrazione del sessantesimo anno di attività della Fondazione Don Carlo Gnocchi a Salerno. Dopo la Santa Messa che sarà celebrata dall’Arcivescovo Luigi Moretti, è prevista la benedizione e l’inaugurazione dei nuovi locali dedicati all’assistenza ed alla cura.

“La città di Salerno esprime tutta la sua gioia – dichiara il Sindaco De Luca – per questo importante anniversario che rinnova il profondo legame d’affetto e gratitudine tra la nostra comunità a la benemerita Fondazione Don Carlo Gnocchi. Il Fondatore è stato uno straordinario esempio di dedizione al prossimo, di lungimiranza operativa, d’impegno solidale. Il Comune di Salerno apprezza l’operato della Don Gnocchi e ne sostiene le attività nella comune attenzione alla dignità della persona ed alla cura dei malati. Un particolare augurio ai dirigenti, al personale medico e paramedico, ai riabilitatori che quotidianamente profondono la loro professionalità. Ed un saluto ai malati ed alle loro famiglie affinchè avvertano sempre l’affetto ed il sostegno di una città solidale come Salerno”.

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PROGRAMMA

ore 16,00: cappella del Centro, Celebrazione eucaristica con insediamento della reliquia del beato don Carlo Gnocchi, presieduta da S. Ecc.za mons. Luigi Moretti, Arcivescovo di Salerno

ore 17,00: Benedizione e inaugurazione dei nuovi ambulatori

Interverranno:
Simonetta Mosca
direttore Polo Basilicata Campania Sud – Fondazione Don Gnocchi
Gianbattista Martinelli
direttore generale – Fondazione Don Gnocchi
Antonio Squillante
direttore generale Asl Salerno
Vincenzo De Luca
Sindaco di Salerno
Mons. Angelo Bazzari
Presidente Fondazione Don Gnocchi

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LA SCHEDA

Il Centro “S. Maria al Mare” festeggia i sessant’anni di attività: spazi ristrutturati e nuovo look per il prestigioso traguardo

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Accanto alla vita, sempre! L’imperativo che accompagna le attività della Fondazione Don Gnocchi è il filo conduttore delle celebrazioni per i sessant’anni di attività del Centro “S. Maria al Mare” di Salerno. Responsabili, operatori, pazienti e loro familiari, volontari e amici si ritroveranno giovedì per un primo momento di festa nella struttura di via Leucosia 14.

Negli ultimi mesi, il Centro “S. Maria al Mare” è stato infatti oggetto di un importante riassetto interno ed esterno, con ammodernamenti vari e sistemazione delle facciate. I cantieri si sono chiusi da poco e hanno comportato, tra l’altro, la riorganizzazione degli spazi dedicati all’attività riabilitativa, che permetterà un aumento della qualità dei servizi offerti, anche attraverso l’acquisizione di ulteriori attrezzature specifiche.

Oggi il Centro è un importante punto di riferimento per specifiche patologie riguardanti principalmente la neuropsichiatria infantile, il trattamento dell’autismo infantile e dei disturbi dell’apprendimento in età evolutiva. Eroga trattamenti ambulatoriali e domiciliari. Al suo interno è inoltre attivo il Servizio Informazione e Valutazione Ausili (Siva), presente in molte altre strutture italiane della Fondazione Don Gnocchi.

LA STORIA

don_Gnocchi

Il Centro di Salerno fu affidato in gestione a don Gnocchi dall’Opera Nazionale Invalidi di Guerra (Onig) negli ultimi mesi del 1951. L’edificio faceva parte del complesso “Angellara”, costruito nel 1930 e adibito a colonia marina permanente per la cura della tubercolosi. Per don Carlo fu la realizzazione di un progetto accarezzato da anni: l’estensione delle iniziative di accoglienza e formazione professionale a favore dei mutilatini anche dell’Italia meridionale, dov’era più pressante il bisogno di cure e di assistenza.

Il Collegio ospitò all’inizio un’ottantina di allievi caratterizzati da una particolare propensione per lo studio, tanto che a tutti venne data la possibilità di frequentare le scuole superiori: si trattava di ragazzi provenienti in parte da Roma e in parte già ospiti di Salerno. Il Collegio venne affidato ai Fratelli delle Scuole Cristiane – già presenti in molti altri Centri della Fondazione – che lo diressero fino al 1980, quando venne trasformato in Centro di riabilitazione.

