Risanamento ambientale a Battipaglia: E la Prefettura si defila

Risanamento ambientale, Comitato cittadino battipagliese: “La Prefettura non può lavarsene le mani”.

Raccolte 5000 firme. Il Comitato cittadino chiede la Bonifica definitiva dei siti di stoccaggio “temporanei” sul territorio cittadino, chiede un incontro pubblico con il Consiglio comunale e lancia un appello al Prefetto di Salerno.

.BATTIPAGLIA – “Non bastano 5.000 firme per ottenere l’attenzione del Prefetto di Salerno, – scrive in una nota il Comitato Cittadino battipagliese – i cui uffici hanno invitato il “Comitato cittadino battipagliese”, che da tempo si batte per la bonifica e il risanamento ambientale, con le associazioni (tra cui Legambiente, USB, ADI, AdiConsum, ect…) e i comitati di quartiere che lo compongono, a rivolgersi al Sindaco di Battipaglia, Giovanni Santomauro.

Il Comitato negli scorsi mesi ha raccolto quasi 5000 firme allegate ad una richiesta di ulteriori finanziamenti per procedere alla bonifica definitiva dei numerosi siti di stoccaggio “temporanei” di rifiuti.

“Avevamo chiesto di incontrare il Ministro o chi per lui per richiedere maggiori fondi per le bonifiche dei siti presenti sul territorio – afferma Antonio Gazzaneo, coordinatore del Comitato – ma la Prefettura piuttosto che comportarsi da ufficio di Governo sul territorio, ha preferito rimpallarci all’Amministrazione comunale”.

Ma ora che la palla passa al Comune, il Comitato non intende lasciarsi sfuggire l’occasione per impegnare politicamente l’assise cittadina. “Chiediamo un incontro pubblico con l’intero Consiglio comunale – continua Gazzaneo – che non può far finta di nulla davanti ad un’istanza che proviene dalla cittadinanza tutta”.

A fare da eco alle associazioni impegnate da anni su questo fronte, in primis il circolo locale di Legambiente: “Occorre unirsi al di là degli schieramenti e delle posizioni per ottenere l’impegno necessario ad un risanamento reale del territorio – rincara Valerio Calabrese, della segreteria regionale di Legambiente – Non possiamo accettare in silenzio che continui lo scempio che tutti conosciamo e la classe dirigente locale è chiamata a fare la sua parte: per una volta si faccia trovare presente.

Battipaglia, 22 febbraio 2013

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