Per Cariello: introdurre l’Indirizzo Classico al “Medi” di Battipaglia è illogico

“La proposta fatta dalla giunta Santomauro di introdurre un indirizzo classico presso il Liceo Scientifico e linguistico “Medi” e’ illogica”.

Cariello: In una logica di crescita e sviluppo sarebbe il caso invece di ragionare in una prospettiva unitaria, pensare di creare un indirizzo classico a Battipaglia quando ad Eboli si sta cercando di creare un polo di vasta portata è assurdo. Chiederò il rispetto degli indirizzi regionali.

Massimo Cariello

EBOLI“In merito alla diatriba Eboli-Battipaglia sulla questione del Liceo classico al “Medi” – scrive in una nota politica il Consigliere Provinciale del Nuovo Psi Massimo Cariello, intervenendo sulla recente proposta della Giunta Comunale di Battipaglia di introdurre l‘indirizzo Classico presso il Liceo Scientifico “E. Medi” di Battipaglia – vorrei ricordare che gli indirizzi regionali non prevedono percorsi similari in territori limitrofi. Vorrei ricordare ad entrambe le amministrazioni specialmente a quella di Battipaglia che sta montando una polemica campanilistica senza senso, al posto di pensare in grande cerca di frammentare la già precaria situazione del sistema scolastico ferendolo ulteriormente.

Liceo scientifico E Medi

In una logica di crescita e sviluppo – fa rilevare Cariello – sarebbe il caso invece di ragionare in una prospettiva unitaria, ma pensare di creare un indirizzo classico a Battipaglia quando ad Eboli si sta cercando di creare un polo di vasta portata ha dell’assurdo.

Il mio consiglio è quello di sedersi e ragionare per il bene delle due città, evitando delle inutili fughe in avanti, ma nel farlo bisogna lasciare a casa i toni polemici e le battaglie di quartiere. Noi tutti abbiamo l’obbligo morale prima di agire che a pagarne le spese saranno i nostri giovani, perchè cosi facendo consegneremo loro un modello negativo di “antipolitica”.

– E rivolgendosi al Sindaco di Battipaglia Massimo Cariello conclude – Invito Giovanni Santomauro a mettere da parte queste posizioni e di mirare in alto ed essere lungimirante anziché fermarsi, come si dice in gergo “al gradino successivo”. Io chiederò il rispetto degli indirizzi regionali, e inviterò le due amministrazioni a ragionare in questi termini, diversamente significherebbe fare la guerra dei poveri.

Spero e auguro al il sindaco di Battipaglia, di capire che la strada imboccata non è la migliore, ma  se poi questo è il metro che vogliono adottare, allora anche ad Eboli si aprirà un tavolo che miri all’apertura di altri indirizzi scolastici, come l’alberghiero e il geometra, ma purtroppo sarebbe una guerra a somma zero che non farebbe bene al territorio.

Eboli, 28 dicembre 2012

7 commenti su “Per Cariello: introdurre l’Indirizzo Classico al “Medi” di Battipaglia è illogico”

  1. RITENGO GIUSTA LA RIFLESSIONE DI M. CARIELLO,IN UNA OTTICA DI EFFICACIA ED EFFICIENZA DELLA P.A. SDOPPIARE E CLONARE INDIRIZZI SEMBRA KAFKIANO,SE DIETRO AD ALCUNE PROPOSTE SI CELA IL CAMPANILISMO ELETTORALE,ALLORA LA SPENDING REIEW,et similia,è SESSO DEGLI ANGELI,CI SI STRAPPA LE VESTI IN PUBBLICO ED IN PRIVATO SI PENSA A TUTT’ALTRO,AD INVESTIRE SU QUALCOSA DI SECONDARIO!

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  2. La richiesta dell’indirizzo classico presso il liceo Medi di Battipaglia è di vecchia data e quindi non mi sembra che possa leggersi una forma di campanilismo elettorale, credo invece che il sito di Battipaglia sia più agevole per il pendolarismo scolastico da località periferiche come Belvedere, Bellizzi, Montecorvino. Negli ultimi anni la stessa popolazione battipagliese è aumentata in maniera assolutamente inconfrontabile con quella ebolitana e sarebbe un controsenso far viaggiare i propri giovani abitanti verso una meta che dipende per buona parte proprio dagli utenti battipagliesi. Che Eboli si rassegni anche al fallimento di ulteriori tentativi, già sperimentati in passato, di aperture a nuovi indirizzi, perchè avrebbe il solito problema del mancato collegamento con le stesse periferie di Eboli (ad es. S. Cecilia!); forse gli amministratori ebolitani non sanno che anche l’indirizzo “servizi commerciali” che aveva l’Istituto “Aldo Moro” di Eboli è stato assegnato all’Istituto “Ferrari”di Battipaglia perchè le iscrizioni pervenute non sono state sufficienti a formare neanche una classe prima!

