Convegno a Eboli, “Da Nobile a Sansone: dal più leggero al più pesante dell’aria”

Giovedì 21 gennaio 2016, ore 18,00, Sala conferenze MOA, Eboli, giornata dedicata al volo attraverso la figura del generale Umberto Nobile.

Un’occasione per ricordare la figura di Umberto Nobile, esploratore polare, e di un altro figlio della nostra terra: il sergente persanese Mario Sansone, il quale nel ’28 entrò a far parte della “Pattuglia Folle” detta anche degli “Otto volanti”.

Convegno-Da Nobile a Sansone
Convegno-Da Nobile a Sansone

di Armando Voza
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Giovedì 21 gennaio 2016, alle ore 18,00, presso la sala conferenze del MOA – Museum of Operation Avalanche presso il complesso di Sant’Antonio, Weboli, con il patrocinio del Comune di Eboli ed in collaborazione con il Centro Culturale Studi Storici e l’associazione Persano nel cuore, presenta il convegno “Da Nobile a Sansone: dal più leggero al più pesante dell’aria“, una giornata dedicata al volo attraverso la figura del generale Umberto Nobile e del pilota persanese Mario Sansone.

Chi ha seguito negli anni il lavoro del Centro Culturale Studi Storici di Eboli, del quale lo scrivente fa parte, ed il lavoro fatto con la preziosissima collaborazione della dott.ssa Flavia Falcone, si sarà reso conto di quanto lavoro sia stato fatto negli anni per riportare nella nostra città il ricordo del grande personaggio che è stato Nobile.

Perché Umberto Nobile è legato alla nostra città? Perché, pur essendo nato a Lauro (SA), era figlio di ebolitani (Vincenzo Nobile e Maria La Torraca) – il fratello di Donato era nato anch’egli ad Eboli in via Cavone.

Perché è importante ricordare la figura del generale? Perché Nobile entra di diritto tra gli italiani che hanno dato lustro alla nostra nazione e non solo; ha dato un contributo determinante alla ricerca scientifica  effettuata, per la prima volta, nell’ultima area del pianeta rimasta inespugnata: il Polo Nord. E’ stato il Cristoforo Colombo del XX secolo, come lo definì papa Pio XI.

Domenica del corriere
Domenica del corriere

Conobbe Guglielmo Marconi, quando entrò a far parte dell’Accademia Pontificia delle Scienze e, grazie al suo consiglio, portò a bordo dell’Italia la radio Ondina 33 ad onde corte che si rivelò determinante per la loro salvezza.

Notevoli contributi di innovazione li diede nel settore delle costruzioni aeronautiche (realizzò per la Caproni il primo aereo tutto in metallo) in un periodo di grande sviluppo in questo settore. Il ricordo che lasciò alla facoltà di Ingegneria di Napoli – Dipartimento Aeronautica – dove insegnava, per la sua grande umanità, accompagnata ad un profondo rigore professionale, è ancora viva tra le persone che ebbero la fortuna di conoscerlo.

La figura eclettica di quest’uomo possiamo legarla anche alla storia politica del nostro Paese avendo fatto parte della Costituente (su invito di Togliatti) ed aver contribuito alla stesura della Magna Carta: la Costituzione.

Senza ombra di smentita possiamo dire che Nobile sarebbe potuto nascere tranquillamente al tempo di Leonardo da Vinci, del quale ben sappiamo l’attenzione dedicata proprio al volo, e dialogare con lui “alla pari”.

Eboli lo accolse il 15 agosto del 1926 quando, all’indomani della prima spedizione polare col dirigibile Norge, venne in visita nella nostra città, dove aveva lasciato tutti i suoi affetti, qui ottenne la cittadinanza onoraria ed inaugurò il viale, nella zona nuova della città, ancora a lui dedicato.

