Impugnato l’atto aziendale della ASL Salerno

Il Comitato per la salute pubblica, la Fisi e le associazioni ebolitane hanno impugnato presso al TAR, l’Atto Aziendale ASL Salerno.

In 25 gennaio 2017, il TAR della Regione Campania, discuterà nel merito se tutti questi atti, che si riferiscono al territorio della intera Valle del Sele e del Calore, dovranno essere ritirati dal Commissario ad Acta e riformulati in ottemperanza al Decreto Ministeriale n 70 /2015.

Adelizzi-Frangione-Scotillo-Fornataro-Nicotera-Altieri-
Adelizzi-Frangione-Scotillo-Fornataro-Nicotera-Altieri-

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Il Comitato per la salute pubblica del Cittadino della valle del Sele e del Calore e le associazioni locali ebolitane facenti parte dello stesso per il mezzo: della Presidente Rosa Adelizzi; del legale responsabile Rolando Scotillo della FISI; Cosimo Pagano, Vito Mirra e Carmine Rufo, in rappresentanza dell’utenza e dei dipendenti degli Ospedali di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide ed Oliveto Citra; hanno impugnato l’Atto Aziendale dell’ASL Salerno.

antonio-giordano-5
antonio-giordano-5

Adelizzi, Scotillo, Pagano, Mirra e Rufo hanno reso noto a mezzo nota stampa, che dopo aver impugnato il Decreto n. 33 (Piano Ospedaliero della Regione Campania), del Commissario ad Acta della Regione Campania, in data 27 ottobre 2016 hanno impugnato, attraverso il proprio legale di fiducia, anche: il Decreto n 67 del Commissario ad acta della Regione Campania; il Decreto  n 99, del Commissario ad acta della Regione Campania; la Delibera n 90 e 96 del Direttore Generale Antonio Giordano della ASL di SALERNO (Atto Aziendale  della Azienda Sanitaria di Salerno in applicazione del Decreto del Commissario ad Acta della Regione Campania Joseph Polimeni); atti tutti questi inficiati in via derivata dai motivi che sorreggono il ricorso principale contro il Piano Ospedaliero regionale, per estrema cautela.

joseph-polimeni-1
joseph-polimeni-1

In data 25 gennaio 2017, quindi, si discuterà nel merito presso il TAR della Regione Campania se tutti questi atti, per ciò che attiene al territorio della intera Valle del Sele e del Calore, dovranno essere ritirati dal Commissario ad Acta e riformulati in maggiore ottemperanza alle previsioni del Decreto Ministeriale n 70 /2015. Per intanto si comunica, altresì, che si programmerà in pari data una manifestazione di protesta a Napoli contro il Piano Ospedaliero Campano e contro l’Atto Aziendale della ASL di Salerno che penalizzano pesantemente il territorio della Valle del Sele e del Calore.

Salerno, 30 ottobre 2016

13 commenti su “Impugnato l’atto aziendale della ASL Salerno”

  1. bravi a cosa? Vedo solo mettersi in mostra fatti concreti nulla di nulla. Ma fatemi il piacere….l ospedale sta morendo e voi ancora fate gli attori.

    Rispondi
  2. Queste persone non le ho mai viste in ospedale a visionare i veri problemi, es: liste d’attesa, oppure disfunzioni varie ecc..ecc. Bello fare solo populismo.

    Rispondi
  3. Scodella…te la suoni e te la canti…
    Il popolo vi sarà grato se anziché mettere in scena pagliacciate andate a fare onestamente il vostro lavoro in ospedale.. (chi ne ha)….
    Illudere dei giovani e strumentalizzare il loro impegno col solo fine di raccogliere un po di notorietà non  paga!  Sindacalisti e voci sindacali  inesistenti (non a caso ) apparentemente in prima linea a combattere per conquistare un po di visibilità (anche se parliamo di scodelle già note agli addetti ai lavori) pronti ad allearsi con chiunque o ad abbracciare qualunque posizione furché ci sia qualche piccolo tornaconto, non hanno diritto di parlare di sanità pubblica o di diritto alla salute!!
    Meno permessi e clientelismi e più lavoro onesto!

    Rispondi
  4. Roly “scodella” è bellissimo…aggiungerei vacante…
    cmq Antonio hai centrato perfettamente il soggetto e i principi che danno impulso a cotanto “impegno sociale”!!!

    Rispondi
  5. Verissimo Antonio, un piccolo ma piccolo applauso per queste associazioni nate in breve tempo, mentre il problema persiste da molti anni, la ” colpa ” è soparattutto della politica ebolitana tutta, andate a farvi in giro tutti, ogni tanto in ospedale e vedere le cose vere quali siano. Strano che il sindacalista, forse ci lavori pure, e l’unica cosa per lui cos è? l’atto aziendale…poveri noi!!

    Rispondi
  6. Cari Amici, questa volta state esagerando! Scotillo aveva già anticipato l’iniziativa giudiziaria, oggi ha solo comunicato l’udienza. Hanno impugnato l’atto aziendale? Bene. Aspettiamo l’esito senza strillare all’untore.
    Piuttosto, caro Scotillo, dopo una misera pseudo censura su un trafiletto di un giornale, come mai non Ti sei espresso con la Tua solita veemenza senza sconti contro i Tuoi colleghi sindacalisti (che pur conosci bene) per la parentopoli denunziata da Rosaria Sica sul Mattino? O forse non è vero quello che ha scritto? Che erano tutti impegnati a raccomandare mogli, figli e figliastri per farli assumere nel personale della ditta che ha in appalto le pulizie nel nostro Ospedale? Come mai non hai gridato: Alla Procura! Alla Procura! come fai sempre? Non è anche questa malasanità?

    Rispondi
  7. mi sono informato , e risulta che UNA SOLA parente( moglie di un sindacalista) è stata messa a lavorare.
    Quindi scots fai sempre e solo chiacchere.

    Rispondi
  8. E’piu che evidente che la “scodella” urla solo per avere consenso…anche se dubito che possa averne oltre quello della moglie…
    Rimane il fatto che il soggetto difende solo se stesso e i suki interessi e non i “quattro” lavoratori che dovrebbe rappresentare indegnamente!
    Gente così scredita un’intera categoria!!

    Rispondi
  9. la “scodella” non urla perché se si andasse ad approfondire l’argomento e indietro di qualche anno, a proposto di scodelle… potrebbero “eventualmente” venir fuori tante “caccavelle tra le scodelle”… sarebbe la volta buona per ridimensionare un mestierante urlatore!!!

    Rispondi

Lascia un commento