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    • Per Gerardina,
      mettendo da parte ogni forma di campanilismo, è necessario partire da un dato oggettivo che nessuno può ignorare, ma che i nostri politici nemmeno se ne accorgono tanto sono presi da se stessi e dalle loro scorribande: Eboli e Battipaglia sono legate da un unico destino, sono complementari e sono talmente vicine che non è affatto difficile pensare e programmare all’unisono le varie politiche territoriali che accellerino questo percorso.
      Ciò premesso, nel frattempo, è da evidenziare che negli anni d’oro, cioè quelli nei quali non si badava a spese e ogniuno si costruiva il suo palazzetto dello sport, il suo Museo, il suo Tribunale, il suo Ospedale, le sue scuole, il suo trasporto, la sua acqua, e via discorrendo, tanto che oggi con lo spending review si è ricorso alla chiusura di Ospedali, scuole ecc ecc, continuare a discutere in questi termini sembrerebbe ingnorare tutto quello che è avvenuto e proseguire nel sostenere richieste individualiste e contrarie alle logiche della utilità collettive.
      Tornando alla richiesta del Liceo Classico a Battipaglia, sebbene sia comprensibile giustificare il sentimento cittadino dei più, é da condannare senza appello l’atteggiamento populista del Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro, che per assicurarsi un ruolo protagonista, tende con le sue politiche a fare di Battipaglia una Città “chiusa”, un fortino di potere, isolata rispetto alle realtà circostanti, e nel tentativo di ritagliarsi un ruolo egemone, sottolinea la sua inconsapevolezza rispetto ad una realtà incotrovertibile che vede la Città di Battipaglia, una Città guida, per la sua vivacità economica e per la sua intraprendenza nel commercio, nella produzione e nei servizi seconda solo a Salerno e per certi aspetti anche prima.
      E’ evidente però che riconoscere a Battipaglia queste qualità non significa attribuirgli “forzando” tutte le altre eccellenze che non ha e che non potrà avere dal punto di vista dei meriti se non replicando iniziative similari e surrogate.
      Seguendo le sue osservazioni, fatte in buona fede, seguendo i propri e sani sentimenti e mettendo da parte invece per quelle che sono le iniziative del Sindaco e della sua Amministrazione, poiché oltre il 60% degli iscritti di Oxford o di Cambridge, tra le più importanti università della Gran Bretagnia e del Mondo, provengono da Londra, quelle Università si dovrebbero trasferire con sezioni distaccate che poi diventerebbero autonome a Londra? Con insegnanti, metodi, e contesti diversi lei crede che abbiano lo stesso prestigio?
      Non crede invece che andrebbe potenziato il polo liceale di Eboli che ha quel prestigio, quella tradizione e quei percorsi di eccellenza, semmai prevedendo anche l’attività di college, conferendo ulteriore prestigio ad una istituzione che non deve essere un diplomificio? Non crede che quei ragazzi anziché avere un diploma qualsiasi abbiano diritto ad avere una Licenza Liceale di tutto rispetto, da indicare con orgoglio nei curricola?
      Certo, una scelta del genere non va fatta solo rispetto a Liceo Classico che accorpa anche quello artistico e scientifico, va fatta anche per le altre specialistiche, come ad esempio quello tecnico che comprenderebbe il Geometra, l’industriale, il professionale ecc..
      L’errore poi di anteporre la “comodità” del raggiungimento di una scuola alla qualità è imperdonabile, ma è anche una condizione “strabica” della comodità, se si tiene conto invece che gran parte delle stesse famiglie non iscrive i propri figli all’Università di Salerno, non ritenendola prestigiosa e sottopone a “scomodità” i propri figli inviandoli a studiare alla Normale di Pisa, alla Bocconi di Milano o alla Luiss di Roma, tra l’altro nessuna delle quali è tra le prime 200 università più prestigiose del Mondo.
      Mandare a studiare i propri figli in quelle Università ed accollandosi i relativi costi, è il frutto di un ragionamento che oltre a voler rincorrere la qualità, vuole anche attribuire ai propri figli la Change di incontrare, conoscere e frequentare persone eccellenti che poi si inaccompagneranno seppur a distanza nella propria vita professionale, insomma per ampliare il raggio delle opportunità.
      Dal Liceo di Eboli, sono usciti decine e centinaia di professionisti battipagliesi e non solo straordinari, che eccellono nelle loro professioni con dieci spanne in più rispetto ad altri provenienti fa altri Istituti, da quel Liceo, sono usciti, scienziati, Prefetti, alti Magistrati, uomini Politici di Primo Piano, Ministri, Imprenditori di livello internazionale e tante altre persone che pur non avendo avuto la stessa fortuna sono persone straordinarie, eccezionali, e manco a farlo apposta sono legati in maniera viscerale ad Eboli e al LIceo stesso e quando si parla con loro si illumina il viso ed i ricordi.
      Signora Gerardina, credo bisogni valorizzare più che ampliare le cose, proprio per dare valore alle cose e un futuro ai giovani che devono comprendere che è più utile perseguire la qualità, il merito, che la comodità e la generità di un titolo. La quantità spesso è a detrimento della qualità, ma è estremamente pericoloso perché non consente alcuna differenza e se ce ne è una è difficile individuarla. Se i diamanti si trovassero per terra come le pietre non avrebbero nessun valore.
      Buon Natale
      Massimo Del Mese

