Battipaglia: Le Scuole cadono e si pensa alle lavagne

La sindaca Francese risponde alle accuse del Preside della “Fiorentino” Palo. È finita la luna di miele e l’era dei selfie.

Il preside sulla stampa accusa. Una Scuola da terzo mondo. La Sindaca Francese ribatte: «stiamo operando nell’interesse degli studenti, ..per risolvere radicalmente i problemi di idoneità sismica dei due plessi attraverso la loro demolizione e ricostruzione. Questa polemica, si offre a facili strumentalizzazioni. È stato effettuato anche un sopralluogo e nessun piano è al buio». 

scuola-media-fiorentino-battipaglia
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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – La sindaca di Battipaglia Cecilia Francese risponde alle accuse lanciate via stampa dal preside della Scuola “Fiorentino” Dario Palo. È finita la luna di miele e l’era dei selfie. Sono lontani i tempi che certificavano ottimi rapporti e nuove strade sinergiche tra le Istituzioni locali e le Scuole. La materia del contendere: Le LIM, Lavagne Interattive Multimediali, il loro mancato montaggio e problemi legati alla mancanza di energia elettrica. E se l’accusa dopo la chiusura della “Fiorentino” sostiene che la Scuola e Battipaglia sia simile al “Terzo Mondo“, la difesa ricorda che si stanno eseguendo dei lavori e che questi, di per se, stanno procurando qualche disagio.

E così se il preside Palo accusa: Una Scuola da terzo mondo. La Sindaca Francese ribatte: «stiamo operando nell’interesse degli studenti, ..per risolvere radicalmente i problemi di idoneità sismica dei due plessi attraverso la loro demolizione e ricostruzione. Questa polemica, si offre a facili strumentalizzazioni. È stato effettuato anche un sopralluogo e nessun piano è al buio».

Dario Palo-Cecilia Francese
Dario Palo-Cecilia Francese

Il problema vero e che sfugge ad entrambi è che quelle scuole, se è vero, sono state dichiarate non idonee dal punto di vista strutturale e devono essere demolite e ricostruite, li o altrove non lo sappiamo, mentre i bambini stavano in quelle aule e solo Dio sa che rischio hanno corso in questi anni. E pare mai possibile che il problema ora sembra essere le lavagne LIM, la loro non completa consegna e montaggio, condizione questa che farebbe precipitare la Scuola in pieno Terzo Mondo?

In quel terzo mondo i bambini non ce l’hanno nemmeno una Scuola e le lezioni si tengono sotto l’albero più grande del villaggio. Le lavagne poi, non ne parliamo proprio, anche se ci sono un fottio di miniere di ardesia. La corrente elettrica? In quel “Terzo Mondo” te la da solo il Padreterno quando nelle stagione delle piogge i fulmini saettano nel cielo sperando non si dirigano sotto quell’albero improvvisato a spazio scolastico e a Scuola.

Cecilia Francese sindaca
Cecilia Francese sindaca

È una emergenza quella nella quale si è venuto a trovare il Comune di Battipaglia e che sta procurando tutti questi disagi agli alunni, alle loro famiglie, al personale docente? Certo che lo è. E non si deve risentire nessuno se prendiamo atto che questa emergenza ormai è una condizione ordinaria. Sono passati solo 38 anni dal terribile terremoto dell’80. Il 23 novembre prossimo è vicino e si scommette che sarà ricordato in più luoghi della Campania da qualche buontempone in qualche inutile convegno. Ma in questi 38 anni quale è stato l’approccio delle varie Istituzioni rispetto al mantenimento delle strutture pubbliche e privata, scuole in primis? Una lunga preghiera dall’80 ad oggi affidata alla Madonna di Pompei perché mantenesse in piedi il nostro patrimonio urbanistico pubblico e Privato: La Scuola De Amicis ne è stato un fulgido esempio; Anche quella era stata certificata da abbattere e da ricostruire con “tanto di Progetto” eppure sta lì, ora incubatoio di tante attività culturali. E mo che facciamo ci ripetiamo?

«Desta sinceramente meraviglia e perplessità la nota del dirigente scolastico Dario Palo, apparsa stamattina sulla stampa locale. – si legge in una nota politica della Sindaca di Battipaglia Cecilia FranceseDa quando il Comune di Battipaglia ha ottenuto i fondi regionali per intervenire sulle scuole di via De Gasperi e di via Pascoli, per risolvere radicalmente i problemi di idoneità sismica dei due plessi attraverso la demolizione e ricostruzione degli stessi, abbiamo operato in stretto contatto con i dirigenti scolastici, e quotidianamente riceviamo i genitori al fine di comunicare i progressi del procedimento e raccogliere indicazioni e suggerimenti per superare le difficoltà, notevoli, che un intervento di tale vastità inevitabilmente comporta. Dirigenti e genitori che voglio qui ringraziare nuovamente per la pazienza a fronte di qualche disagio, – prosegue la Prima cittadina di Battipaglia – ma soprattutto per la comprensione di un fatto: noi stiamo operando nell’interesse degli studenti.