Nel 1952 don Carlo organizzò proprio a Salerno la “Giornata del Mutilato”, iniziativa di risonanza nazionale che aveva l’obiettivo di far conoscere l’Opera e facilitare il reclutamento di ragazzi in tutti il Paese. L’anno successivo, sempre a Salerno, fu la volta del “Campo d’Agosto del Mutilatini d’Europa”, straordinaria manifestazione che vide per la prima volta l’abbraccio e il confronto a livello continentale di tante piccole vittime degli orrori della guerra.

Quando, nel 1954 l’alluvione colpì la città di Salerno il collegio non ebbe alcun danno, ma la generosità e lo spirito d’iniziativa degli alunni fu grande nel trarre in salvo i piccoli ricoverati del vicino Ospizio Marino. Ebbero invece grande risonanza su tutta la stampa nazionale, sempre in quegli anni, due episodi di commovente altruismo, protagonisti due mutilatini che, nel giro di poco più di un mese, effettuarono due arditi salvataggi in mare, nello specchio d’acqua antistante il collegio. Il premio conferito a entrambi dalla Presidenza del Consiglio suonò come il riconoscimento dei puri ideali di fraternità e amore che don Carlo alimentava.

Nel 1959-60 il Collegio di Salerno aprì le porte ai poliomielitici. La cura e l’assistenza di fanciulli colpiti dalla grande piaga di quegli anni rappresentò per anni l’attività principale della struttura.

Nel 1960 fu inaugurato un nuovo fabbricato destinato alle cure fisiochinesiterapiche.

Negli anni Settanta – e ormai debellata la poliomielite grazie al vaccino – il Centro iniziò a concentrarsi sull’assistenza dei motulesi e neuromotulesi e ai pazienti con problemi di scoliosi: furono avviati il servizio di radiologia e una sala gessi per la realizzazione di busti e corsetti.

Intorno agli anni Novanta l’attenzione si concentrò soprattutto sulla riqualificazione dei tecnici della riabilitazione e sulla terapia neurologica, volta soprattutto al recupero delle patologie dell’età evolutiva. Nell’89 viene creato Icaro, servizio di consulenza per le persone disabili che comprendeva una mostra permanente di ausili per facilitare la vita quotidiana e un ufficio composto da terapisti formati per erogare consulenze legate all’adattamento della casa e all’abbattimento delle barriere architettoniche.

LA FONDAZIONE DON GNOCCHI

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Istituita per assicurare cura, riabilitazione e integrazione sociale ai mutilatini, vittime della barbarie della guerra, la Fondazione ha progressivamente ampliato nel tempo il proprio raggio d’azione.

Oggi continua ad occuparsi di ragazzi portatori di handicap, affetti da complesse patologie acquisite e congenite; di pazienti di ogni età che necessitano di interventi riabilitativi neurologici, ortopedici, cardiologici e respiratori; di assistenza ad anziani non autosufficienti, malati oncologici terminali e pazienti in stato vegetativo persistente.

Intensa, oltre a quella sanitario-riabilitativa, socio-assistenziale e socio-educativa, è l’attività di ricerca scientifica e di formazione ai più diversi livelli.

Riconosciuta Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, segnatamente per i Centri di Milano e Firenze, oggi la Fondazione Don Gnocchi conta oltre 5.900 operatori tra personale dipendente e collaboratori professionali, per i quali sono approntati costanti programmi di formazione e aggiornamento.

Le prestazioni sono erogate in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale in una trentina di Centri, raggruppati in otto Poli territoriali in nove Regioni, con 3.717 posti letto di degenza piena e day hospital.

Ogni giorno accedono alle strutture della Fondazione Don Gnocchi quasi diecimila persone.

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Salerno, 12 settembre 2012

2 commenti su “60° anniversario della Fondazione Don Gnocchi a Salerno”

  1. io ho vissuto dall’infanzia x poliomielite, in diversi istituti don Carlo Gnocchi (Roma Parma )Un abbraccio fraterno ai chi opera in questi istituti, prego sempre Don Carlo Gnocchi, che ci assiste a tutti i disabili con handicap .

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  2. ricordo che andavamo a fare l’estate in colonia a Salerno, partendo dal collegio di Roma……
    che bei ricordi.. erano anni 1974….
    dopo ancora …Marina di Massa …..! buon Natale e buon inizio d’anno, che sia felice x tutti.

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