La Sede di Eboli del Tribunale di Salerno è salva: Almeno per 5 anni

La sede distaccata di Eboli del Tribunale di Salerno resterà per altri cinque anni.

Soddisfatto il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Abbiamo vinto una prima battaglia, ora aspettiamo la definitiva revisione della norma in parlamento”.

Tribunale-di-Eboli
Tribunale-di-Eboli

EBOLI Il Ministero della Giustizia, con proprio decreto, – si legge in una nota stampa pervenutaci dallo staff del Sindaco di Eboli Martino Melchionda – ha sospeso per cinque anni la chiusura della sede distaccata di Eboli del Tribunale di Salerno, accogliendo la pressante richiesta di poter continuare ad utilizzare la struttura che ospita la sezione di Eboli, che potrà essere utilizzata non soltanto come deposito dei relativi archivi, ma anche per la trattazione di tutti i procedimenti pendenti.

L’Amministrazione Comunale, – tiene a precisare la nota – insieme all’associazione forense della Valle del Sele, da tempo conducono in prima linea una serrata battaglia per difendere il diritto alla giustizia.

Martino Melchionda
Martino Melchionda

Giunge, dunque, un altro importante risultato in direzione di una generale e necessaria revisione della riforma della giustizia, in particolare per quanto riguarda l’infelice scelta di sopprimere indiscriminatamente tutte le sezioni distaccate di Tribunale, senza vagliare le singole realtà caso per caso.

A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Abbiamo vinto una prima importante battaglia in direzione dell’attuazione di una vera ed efficace  riforma del sistema giudiziario. L’Amministrazione Comunale si è opposta con determinazione alla chiusura della sede di Eboli, impugnando tutti gli atti; la nostra voce è stata ascoltata, ed ha determinato una attenta riflessione sui provvedimenti di applicazione della legge delega sulla riorganizzazione degli uffici giudiziari.

Si apre, dunque, uno spiraglio, che lascia ben sperare in una generale e più razionale revisione della riforma, affinché essa tenga conto delle esigenze dei territori.  La sezione di Ebolispiega il primo cittadino – riveste fondamentale  importanza giacché abbraccia un bacino molto vasto, pari ad oltre trenta comuni; i danni nell’ambito dell’amministrazione della giustizia di una sua definitiva chiusura sarebbero, dunque,  enormi.

Enrico Tortolani
Enrico Tortolani

L’Amministrazione ha fatto la propria parteconclude Martino Melchionda e continuerà instancabilmente a farla; ora ci aspettiamo la definitiva revisione in Parlamento, e ci affidiamo anche al senatore Franco Cardiello, cui chiediamo di condurre una serrata battaglia in Senato, e di aiutarci ad incidere ai massimi livelli di decisione”.

A riguardo interviene anche Enrico Tortolani, componente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati: “Si tratta di una prima buona notizia. Il mantenimento per altri cinque anni della sede distaccata di Eboli è un segnale positivo, in prospettiva di una futura e diversa riforma della Giustizia.

Il Tribunale di Salerno presenta serie difficoltà ad accogliere la mole di lavoro della nostra sede; questo ci offre la possibilità di continuare a condurre la nostra sacrosanta battaglia.

 Eboli, dove di recente è stato anche istituito il Gruppo della Guardia di Finanza, deve continuare ad avere la propria sede di Tribunale, al servizio dei nostri concittadini ma anche di tutto il vasto circondario”.

Eboli, 24 agosto 2013

14 commenti su “La Sede di Eboli del Tribunale di Salerno è salva: Almeno per 5 anni”

  1. @ riformisti
    ahi! ahi! ahi! i riformisti dopo una generosa disponibilità stanno privando me e tanti ebolitani di una, seppur minima, descrizione di cosa sia il polo agroalimentare. mi sorge un dubbio!!!… ma vuoi che non lo sappiano ?????… hanno fatto solo della ginnastica funzionale per le corde vocali e le falangi della mano destra??? e cosa ancor più grave ….. vuoi che anche la storia di coda di volpe sia falsa ??? e hanno causato solo un grave e sciocco allarmismo pur di colpire Melchionda verso il quale si sentono disarmati??? come diceva un caro e famoso estinto:” a pensar male si fa peccato a volte ci si ingarra”. IN attesa di una vs risposta vi saluto.
    Cyranò

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  2. Una notizia confortante,dopo tanto penare,i risultati si vedono,il buon lavoro sinergico di TUTTE LE FORZE POLITCHE E SOCIALI,ha dato i frutti sperati,un toccasana anche per l’esangue economia cittadina oltre che per l’immagine generale!!!!

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  3. Grande Martino.
    Grazie , grazie a nome di tutti gli ebolitani. Ti vogliamo in parlamento, magari sottosegretario.
    tua stimatissima l’avvelenata

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  4. Vedo che i tifosi per il sindaco non mancano, ha fatto il minimo che istituzionalmente gli è dovuto. Grazie alle iniziative di alcune associazioni del territorio che ha fatto capire che il problema era serio e doveva essere affrontato. Teniamo alta la guardia questi senza l’attenzione popolare non vanno da nessuna parte.

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  5. Eboli ha bisogno di mantenere le strutture che ha attualmente…e magari accaparrarsene altre…sia per garantire servizi ai cittadini sia per crescere agli occhi della provincia Salernitana…avanti così…tutti uniti.

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  6. Grazie al sen. Cardiello per il risultato conseguito. L’unico a cui ho visto fare atti concreti in Parlamento per scongiurarne la chiusura. Mi sfugge cosa abbiano fatto gli altri.