Dario Palo
Dario Palo

E quotidianamente – Aggiunge la Sindaca – proprio il preside Palo è a conoscenza dei progressi fatti e delle cose in cantiere, in continua sinergia con i dirigenti del Comune e con gli assessori Cerullo e Caracciuolo, che si sono mostrati sempre disponibili a risolvere ogni problema. Non capiamo, pertanto, questa polemica, che per altro si offre a facili strumentalizzazioni, al di là della volontà del dirigente scolastico.

Sapevamo che qualche problema e qualche difficoltà l’avremmo trovata, – prosegue ancora la Francese – proprio per questo, come detto, la scelta della massima condivisione, proprio con l’obiettivo di affrontare e risolvere insieme i problemi. Solo otto lavagne interattive multimediali non sono state montate per motivi infrastrutturali, per la presenza di pareti in cartongesso, tuttavia questa amministrazione grazie all’intervento della funzionaria Carmela Buonomo, ha immediatamente ordinato delle staffe in grado di reggere il peso delle lim di circa 50 kg, garantendo la massima sicurezza per gli alunni.

Circa venticinque lim, invece, – precisa la Francese – sono già regolarmente installate nelle rispettive aule. Le staffe predisposte a reggere il peso delle lavagne sono state ordinate e arriveranno venerdì. Anche di questo è stato prontamente avvertito il preside Palo, in modo che lo stesso potesse tranquillizzare sia le mamme che il corpo docenti. Stamattina, come ogni mattina, è stato effettuato un sopralluogo e nessun piano è al buio. Non capiamo se sia stato un episodio sporadico, quello raccontato nella nota del Preside, vorremmo ricordare che comunque si stanno effettuando dei lavori.

Scolaresca sotto albero-Africa
Scolaresca sotto albero-Africa

Anche il problema delle utenze – precisa ancora e conclude la Sindaca di Battipaglia Cecilia Franceseha la massima attenzione da parte dell’amministrazione, così come del dirigente Carmine Salerno, ed è stato già montato il palo della Telecom. Direi di continuare a lavorare in un clima di piena collaborazione e non dando un’immagine sbagliata alla città a colpi di comunicati stampa, tutti stiamo lavorando per rendere questo percorso sereno e soprattutto per poter permettere ad una città come Battipaglia di avere scuole sicure, per le generazioni odierne e future, questo significa per questa amministrazione avere a cuore sia l’istruzione sia la sicurezza degli studenti».

In tutta questa storia forse sarebbe meglio parlare meno e lavorare di più, ma anche sorvegliare che gli “accomodamenti” di cui ai lavori programmati, affinché si garantisca il prosieguo delle lezioni nel migliore dei modi e senza intoppi. E se è comprensibile che il Dirigente Palo voglia il meglio o il meglio possibile per i suoi alunni è legittimo, così come è legittimo che gli alunni non partecipino alle lezioni sotto un albero è altrettanto comprensibile che la Sindaca Francese, oltre all’indirizzo politico che le compete, debba anche fare da direttore dei lavori, e magari dirigere l’operaio che deve mettere le staffe, quello lo facciano i tecnici comunali e lo facciano bene.

Battipaglia, 25 ottobre 2018

4 commenti su “Battipaglia: Le Scuole cadono e si pensa alle lavagne”

  1. Io non ho mai usato l’espressione “scuola da terzo mondo”, ci mancherebbe altro, anche per rispetto alle popolazioni di quei luoghi che conosco molto bene essendo stato il promotore della costruzione di un pozzo d’acqua nello Stato del Bénin l’anno scorso; lì altro che scuole manca l’acqua per la vita.
    Non è mio costume fare polemiche sui giornali, infatti, non ho fatto nessun comunicato stampa bensì, semplicemente una p.e.c. alla Sindaca rispetto al grave ritardo dei lavori programmati che generano problemi tutti i giorni. E’ riduttivo parlare del montaggio delle sole LIM alla scuola secondaria di 1°grado (che potevano essere sostituite con lavagne d’ardesia nel frattempo e non sono state fornite), le staffe per altre LIM servono poi in un altro plesso (“Opera Bertoni”). I problemi più importanti sono altri ed inerenti alla sicurezza degli alunni e del personale, problemi che la sindaca conosce bene. Tra l’altro, a proposito del palo installato ieri…non è normale che ci vogliono due mesi per attivare una linea telefonica ad una scuola….Altro che polemica sterile, è un invito invece a muoversi e a coordinare meglio le forze del Comune in campo.
    Auspico la piena collaborazione di tutti affinché si ritorni al più presto alla normalità a garanzia del diritto allo studio e del successo formativo dei nostri alunni.

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  2. Per Dario Palo.
    Infatti non è virgolettato Terzo Mondo. È solo una mia semplificazione.
    Condivido a pieno che si tratta di sicurezza mancata fino alla chiusura della scuola, tuttavia va sottolineato che la Sindaca deve fare altro e non la direttrice dei lavori, semmai ordinarli e pretendere si facciano bene e al più presto.
    Mi dispiace se non si comprende il “terzo mondo” ma non mi sarei mai permesso di attribuirti una dichiarazione.
    Grazie per il tuo intervento

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  3. I bambini e la sicurezza innanzitutto. Ma sono importanti anche le lavagne. La Sindaca si deve adoperare per assicurare la ricostruzione della Fiorentino che avvenga quanto prima è possibile.

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