Gli otto volanti
Gli otto volanti

Nonostante  di Nobile dovremmo ricordare quel che di buono è riuscito a fare nell’arco della sua lunga vita (è morto a Roma il 30 luglio 1978 all’età di 92 anni), i pensieri più ricorrenti ci portano alla disgraziata vicenda della “tenda rossa” ossia quando nel maggio del 1928, alla guida del dirigibile Italia, a causa delle avverse condizioni meteo, si schiantò sul pack o, ancor di più, alla sciagurata decisione di salire per primo sull’aereo dello svedese Lundborg che era giunto in soccorso dei superstiti.

A nulla valsero le fondate giustificazioni addotte per quella scelta (esiste una lista inviata a Roma da Nobile doveva disporre la sua partenza tra gli ultimi) perché il regime fascista e in primis il Ministro dell’Aeronautica Italo Balbo, che aveva voluto per lui una Commissione d’inchiesta ad hoc, gettarono una montagna di fango sulla sua figura mettendo in dubbio le sue capacità di pilota, di comandante e di tecnico, stigmatizzando ancor più l’indegna condotta tenuta come militare nei confronti dei suoi compagni lasciati sul pack. In realtà l’aver salvato Nobile per primo – ripetiamo, suo malgrado – si rivelò la scelta giusta perché fu solo grazie a lui se il rompighiacci russo Krassin, il cui comandante conosceva benissimo, continuò le ricerche e riuscì a mettere in salvo il resto dei compagni: ma questo per i suoi nemici non contò nulla. Nel disastro vi furono diversi morti tra i componenti dell’equipaggio (7) ma anche l’inabissamento nel mare di Barents dell’esploratore norvegese Roald Amundsen, che era andato con i suoi compagni in soccorso dei dispersi, non contribuì a facilitare la vita del generale.

Mario Sansone
Mario Sansone

Se il regime si rivelò estremamente ostile nei suoi confronti, gli italiani, al contrario, si dimostrarono più indulgenti e, una volta tornato in Italia, ogni occasione pubblica si trasformò in un vero tripudio di folla.

Umberto Nobile, nauseato dalla macchina demolitrice che era stata messa in piedi contro di lui, trascorse molti anni fuori dai confini nazionali, collaborando alla costruzione di dirigibili con russi, statunitensi, e prima ancora con giapponesi e spagnoli, e solo dopo la caduta del fascismo rientrò in Italia. Venne riabilitato solo nel 1946, dopo 18 anni dai fatti a contestati. Entrò in politica ma ne uscì poco dopo perché capì quanto lontano fosse quel mondo dalla sua visione della vita (e come dargli torto).

Ricordarlo il prossimo 21 gennaio, a 131 anni dalla sua nascita, significa non voler dimenticare tutto questo. A Lauro, suo paese di nascita, verrà organizzata un’analoga manifestazione ed Eboli, con la quale si è gemellata, non vuole essere da meno.

L’occasione sarà quella certamente di ricordare la figura dell’esploratore polare ma, questa volta, sarà anche l’occasione per parlare di un altro figlio della nostra terra: il sergente Mario Sansone nativo della vicina Persano il quale nel 1928 entrò a far parte  della “Pattuglia Folle” detta anche degli “Otto volanti“, di stanza a Campoformio (UD), il nucleo di quelle che diverranno in seguito le famose Frecce Tricolore. Nel 1932 morì in un incidente di volo ed i funerali vennero celebrati proprio ad Eboli.

Targa a Nobile
Targa a Nobile

Dopo i saluti istituzionali (sindaco di Eboli Massimo Cariello, assessore e presidente di “Persano nel Cuore“) e qualche altra breve introduzione, la brava moderatrice e giornalista Laura Naimoli (autrice di un bel racconto per bambini proprio su Nobile),  lascerà la parola al generale di Brigata Aerea della riserva Marzio Cuoco il quale, parlando dei due personaggi, ci illustrerà come si siano evolute le macchine volanti: dai dirigibili (i più leggeri dell’aria) agli aerei (i più pesanti dell’aria).

