Attività Serricole nella Piana. Dal Ministro: Alta Vigilanza e indagini in corso

Il Sen. Cardiello commenta la risposta del Ministro dell’Agricoltura Martina rispetto all’Attività serricola nella Piana del Sele.

Il Ministro Martina conferma: “Indagini in corso e vigilanza alta“. Il Sen. Cardiello (FI): “Le attività serricole vanno continuamente monitorate per far si che problemi quali il rischio idraulico e i notevoli impatti ambientali vengano mitigati”.

Cardiello-Franco-Maurizio Martina
Cardiello-Franco-Maurizio Martina

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Rispetto alle Attività serricole nella Piana del Sele, il Ministro dell’agricoltura Maurizio Martina conferma: “Indagini in corso e vigilanza alta“; e il Senatore Franco Cardiello di Forza Italia commenta la risposta che gli è giunta poche ore fa sulla questione delle Serre nella Piana del Sele, rispetto ad una sua interrogazione parlamentare.

“Le attività serricole vanno continuamente monitorate per far si che problemi quali il rischio idraulico e i notevoli impatti ambientali vengano mitigati. – si legge nella nota del Sen. di FI Franco CardielloI dati di analisi sono fermi al 2013 ma l’Ente regionale adesso non ha più “scuse” e dovrà necessariamente procedere ad un celere aggiornamento.

Nella Piana del Sele – prosegue il Senatore forzista – mi attendo un lavoro ancora più intenso da parte dell’Ispettorato del lavoro, visto che i controlli appaiono pochi rispetto le plurime attività agricole nate negli ultimi decenni. – che aggiunge – La piaga del capolarato e del lavoro sommerso va combattuta con maggiore costanza.

maurizio-martina
maurizio-martina

Per quanto concerne il mega impianto serricolo – prosegue la nota di Cardiello – che doveva sorgere ad Eboli (SA) su un’area di oltre 250.000 mq, mi conforta l’azione posta in essere dalla Magistratura della Procura della Repubblica di Salerno per accertare se vi siano violazioni o fatti penalmente rilevanti.

L’ho detto in più di un’occasione: – chiarisce Cardiello – le porte agli imprenditori del settore sono aperte ma con il rispetto delle normative di settore e con il giusto compenso economico per la Città ospitante. – ammonisce – Non permetteremo di giungere dal bergamasco o da altre aree del Nord Italia senza adeguate garanzie rispetto la tutela della salute pubblica, la mitigazione dei rischi derivanti da impatto ambientale ed un equo ristoro economico per gli Enti. – e conclude – Presenterò un disegno di legge per dotare gli Enti di ulteriori strumenti tesi ad evitare che una segnalazione certificata di inizio attività possano sorgere distese di impianti serricoli, senza dovuti controlli.

Si allega interrogazione e risposta Ministero.

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OGGETTO: Interrogazione n. 3-03268 del Sen. CARDIELLO.

Franco Cardiello
Franco Cardiello

Signor Presidente, onorevoli Senatori,

rilevo in primo luogo che le questioni rappresentate dall’interrogante afferiscono a materie di competenza di altre Amministrazioni, da cui abbiamo acquisito le necessarie informazioni.

In merito al procedimento penale per la realizzazione di impianto serricolo nel Comune di Eboli, la Prefettura di Salerno riferisce che sono in corso le indagini preliminari.

In ogni caso, il Comune di Eboli ha assicurato che tutti gli interventi serricoli presentati sono autorizzati, nelle more dell’invio alla competente Provincia del Piano urbanistico comunale, se rispettano il limite massimo copribile del 75% e ad ogni modo per tali interventi è sufficiente la segnalazione Certificata di Inizio Attività.

Ciò posto, rilevo che l’impiego dei pesticidi nelle serre è autorizzato dal Ministero della salute sulla base dei criteri stabiliti a livello europeo, dopo un’approfondita valutazione dei rischi tossicologici e ambientali associati all’uso di ciascun prodotto fitosanitario.

Ricordo poi che, in linea con gli orientamenti europei, anche il nostro Paese si è dotato di un Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, da realizzare attraverso una serie di specifici interventi. Tra gli indicatori per valutare il Piano, è compresa la concentrazione di specifiche sostanze attive nelle acque, sulla base dei monitoraggi forniti dalle Regioni ed elaborati annualmente dall’ISPRA. In Campania, dagli ultimi dati acquisiti (2013), risulta che i prodotti fitosanitari non hanno superato i limiti previsti e ciò anche nella Piana del Sele, cui l’interrogante fa riferimento.

Riguardo alle verifiche espletate in materia di lavoro agricolo, ricordo la particolare attenzione dedicata dal Governo al contrasto al lavoro sommerso e ad ogni forma di sfruttamento sul lavoro che ha condotto alla recente approvazione della legge contro il caporalato, che mette in campo uno sforzo organico e coordinato tra diverse istituzioni e le forze dell’ordine.

