Parte “Operazione riordino” di Legambiente per la “Settimana della Bellezza”

Parte la “Settimana della Bellezza”, la risposta di Legambiente all’annullamento della settimana della cultura 2013 da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

L’appuntamento è alle ore 19.00 presso la sala convegni del convento di S. Pietro Alli Marmi di Eboli. Legambiente Eboli Silaris presenta lo stato dell’arte del progetto denominato “Operazione riordino”.

Legambiente Salvalarte-Biblioteca Cappuccini-Eboli
Legambiente Salvalarte-Biblioteca Cappuccini-Eboli

EBOLI – Nell’ambito della “Settimana della Bellezza”, la risposta di Legambiente all’annullamento della settimana della cultura 2013 da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Legambiente Eboli Silaris presenta   lo stato dell’arte del progetto denominato “Operazione riordino”.

Appuntamento alle ore 19.00 presso la sala convegni del convento di S. Pietro Alli Marmi di Eboli.

 L’ “Operazione riordino” prevede il completo recupero della Biblioteca del Convento dove sono conservati circa tredicimila volumi che vanno dal XVI al XX secolo.

Credo che quest’evento culturale, che andremo ad illustrare, sicuramente sarà ricordato come uno dei più importanti tenuti ad Eboli negli ultimi anni e darà alla nostra città lustro e vanto per la presenza sul suo territorio di un Bene culturale unico nel suo genere” dichiara Francesco Manzione responsabile del gruppo “Salvalarte” di Legambiente Eboli Silaris.

I lavori negli scorsi mesi sono stati eseguiti dallo stesso Manzione insieme ai ragazzi del Servizio Volontario Europeo presenti ad Eboli, una ragazza e un ragazzo di origine Turca e una ragazza Spagnola.

Il progetto che si è posto come obiettivo il completo recupero e la valorizzazione della Biblioteca del Convento dei Padri Cappuccini di Eboli, che può essere annoverata tra quei Beni Culturali cosiddetti “minori”, perché posti fuori dagli itinerari turistici tradizionali e sconosciuti al grande pubblico, ma non per questo meno importanti.

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I Ringraziamenti

  • al prof. Paolo Merola per aver vigilato per molti anni sulla buona tenuta della biblioteca
  • A padre Bonaventura per l’amore e l’impegno che ha profuso per il recupero e la salvaguardia della biblioteca
  • A Michele Manzo per la sua continua disponibiltà nel risolvere problemi di carattere tecnico, a costo zero, come la donazione di quattro finestre
  • donazione Cosimo Longobardi
  • Collaborazione di Vito e Umberto
  • La grande disponibilità di Consolata Manzione.

Credo che quest’evento culturale, che andremo ad illustrare, sicuramente sarà ricordato come uno dei più importanti tenuti ad Eboli negli ultimi anni e darà alla nostra città lustro e vanto per la presenza sul suo territorio di un Bene culturale unico nel suo genere.

Il progetto che si è posto come obiettivo il completo recupero e la valorizzazione della Biblioteca del convento dei Padri Cappuccini di Eboli che può essere annoverata tra quei Beni Culturali cosiddetti “minori”, perché posti fuori dagli itinerari turistici tradizionali e sconosciuti al grande pubblico, ma non per questo meno importanti.

Ricostruire la storia della biblioteca e della sua costituzione è molto complicata, come ha affermato la prof.ssa Annalisa Palladino nella sua tesi di laurea sulle cinquecentine di San Pietro, per “mancanza di qualsiasi riferimento alla biblioteca negli anni precedenti e successivi al decennio francese” ciò non toglie comunque la speranza di rinvenire tra i documenti d’archivio qualche inventario dei beni della Badia come quelIo, da me rinvenuto, del 5 febbraio 1571, quando era Abate il cardinale Carrafa.

La biblioteca nel 1975, per sottrarre i volumi dall’attacco di muffe provocate da infiltrazioni di acque piovane, fu trasferita negli attuali locali dai ragazzi del Gruppo Archeologico Ebolitano.

La protezione di questo cospicuo patrimonio librario, nonostante le esigue risorse economiche a disposizione, è stata sempre tenuta in grande considerazione dai vari Superiori che si sono succeduti alla guida del Convento e questo ha favorito un ottimo stato di conservazione dei circa diecimila volumi (che vanno dal XVI al XX secolo) distribuiti, su scaffali in legno e in metallo che si sviluppano su più di 400 metri lineari.

Per tipologia questa biblioteca la si può definire “biblioteca ecclesiastica” perché di proprietà di un ente ecclesiastico, in questo caso dei Cappuccini, e non dispone solo di un patrimonio librario a soggetto religioso.

La tutela e la valorizzazione delle biblioteche ecclesiastiche sono regolamentate da vari accordi tra la CEI e il Ministero per Beni e Attività Culturali e sarebbe lungo parlarne in questa sede.

Comunque tutto ciò che riguarda la legislazione su questa materia sarà uno degli argomenti che sarà inserito tra le varie attività che questa biblioteca si propone di mettere in cantiere incontrando esperti di questo settore.