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  7. OTTIMO RISULTATO,RISCATTO DELLA POLITICA JEVULESE IN TOTO,ALTRO CHE CORBELLERIE COME L’ASSOCIAZIONE TUFARA,DOVE IN TANTI NON SO PERCHE’ SI SCAPICOLLANO AD INTERVENIRE X QUESTE INERZIE E CHE CONOSCONO IN POCHI,IL TRIBUNALE E’ LAVORO SERVIZI ED UNA ECONOMIA REDISTRIBUITA…
    VHE NON SIA SOLO UN EFFIMERO QUINQUENNIO,BRAVO SE. CARDIELLO,TI SEI GUAGNATO,ALMENO SEMEL IN ANNO LICET INSANIRE,LA PAGNOTTA!!!

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  8. Buongiorno.
    Mi permetto solo far notare che la Sezione Distaccata di Eboli è di fatto soppressa, giacchè il termine di 5 anni assegnato dal provvedimento del Ministro Cancellieri è diretto solo ed esclusivamente al fine di utilizzare i locali della nostra struttura per la trattazione ad esaurimento dei relativi procedimenti penali nonché per la trattazione degli affari di competenza della II Sezione Civile del Tribunale di Salerno, di cui Eboli è divenuta, appunto per 5 anni, la “Seconda Unità”.
    Pertanto, per essere concreti, a parte, come detto, il settore penale, le cause civili già pendenti ad Eboli saranno ancora trattate nella nostra Città solo se rientranti nella competenza per materia della II Sezione del Tribunale di Salerno, mentre le sopravvenienze, che un tempo venivano iscritte a ruolo ad Eboli e le cui udienze si tenevano ad Eboli, dovranno essere iscritte a ruolo a Salerno e saranno trattate qui solo se il giudizio è di competenza della II Sezione del Tribunale salernitano e se, in ragione del foro generale del convenuto ai sensi del Codice di Procedura civile, la causa rientrerà nella “vecchia” competenza per territorio della Sezione di Eboli.
    Da tutto questo sono escluse le esecuzioni mobiliari, che saranno iscritte a ruolo e trattate solo a Salerno (come già avviene, da qualche tempo, per le immobiliari).
    Pertanto non vedo che vittoria si possa/debba cantare sul punto, dato che, ad oggi, la storia e la qualità del Foro di Eboli e dei Magistrati che hanno prestato in questo territorio la loro opera (molti dei quali hanno raggiunto, in breve tempo, livelli di carriera rilevanti, sino alla Corte di Cassazione) è stata, e viene quotidianamente, mortificata senza colpo ferire.
    Parlare di riscatto della politica ebolitana, a tutti i livelli, mi sembra francamente esagerato, stante l’evidenza della chiusura della Sezione di Eboli.
    Il problema, forse, non è tanto il provvedimento governativo di chiusura, che riguarda tutte le Sezioni ed i Tribunali minori, ma la capacità (di cui ne abbiamo ogni giorno prova)della nostra classe politica, negli anni decorsi, di battersi seriamente per far sì che Eboli fosse sede autonoma di Tribunale, come è stato (lì, appunto, grazie ai rappresentanti eletti) qualche anno fa per Nocera Inferiore.
    Eboli ha numeri (superiori a Salerno) ed importanza per cui, se oggi avesse il Tribunale, certamente sarebbe ancora operativo, giacchè non rientrerebbe tra quelli “minori” (in confronto, semmai, Salerno…) anch’essi chiusi.
    Buona giornata.
    Francesco Ianniello

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  9. Dott. Ianniello dopo questo suo interessante chiarimento possiamo dire che il ns Sindaco si è venduta una bufala? Che non ha alcun merito e nulla, come amministrazione, ha fatto per ottenere quei 5 anni di deroga?
    Corrisponde a verità questa “cruda” analisi?

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  10. Ha perfettamente ragione il sig.Francesco Ianniello, per questo nell’articolo precedente, ho affermato di tenere alta la guardia, in quanto la vicenda è solo rimandata. Per quanto riguarda il progetto di legge depositato dal noto senatore locale, il predetto già nelle passate legislature aveva presentato analogo disegno di legge, ma come sa il parlamentare, i provvedimenti non si depositano e basta, ma vanno seguiti e discussi per far si che hanno una definitiva approvazione, altrimenti e solo propaganda.

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  11. Ringraziamo il Dr.Ianniello per la sua esaustiva spiegazione,e ci rendiamo conto che rimane aperto fino ad “esaurimento scorte”,per usare un linguaggio mercantile.
    Verrà soppressa una su due delle sedi giudiziarie italiane,una moria silenzio,che i media trascurano,e che la neo ministro sta attuando con febbrile precisione!
    La soppressione dei Tribunali Minori,viene ricondotta alla cosiddetta spending review, vale a dire un risparmio dei costi di gestione e migliore efficienza dei servizi. Purtroppo risulta che si avrà, invece, un aggravio di spesa di almeno trenta milioni di euro all’anno. E’ quanto sostiene l’Anai, Associazione Nazionale Avvocati Italiani, che ha chiesto al Parlamento di fermare subito l’azione del decreto di revisione della geografia degli uffici giudiziari, che viene ritenuta insensata e “che non risponde agli interessi dei cittadini:. L’Anai: ” Lo Stato avrà un aggravio di circa 30 milioni l’anno”
    Cmq la proroga servirà a prendere tempo,5 anni, sperando in una resipiscenza operosa della politica nazionale al riguardo,visti i numeri e le allocazioni di molte sedi distaccate.
    Non si toccano pensioni da 90.000 euro al mese per non ledere i diritti acquisiti, ma si toglie ai cittadini il diritto alla Giustizia in nome di un risparmio inesistente.

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