Rilevo altresì che, nel corso del 2016 l’Ispettorato del lavoro ha eseguito nel contesto agricolo dell’intera Provincia di Salerno 173 ispezioni, riscontrando irregolarità prevalentemente per lavoro nero, con la conseguente adozione di misure sanzionatorie la cui applicazione ha consentito di introitare oltre 100.000,00 euro.

Per quanto attiene, infine, i controlli sulle aziende investitrici provenienti dalla Provincia di Bergamo, ricordo che le Prefetture svolgono ogni tipo di controllo per la verifica di eventuali impedimenti o ostacoli ai sensi della legge antimafia. Le generiche affermazioni riscontrate nell’interrogazione in questione non permettono di fornire, allo stato attuale, ulteriori informazioni circa eventuali criticità rilevate a carico delle aziende medesime.

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03268

Atto n. 3-03268 (in Commissione)

Pubblicato il 2 novembre 2016, nella seduta n. 713

CARDIELLO – Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, del lavoro e delle politiche sociali, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell’interno. –

Premesso che:

nella piana del Sele, nel corso degli ultimi 10 anni, si è intensificata in maniera esponenziale la creazione di impianti serricoli volti a produrre i prodotti di IV e V gamma;

a seguito di tale sviluppo serricolo, i frutteti e le coltivazioni a campo sono in via di estinzione;

contestualmente alla creazione di tali impianti, sono aumentati i casi di neoplasie nei braccianti agricoli impiegati in tali lavori. Il nesso causale andrebbe rinvenuto nel massiccio uso di pesticidi e altri prodotti chimici, che vengono utilizzati per la coltivazione;

nella zona vi è stata una devastazione paesaggistica e ambientale dovuta all’alterazione dell’assetto idrogeologico, che comporta, durante il periodo delle piogge, frequenti allagamenti delle strade, dei canali consortili e di tutte le vie di scolo, che non riescono ad assorbire l’ingente flusso idrico;

ritenuto che, per quanto risulta all’interrogante:

il piano territoriale di coordinamento della Provincia di Salerno ed il piano regolatore generale del Comune di Eboli (Salerno) prevedono stringenti norme e limiti per l’installazione degli impianti serricoli che, tuttavia, non vengono rispettati, né sono soggetti a ferrei controlli. Infatti, il limite previsto di copertura dei terreni agricoli, pari al 75 per cento dell’intero territorio ebolitano, sarebbe stato abbondantemente superato;

la procura della Repubblica di Salerno ha disposto accertamenti presso il comune di Eboli, in località Petruccia, per la verifica di lavori inerenti alla realizzazione di un mega impianto serricolo esteso su un’area di 250.000 metri quadrati;

il consorzio di bonifica Destra in Sele ha emesso diniego alla richiesta di autorizzazione per la realizzazione dell’impianto, poiché avrebbe ulteriormente stravolto l’assetto idraulico della zona,

si chiede di sapere:

se ai Ministri in indirizzo risulti che nei comuni della piana del Sele, in particolare ad Eboli, sia stato rispettato il limite del 75 per cento così come previsto dal piano regolatore generale e dal PTCP (piano territoriale di coordinamento della Provincia);

se presso le aziende investitrici, provenienti per la maggior parte dalla provincia di Bergamo, vengano effettuati da parte delle autorità competenti controlli in materia di antimafia e riciclaggio, vista l’ingente mole di denaro che viene investito in operazioni simili;

quali e quante verifiche siano state poste in essere dall’Ispettorato del lavoro, per accertare la regolarità contrattuale e contributiva degli operatori stagionali e non assunti per lo svolgimento dei lavori agricoli;

se l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania sia in possesso di dati ambientali concernenti il monitoraggio dell’inquinamento causato dall’uso massiccio di pesticidi e altri prodotti similari, che vengono usati negli impianti serricoli.

Sen. Franco Cardiello

Roma, 17 marzo 2017

3 commenti su “Attività Serricole nella Piana. Dal Ministro: Alta Vigilanza e indagini in corso”

  1. io sono allibito e sconcertato . ma è mai possibile che un senatore della repubblica vada contro i suoi cittadini e contro chi l’ha eletto? in verità mi fa piacere questo intervento perchè tanti contadini votano fascista e l’hanno preso dentroerculo !!!!! e godono pure. questo è il vostfro cardiello!! godetevelo!!!

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  2. vediamo se è altrettanto bravo e fare una interrogazione sulla lottizzazione del prato e le centinaia di depositi agricoli con idromassaggio e trasformati in villette!!

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  3. COME SI VEDE QUANDO UN POLITICO è AVULSO DAL PROPRIO TERRITORIO E NON CONOSCE LA REALTà IN CUI VIVE !! VEDETE GENTE IL SENATORE CARDIELLO HA DEFINITO UN MEGA IMPIANTO LA COPERTURA DI 25 HA DI SERRE, POI PERò QUANDO VIENE MAGNIFICATO UN IMPRENDITORE DEL NORD A CUI VENGONO DATE LE CHIAVI DELLA CITTà E CHE DI ETTARI NE HA BEN 70 IN UN UNICO POSTO , NON DICE NULLA E NON FA NIENTE. CARDIè SCETATI!!!!

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