La serata si concluderà piacevolmente con la lettura di alcuni passi del testo teatrale dedicato alla figura di Nobile, scritta dalla prof.ssa Alessandra Gallotta e letta da alcuni componenti dell’Associazione Educarteatrando (Adriana Marino, Filomena De Gennaro e Massimo Raele).

Le musiche originali “Flight. I Fly” di Luigi Nobile faranno da sottofondo all’evento.

Qualche anno fa, sempre su nostra sollecitazione, l’aula magna dell’IIS “E. Mattei” di Eboli venne dedicata al Nostro esploratore, ospitando l’Istituto un indirizzo aeronautico (con interessanti laboratori e la presenza di un vero simulatore di volo). Quale migliore occasione, quindi, organizzare i prossimi eventi proprio in questo luogo? Sul territorio possiamo contare sulla presenza di imprenditori del settore della componentistica aeronautica, abbiamo a pochi chilometri un aeroporto che presto  “decollerà” definitivamente (almeno così ci fa sapere il Governatore De Luca), a pochi chilometri abbiamo l’Alenia:  tutte occasioni importanti perché possa legarsi il mondo della scuola a quella del lavoro. Sarebbe un vero peccato, in futuro, non sfruttare questa occasione e permettere ai giovani studenti di aprirsi all’esterno conoscendo le realtà lavorative a loro prossime … anche conoscendo da dove viene questo mondo.  Se ciò avverrà, spero in un futuro prossimo, potremmo dire che è stato anche un po’ merito nostro visto che da circa 12 anni portiamo avanti questa piccola battaglia di riconoscimento ad un nostro conterraneo così illustre. Attendiamo trepidanti un segnale.

Umberto-Nobile
Umberto-Nobile

Il lavoro da fare è tanto e molto impegnativo ma le difficoltà saranno per noi non una zavorra ma uno stimolo per fare sempre di più e meglio. Ci siamo propositi, nei limiti delle nostre capacità, di riportare Eboli al centro dell’interesse culturale nel tentativo di dare un contributo che, accompagnato ad iniziative in altri settori, potrebbe garantire l’uscita definitiva dalla stagnazione economica. Se solo le Istituzioni del territorio e qualche illuminato mecenate, sapranno stare vicino a chi è mosso da tali sinceri propositi si potrà garantire l’organizzazione di eventi con standard elevati, com’è nelle intenzioni di molte associazioni presenti sul territorio.

Noi ci crediamo e spero ci credano anche gli ebolitani, soprattutto quell’ “intellighenzia alla vaccinara” di cui questo paese è ricco, sempre pronta a fare le pulci a tutti e tutto, rimanendo comodamente in pigiama.

L’invito è per tutte le persone curiose e desiderose di arricchire le proprie conoscenza ma soprattutto per quegli studenti che avrebbero così l’occasione di poter assistere ad un evento di grande livello che saprà arricchire il loro bagaglio, utili al loro futuro di tecnici.

Chi sarà presente la sera del 21 al MOA non resterà deluso e sicuramente tornerà a casa un po’ più ricco».

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PROGRAMMA

ore 18.00 Saluti:
– Giuseppe Fresolone, direttore del MOA
– Massimo Cariello, sindaco di Eboli

Introduce:
Vito Leso, presidente di Weboli

Interverranno:
– Armando Voza, biografo di Umberto Nobile
– Antonino Gallotta, presidente associazione Persano nel cuore
– Marzio Cuoco, generale di Brigata Aerea della riserva

Modera:
Laura Naimoli, giornalista
Colonna sonora “Flight, I fly”: musiche originali di Luigi Nobile

Intermezzi teatrali a cura della Compagnia teatrale EducARTEatrando con Adriana Marino, Antonella Ceriello, Filomena De Gennaro e Massimo Raele. Testo di Alessandra Gallotta.

Eboli, 17 gennaio 2016

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