La Biblioteca, oltre ai libri, conserva una raccolta di varie riviste e giornali come la Civiltà Cattolica e l’Osservatore Romano e, da poco acquisita, un discreta e interessante emeroteca che raccoglie circa 60 testate tra giornali nazionali e locali, e riviste, molte illustrate a colori, che vanno dalla seconda metà dell’800 fino agli anni 60 del ‘900. Quest’acquisizione è pervenuta alla biblioteca dalla donazione al convento del mio archivio privato inclusi tutti i miei appunti su Eboli dal XV al XXI secolo e in moltissimi di questi appunti vi sono documenti che riguardano la storia di S.Pietro Apostolo, come pure è pervenuto al convento un’altra donazione da parte degli eredi del prof. Cosimo Longobardi.

Questo progetto è operativo dal mese di settembre del 2012 quando, grazie all’interessamento di Padre Bonaventura, attuale tutor della biblioteca, fu siglato un accordo tra Padre Emilio, Superiore del Convento e il gruppo “Salvalarte” dell’Associazione di volontariato Legambiente “Silaris” di Eboli.

L’accordo ha previsto l’impiego di volontari inseriti nei progetti europei di Legambiente, attualmente due turchi, una spagnola con una cadenza lavorativa di due o tre giorni settimanali.

Interventi per la bonifica ambientale dei locali di deposito dei libri e la creazione in un locale attiguo per pianificare le varie fasi degli interventi

Questo gruppo di volontari Emine Surucu, Tayfun Kurtoglu e Raisa Florina Dobre impegnati fino al 30 aprile saranno sostituiti, dal 1° giugno, da altrettanti volontari provenienti dall’Islanda, dalla Polonia e dalla Turchia

lavori già effettuati:

  1. sistemazione del primo vano della biblioteca da adibire a segreteria;
  2. spolveratura dei libri e dei locali
  3. smontaggio di 120 metri lineari di una scaffalatura in metallo, collocata nel corridoio della biblioteca, e sistemazione provvisoria dei circa 2000 volumi in essa contenuti nelle tre stanze della biblioteca;
  4. rimozione della carta che ricopriva la travature in legno del corridoio, lungo 15 metri e largo 2,50 effettuata rigorosamente a mano col solo uso di acqua e spazzole d’acciaio.
  5. tinteggiatura delle pareti e applicazione di un impregnante vegetale sul legno del soffitto del corridoio
  6. montaggio nel corridoio di nuovi scaffali in ferro chiusi con porte scorrevoli e ricollocazione al loro interno dei volumi precedentemente sistemati nelle varie stanze;
  7. messa in sicurezza dei volumi più importanti

Lavori da effettuare:

  1. Inventariazione e catalogazione su supporto informatico dei volumi con precedenza a quelli più antichi (secc. XVI – XVIII).
  2. Apertura al pubblico della biblioteca entro un anno.
  3. Biblioteca “dinamica” cioè aperta all’esterno alle varie problematiche inerenti alla materia specifica e non solo ciò è stato possibile realizzarlo grazie alla sensibilità e disponibilità di Padre Angelo, Provinciale dei Cappuccini di Salerno, di Padre Emilio, Superiore del convento di S. Pietro Apostolo di Eboli e, soprattutto, di Padre Bonaventura che ha fatto da tramite con la sezione “Salvalarte” dell’Associazione di volontariato Legambiente “Silaris” di Eboli con la quale è stato firmato firmato un protocollo d’intesa.

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Eboli, 20 aprile 2013

3 commenti su “Parte “Operazione riordino” di Legambiente per la “Settimana della Bellezza””

  1. Francesco Manzione va tutelato alla stessa stregua di un’opera d’arte. E’ un’onore per me essergli amico perché è tra le poche persone che ama in maniera viscerale questo paese e lo fa, e lo ha sempre fatto, senza nessun interesse né economico né politico (garantito al limone). E’ questo che lo rende una grande persona. Ma Eboli se lo merita veramente?

    Armando Voza

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  2. Concordo e confermo quanto affermato da Armando, aggiungo che tra i tanti che in giro per il paese ostentano una cultura invisibile agli altri,lo considero un vera rarità “preziosa e autentica”,un Ebolitano di cui essere orgoglioso.

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  3. Io personalmente non conosco questa persona che avete citato ma ho cominciato a conoscere legambiente.
    Ebbene legambiente ha chiesto la disponibilità del M5S Eboli per contrastare il progetto antierosione di cui si parla in altri articoli.
    Lo ha fatto chiedendoci di contrastare il progetto senza proprorci nessuna alternativa e lo ha fatto anche tardivamente probabilmente perchè nessuno dei tecnici a loro vicini ha partecipato all’iter progettuale.
    Il costo dell’opera si aggira intorno ai 70 mln € e la percentuale per la progettazione è di poco superiore al 10%.
    La soluzione proposta è stata quella di bloccare tutto e restituire i soldi alla Comunità Europea dopo che siamo maglia nera sull’utilizzo di detti fondi e il problema dell’erosione costiera va comunque affrontato.
    Ecco chi è legambiente.

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