Questione ambiente, Battipaglia e l’ecologia integrale di Papa Francesco

Questione ambientale, Memoli: “La sola alternativa è l’ecologia integrale di Papa Francesco”. 

L’attualità del messaggio di Papa Francesco in difesa del Creato e più che mai attuale rispetto al l’incubo che Battipaglia e la Piana del Sele sta vivendo per l’emergenza rifiuti. 

Ambiente e alternative integrale

di Giuseppe Falanga per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo le riflessioni di Antonio Memoli, Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace e Custodia del Creato che Giuseppe Falanga ha raccolto. Riflessioni sul pensiero di Papa Francesco, che mai più appropriate potevano essere, specie se si tiene in considerazione l’incubo che Battipaglia e la Piana del Sele stanno vivendo, relativamente alle conseguenze che i cittadini sono costretti a subire per le politiche  scellerate adottate sull’ambiente da TUTTI. Politiche che hanno solo arricchito le Camorre e gli speculatori e che ora non possiamo più ignorare e conseguentemente combattere per sconfiggere la SPECTRE dell’immondizia

Ben venga un tavolo tecnico che consenta alle parti sociali e politiche, ad iniziare dai rappresentanti della popolazione locale, di confrontarsi e decidere insieme come affrontare la complessa questione battipagliese”. – Così Antonio Memoli, Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace e Custodia del Creato. Una presa d’atto, quella di Memoli, non esente da apprensione: “Quattro roghi in un breve intervallo di tempo destano non poco sospetto e lanciano l’allarme sul tracollo di un sistema politico ed economico.”

I drammatici eventi di Battipaglia, all’indomani del rogo della MGM in via Bosco I, la cui notizia ha di nuovo guadagnato la ribalta nazionale, destano la preoccupazione di chi investe da anni tempo ed energie per promuovere modelli ispirati all’etica cristiana. Viste poi le ricadute sulla salute e la sicurezza della gente, c’è poco da star tranquilli. Quella in atto è, del resto, una situazione che torna ad interpellare la Chiesa locale nella ferma condanna dei misfatti, ma soprattutto nella proposta di una lettura cristiana della realtà, tanto più se questa è minacciata da criticità che stanno assumendo la portata di un vero fenomeno cronico.

Continua Antonio Memoli: “Occorre leggere questi incresciosi episodi alla luce dell’ecologia integrale di Papa Francesco. Sono il sintomo allarmante di uno squilibrio latente i cui effetti ora emergono in modo devastante. Ciò che sta accadendo ci fa capire che bisogna cambiare rotta.

Non è facile, ma a ben pensarci le cose stanno così. La rivoluzione è educativa; si gioca sul terreno culturale. Ma si sa: i problemi complessi esigono soluzioni complesse. Precisa Memoli: “Ci troviamo di fronte all’ennesima complessa circostanza che impone l’adozione di un cambio di paradigma. I fatti di Battipaglia testimoniano che non possiamo non leggere i problemi alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, per decidere insieme quale sia la via più ragionevole da percorrere. È una circostanza in cui intervengono molti attori, al di là della superficie apparente. Perciò tutti noi, a vario titolo, siamo chiamati ad occuparcene, con rinnovata responsabilità ecologica.”

Quello diretto da Memoli è un osservatorio ecclesiale che, anche grazie ai suoi percorsi formativi, favorisce l’attenzione ai temi inerenti allo sviluppo sostenibile. È in questo cono tematico che Memoli fa rientrare l’emergenza battipagliese. Ancora: “Non si può continuare a sostenere che per migliorare la società serve accrescere la produttività e puntare all’esclusivo arricchimento economico. Abbiamo sott’occhio quel che accade. Puntare solo alla crescita economica porta allo squilibrio tra le parti con un sovraccarico di produzione dei beni di consumo. Ed il consumo lascia traccia, ad iniziare dai rifiuti. Il quadro territoriale di Battipaglia, inficiato da un affaticato regime nel trattamento dei rifiuti industriali, reca i segni di questa violenza di sistema che perdura da anni.”
Sott’accusa la società dei consumi ed il suo perverso meccanismo: “Papa Francesco parla chiaro: inseguire il denaro porta a svalutare tutto il resto, soprattutto la dignità della persona.

E non è un caso se proprio in questi giorni l’Ufficio diocesano sta organizzando la Giornata Regionale per la VII Giornata Regionale per la Custodia del Creato: si terrà a Salerno il prossimo 28 settembre. La cronaca, inutile dirlo, terrà banco tra gli interventi in programma.

La sfida: “Bisogna pian piano capire che lo smaltimento dei rifiuti va curato a livello locale, per garantire anche in tal caso il protagonismo responsabile della comunità territoriale. Perché tante buone prassi del Nord non sono rimodulate – con i dovuti adattamenti – in tante regioni meridionali?”

Da una cosa nasce l’altra. Il dramma di Battipaglia non può essere lasciato ai battipagliesi, perché è correlato ad altri grandi problemi del Sud. Continua Memoli: “Avere coscienza del territorio significa leggere ed interpretare insieme i problemi che affliggono una comunità. La cattiva gestione dei rifiuti rinvia al più vasto problema dello scompenso tra la vocazione agricola e lo sviluppo industriale e ci induce finanche a riflettere sulla valorizzazione delle filiere agricole e, dunque, al dramma del caporalato, del resto non estraneo alla Piana del Sele. – 
Chiude Memoli: – “Siamo accomunati dallo stesso destino. I focolai che qui e là infuocano terre diverse della Campania, messi insieme, equivalgono ai grandi roghi che di recente stanno interessando Battipaglia. Le città cambiano, il fenomeno è lo stesso.”

Battipaglia, 15 settembre 2019 

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