  3. @SIGNORA GERARDINA I GRAFICI ISTAT INDICANO UN DECADIMENTO DELLA POPOLAZIONE DI BATTIPAGLIA (Migrazione verso nord),LO STESSO ARTICOLO DE LA CITTA’ QUALCHE MESE FA LO EVIDENZIAVA,(eboli nel suo piccolo continua acrescere demograficamente)VOLEVATE TOGLIERCI ANCHE IL TRIBUNALE SE NON ERRO E NON SI ARRAMPICHI SUGLI SPECCHI X GIUSTIFICARE UN PATETICO CAMPANILISMO DI UNA CITTA’ UN TEMPO FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA ” 100 CITTA’ DELLA PICCOLA GRANDE ITALIA” E CHE OGGI CON LA CHIUSURA DI FABBRICHE E CRISI COMMERCIALE,VEDI ANCHE I NUOVI CENTRI COMM. E L’OUTLET è SOLO L’OMBRA DI SE STESSA.
    LE AUGURO BUONE COSE

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  4. @SIGNORA GERARDINA I GRAFICI ISTAT INDICANO UN DECADIMENTO DELLA POPOLAZIONE DI BATTIPAGLIA (Migrazione verso nord),LO STESSO ARTICOLO DE LA CITTA’ QUALCHE MESE FA LO EVIDENZIAVA,(eboli nel suo piccolo continua a crescere demograficamente)VOLEVATE TOGLIERCI ANCHE IL TRIBUNALE SE NON ERRO E NON SI ARRAMPICHI SUGLI SPECCHI X GIUSTIFICARE UN PATETICO CAMPANILISMO DI UNA CITTA’ UN TEMPO FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA ” 100 CITTA’ DELLA PICCOLA GRANDE ITALIA” E CHE OGGI CON LA CHIUSURA DI FABBRICHE E CRISI COMMERCIALE,VEDI ANCHE I NUOVI CENTRI COMM. E L’OUTLET è SOLO L’OMBRA DI SE STESSA.
    LE AUGURO BUONE COSE

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  5. Conosco benissimo (e riconosco) la qualità degli insegnamenti che io stessa ho ricevuta al liceo classico di Eboli negli anni ’60-70, premetto che politicamente sono distante anni luce dalle velleità del sindaco Santomauro, contesto i sentimentalismi che mi si attribuiscono perchè per mia abitudine etica e professionale- sono una stimata docente di matematica- tendo a “dedurre” la determinazione dei fatti e ad insegnare ai miei allievi ad essere cittadini, non di Eboli o di Battipaglia, ma del mondo. Mi sembra piuttosto evidente invece che ogni questione riguardante le due città sia sempre condizionata da antichi rancori che ci portano ad estremizzare i ragionamenti. Dobbiamo essere realisti e tener conto di alcuni dati oggettivi: la scuola è diventata materiale di scambio per i nostri governanti, i docenti che oggi “valorizzano” il liceo di Eboli sono spesso gli stessi che l’anno precedente insegnavano a Battipaglia, i dirigenti scolastici non si occupano di uno stesso indirizzo perchè sono reggenti di più istituti e non è certo la loro politica ambiziosa e così lontana dalla didattica a “valorizzare” una scuola, soprattutto mi sembra anacronistico paragonare i nostri istituti ai college inglesi saltando da un sistema scolastico ad un altro senza tener conto di tutte le implicazioni, locali e mondiali, del loro esistere. In quanto alla qualità dell’Università di Salerno nei confronti di altre Università italiane, mi sembra che di nuovo dovremmo allargare i nostri orizzonti, i miei docenti a Salerno, già negli anni ’70, provenivano da altre università del mondo, USA, Giappone, Germania, ma anche Torino, Pisa, Genova. Ed oggi i nostri studenti che hanno conseguito a Salerno o a Napoli il titolo di primo livello si fanno apprezzare nei corsi specialistici dei più famosi atenei di Milano, Torino, Bologna.
    E poi, alla fine, questi grafici Istat me li fate vedere? Così almeno non ragioniamo del sesso degli angeli !

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