25 aprile 1945/25 aprile 2020: 75° della liberazione dal nazifascismo

Oggi 25 aprile 2020 ricorre il 75° anniversario della Liberazione dal Fascismo e dall’occupazione Nazi-fascista. 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella questa mattina per celebrare la Festa della Liberazione dal Nazi-Fascismo ha inviato un messaggio agli italiani e si è recato all’Altare della Patria per deporre una corona d’alloro al Monumento del Milite Ignoto.  

Il Garofano rosso_25 aprile 2020

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – L’anniversario della liberazione d’Italia viene festeggiata ogni anno il 25 aprile e ricorda la resistenza politica e militare (accanto alle forze partigiane) contro il regime fascista e l’occupazione nazista a partire dall’8 settembre 1943. La data del 25 aprile ha precise ragioni storiche e venne scelta nel 1946 da Alcide De Gasperi, all’epoca presidente del consiglio, e successivamente istituzionalizzata come festa nazionale dal 1949.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 75° anniversario della Liberazione, si è recato all’Altare della Patria laddove ha deposto una corona d’alloro al Monumento del Milite Ignoto. Una cerimonia insolita perché imposta dalle restrizioni a causa dell’epidemia da Coronavirus ma significativa, inquanto in quella deposizione Mattarella è accompagnato dal sentimento di ogni italiano che rafforza il gesto e la ricorrenza. Sono solo 75 anni da quel giorno che gli italiani assaporarono la libertà eppure sembra una eternità. E il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25 aprile ha voluto ricordarlo ai giovani e ai meno giovani agli italiani e a chi lo è diventato perché ha scelto di vivere e lavorare in Italia, a chi vorrebbe ce ne dimenticassimo per affermare quel negazionismo e quel sovranismo populistico che allontana gli esseri umani e avvicina le esperienze fasciste che oggi si manifestano peggio di ieri e abusando delle libertà sconfinando nell’arroganza e nel mancato rispetto delle Istituzioni, dei principi costituzionali, delle idee, e addirittura delle Religioni fino a mettere in discussione il Papa, disprezzano il creato e lo stesso uomo, affermando quel nuovo fascismo ignorante e strisciante.

Il fascismo è una mala pianta è come l’ortica, la democrazia è come il grano la prima sotto la neve si brucia il secondo sotto la neve germoglia, e alla pari delle male piante si deve estirpare per evitare ricresca,

e a Mattarella tutti gli italiani ha inviato il seguente messaggio:

Sergio_Mattarella_Altare_della_Patria_25_Aprile_2020

«Nella primavera del 1945 l’Europa vide la sconfitta del nazifascismo e dei suoi seguaci.

L’idea di potenza, di superiorità di razza, di sopraffazione di un popolo contro l’altro, all’origine della seconda guerra mondiale, lasciò il posto a quella di cooperazione nella libertà e nella pace e, in coerenza con quella scelta, pochi anni dopo è nata la Comunità Europea.

Oggi celebriamo il settantacinquesimo anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione.

La pandemia del virus che ha colpito i popoli del mondo ci costringe a celebrare questa giornata nelle nostre case.

Ai familiari di ciascuna delle vittime vanno i sentimenti di partecipazione al lutto da parte della nostra comunità nazionale, così come va espressa riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e a quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali.

Manifestano uno spirito che onora la Repubblica e rafforza la solidarietà della nostra convivenza, nel segno della continuità dei valori che hanno reso straordinario il nostro Paese.

In questo giorno richiamiamo con determinazione questi valori. Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che vi ebbero parte, resistendo all’oppressione, rischiando per la libertà di tutti, significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore.

Nasceva allora una nuova Italia e il nostro popolo, a partire da una condizione di grande sofferenza, unito intorno a valori morali e civili di portata universale, ha saputo costruire il proprio futuro.

Con tenacia, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale, l’Italia ha superato ostacoli che sembravano insormontabili.

Le energie positive che seppero sprigionarsi in quel momento portarono alla rinascita. Il popolo italiano riprese in mano il proprio destino. La ricostruzione cambiò il volto del nostro Paese e lo rese moderno, più giusto, conquistando rispetto e considerazione nel contesto internazionale, dotandosi di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista.

Nella nostra democrazia la dialettica e il contrasto delle opinioni non hanno mai, nei decenni, incrinato l’esigenza di unità del popolo italiano, divenuta essa stessa prerogativa della nostra identità. E dunque avvertiamo la consapevolezza di un comune destino come una riserva etica, di straordinario valore civile e istituzionale. L’abbiamo vista manifestarsi, nel sentirsi responsabili verso la propria comunità, ogni volta che eventi dolorosi hanno messo alla prova la capacità e la volontà di ripresa dei nostri territori.

Cari concittadini, la nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite. Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a una azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale. A questa impresa siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore.

Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando.

Viva l’Italia! Viva la Liberazione! Viva la Repubblica!»

Sergio_Mattarella_25_Aprile_2020_Festa_della_Liberazione

Roma, 25 aprile 2020

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