Aumento Tares a Eboli. L’assessore Lavorgna: Imposto dal Governo centrale.

Botta e risposta tra l’Assessore Lavorgna e il Consigliere Cardiello sulla Tares: Aumento imposto dal Governo centrale. 

L’assessore al bilancio Lavorgna replica al Consigliere Cardiello: “La percentuale cui si riferisce Cardiello è relativa all’aumento medio nazionale del costo di smaltimento dei rifiuti. L’amministrazione ha garantito delle agevolazioni per tutelate i propri concittadini”.

Adolfo Lavorgna- 1
Adolfo Lavorgna- 1

EBOLI – Dall’Ufficio stampa del Comune di Eboli apprendiamo che l’assessore al Bilancio Adolfo Lavorgna ha risposto con una nota politica, alle ultime dichiarazioni del consigliere comunale e capogruppo del Popolo delle Libertà Damiano Cardiello, in merito all’aumento dell’imposta Tares.

La percentuale corrispondete al 25% di cui parla il consigliere Cardiello si legge nella nota dell’assessore al Bilancio Adolfo Lavorgnafa riferimento all’aumento medio nazionale del costo di smaltimento dei rifiuti.

L’effettivo incremento dell’imposta Tares, nella nostra città, va dal 10 al 15%, e deriva non certo dalla  volontà dell’Amministrazione Comunale, ma dall’aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti, determinato dalle piattaforme di conferimento.

Per quanto riguarda la frazione secca, – prosegue Lavorgna – che corrisponde a quasi la metà dei rifiuti prodotti sul territorio, ad esempio, la società provinciale  Ecoambiente ha disposto un aumento , rispetto allo scorso anno, di venti euro a tonnellata il costo dello smaltimento della frazione indifferenziata dei  rifiuti solidi urbani, incidendo in maniera estremamente significativa sulla Tares.

Fra l’altro la Provincia sta ritardando la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione, previsto a Salerno, aggravando il problema dello smaltimento dei rifiuti. A questo occorre aggiungere l’aumento, anch’esso non derivante da una volontà politica locale, di 0,30 euro al metro quadrato, imposto dal governo centrale.

L’Amministrazione Comunale, – aggiunge Lavorgna – allo scopo di contenere, nei limiti di quanto consentito, la pressione fiscale sui propri concittadini, si è adoperata per garantire significative agevolazioni rivolte alle fasce più deboli della popolazione, ai disabili e agli assegnatari dell’area Pip e alle utenze commerciali.

Il Consigliere Cardiello, – conclude l’Assessore al Bilancio Adolfo Lavorgna nella sua nota – che conosce perfettamente quanto pesanti siano gli aumenti provenienti dall’alto, si informi, e dia ai propri concittadini un quadro chiaro e reale della situazione, piuttosto che fare leva sulle difficoltà delle persone, utilizzando argomentazioni imprecise e decisamente demagogiche.

Eboli,  20 settembre 2013

1 commento su “Aumento Tares a Eboli. L’assessore Lavorgna: Imposto dal Governo centrale.”

  1. Negli ultimi anni,in specie coi governi di cd,si è avuto un decurtamento dei fondi statali verso gli enti comunali,con buona pace del principio di sussidiarietà,regolato dall’articolo 118 della Costituzione,(un’organizzazione o un’istituzione di ordine superiore a un’altra, non debba interferire nell’attività di una inferiore, limitandola nelle sue competenze, ma deve sostenerla, e aiutarla a coordinare la sua azione con quella delle altre componenti sociali, per il bene comune)e il paradosso risiede che con meno stanziamenti le nuove competenze degli enti minori sarebbero impossibili da attuare,una “boutade” politica in piena regola.
    A causa della Tares gli italiani dovranno pagare 80 euro in più di tasse,e non sappiamo ancora come si svilupperà la Service Tax dal prossimo anno.
    A livello nazionale si son segnalati ritardi nella ricezione dei bollettini,sui quali ritardi dovrebbero esserci more,e questo non piace a famiglie e imprese come di logica.
    Molti Comuni scelgono la linea “morbida”, altri hanno fissato per chi versa l’acconto in ritardo il tasso del 2,5 per cento.
    Adesso però bisogna andare avanti con nuove modalità di raccolta, selezione e costruzione di impianti (industriali di selezione e rigenerazione) per recuperare il tempo perduto, riducendo la quantità di rifiuti alle cifre indicate dalle leggi UE. Solo con un sistema che consente a famiglie e imprese di risparmiare si possono premiare gli atteggiamenti civici. Il successo di tutto questo operare,dipenderà dalla capacità di chi gestisce la raccolta dei rifiuti e li trasforma in nuove merci riciclate dal rispetto delle leggi.

    Rispondi

Lascia un commento