Il Comune di Bellizzi condannato per la 2^ volta per condotta antisindacale

Per la seconda volta condannato il Sindaco del Comune di Bellizzi per condotta antisindacale. E Salvioli poeersevera nella sua ostilità.

Il Segretario Generale della UIL FPL Casiello: “Una sentenza che riafferma il diritto ad esprimere la propria opinione nel silenzio assordante del servilismo. Non avremmo mai immaginato che il Sindaco nonostante la condanna mantenesse un attegiamento di ostilità”.

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BELLIZZI – Il Giudice del lavoro del Tribunale di Salerno Dr. Diego Cavaliero ha accolto il ricorso di condanna del Comune di Bellizzi per condotta antisindacale, presentato dal Segretario Generale della UIL FPL di Salerno Liborio Casiello assistito dall’avv. Francesco Tarullo.

In particolare la UIL FPL provinciale aveva denunciato il Comune di Bellizzi per aver trasferito in altra sede comunale la dirigente sindacale aziendale della UIL FPL senza il preventivo nulla osta da parte dell’Organizzazione sindacale provinciale di appartenenza.

Nel giudizio di opposizione, conclusosi con l’udienza del 10 maggio 2013, il Giudice del Lavoro ha accolto in pieno il ricorso della UIL – FPL dando lettura del seguente dispositivo: “in accoglimento del ricorso dichiara l’antisindacalità dalle condotta denunziata, ordina al Comune di Bellizzi, in persona del legale rappresentante p.t., la cessazione della condotta citata con la rimozione degli effetti dichiarando illegittimi ed annullando gli atti impugnati. Condanna parte resistente al pagamento della parte resistente delle spese della procedura che liquida in €.1000,00 di cui €. 450,00 per onorari, oltre iva e cpa.

Grandissima la soddisfazione espressa dal Segretario Generale Liborio Casiello che dichiara: “la sentenza del giudice del lavoro di Salerno dr. Cavaliero unitamente alle sentenze del 2010 – 2011 e 2012 dei giudici della sezione lavoro dei Tribunali di Salerno e Vallo della Lucania in difesa dell’art. 28 della legge 300/70 contribuiscono a riaffermare valori e diritti conquistati, agli inizi degli anni settanta, con la lotta dei lavoratori e la saggezza e lungimiranza di politici di lustro e valenti giuslavoristi.

Non avremmo mai immaginato che dopo la condanna per art.28 del 2010 il Sindaco di Bellizzi Pino Salvioli e il suo entourage perseverassero nell’atteggiamento ostile verso le rappresentanze sindacali aziendali che, in quanto ree di chiedere trasparenza ed equità, vanno ghettizzate e tenute lontane dai centri decisionali.

Una sentenza che riafferma il diritto ad esprimere la propria opinione nel silenzio assordante del servilismo”.

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Bellizzi, 10 luglio 2013

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