Emergenza covid: Tra nuovi casi e tanta confusione

Nuovi focolai e nuova epidemia da Covid o una coda? E tra pareri discordanti e confusione: È caccia all’untore. 

L’evidenza ci dice che i Covid Center sono vuoti, ma tra “burionate”, “locatelliate” e “grassate”, i cittadini? Subiscono la mancanza di prestazioni e servizi. E le scelte che i nostri governanti fanno sembra si basino più che su risvolti scientifici sull’ottimismo o pessimismo di un mondo scientifico di opposte fazioni. E la Scienza? Se ne va a fan…. con tutti questi governanti ignoranti. 

 

Da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – L’insorgenza di nuovi focolai che si sono verificati un poco dappertutto in Italia, costringe, Governo, Regioni e Sindaci ad inasprire le misure tendenti a bloccare ogni propagazione del Virus, ma veramente bisogna preoccuparsi? Sicuramente si, specie se ascoltiamo le televisioni, le Radio, se leggiamo i giornali, e non ne parliamo, se navighiamo sul web e frequentiamo i social.

Insomma oltre a spaventarci, ci stanno complicando la vita. Si è passati dai consigli, agli avvertimenti e ora siamo alle minacce. La mascherina si, la mascherina no. E tra uno scandalo e l’altro da una Pivetti a un Fontana, dai lanciafiamme di De Luca alla trasgressione di Salvini che si rifiuta di usare la mascherina in Senato, l’Italia affida l’orientamento scientifico all’orientamento politico e a piacimento sto cazzo di virus c’è o non c’è. Se si analizza il bollettino di oggi 28 luglio 2020, non molto disdimile da quello dell’altro ieri i positivi in Campania sono stati 19 non quelli che qualche cretino di volta in volta racconta sul web o sui giornali: “un focolaio qua e uno la” e qualche altro cretino ripiglia e ritwitta. I tamponi del giorno sono stati 1.546 su un totale di 326.098. Il totale dei positivi è di 4.955 dall’inizio dell’epidemia quelli dei deceduti 434, i guariti di oggi 1 su un totale di 4.128.

I dati nazionali sempre di ieri 27 luglio non sono dissimili e hanno fatto registrare un numero di positivi al nuovo Coronavirus salito a quota 246.286 (+170, ieri +255)di cui 198.593 guariti (+147, ieri +126) e 35.112 morti (+5, ieri +5). Questi in sostanza i dati della nuova emergenza Covid-19 in Italia. I numeri sono stati resi noti dal Ministero della Salute. Attualmente i casi attivi in Italia sono 12.581. Di questi, 11.796 sono in isolamento domiciliare asintomatici o con pochi sintomi, 740 sono ospedalizzati e 45 sono ricoverati in terapia intensiva (ieri quest’ultimo valore era aumentato di tre unità, oggi di una). In calo, invece, il numero dei tamponi effettuati: da ieri ne sono stati registrati 25.551, per un totale di 6.586.123.

Dati che, rispetto ai giorni delle morti a migliaia sono niente, ma ecco che secondo i vari epidemiologi, infettivologi e via di seguito mai concordi sono preoccupanti, tanto preoccupanti da indurre i vari governanti a sempre più strette norme, talmente strette che vengono recepite da noi tutti addirittura ingiuste. Eppure, tendenze scientifiche a parte, l’evidenza ci dice che i centri Covid sono vuoti, gli Ospedali che hanno i covid Center sono semivuoti, un poco per paura e un poco per disposizione dei vari Direttori Sanitari, che a loro volta subiscono gli ordini superiori dettati dalle “burionate”, “grassate”, “locatelliate”. E i cittadini? Subiscono la mancanza di prestazioni e servizi. Il Covid non finisce mai: Vuoi vedere che anche questa è una bella zizzinella? A furia di limitazioni e ordinanze l’Italia si fermerà ancora e ci ridurremo alla fame.

Annamaria Nobile

Di qui ci piace raccogliere una riflessione della Dott.ssa Annamaria Nobile Responsabile del Dipartimento di Prevenzione Collettiva interdistrettuale Eboli Battipaglia, che gestisce la fase operativa della processazione dei tamponi, checon modi gentili ci offre, dando un contributo alla questione che sembra si basi più che su risvolti scientifici sull’ottimismo o pessimismo.

«L’apparente disputa tra le fazioni degli esperti ottimisti e pessimisti – Scrive la Dott.ssa Nobile – si è concretizzata in una lettera aperta in cui le conclusioni degli “ottimisti” sono state, “il virus è meno aggressivo non ripartirà più, ma manteniamo le precauzioni, lavaggio delle mani, mascherina etc“: tutto qui? Le conclusioni dei pessimisti invece sono, “il virus non è meno aggressivo, è solo in agguato pronto a ripartire” per cui manteniamo le precauzioni, lavaggio delle mani, distanza, mascherina etc. (tutto qui?). Certo – prosegue la dott. ssa Nobile – le posizioni sono differenti ma in fondo giungono ad analoga conclusione: aspettiamo e vediamo chi avrà ragione e nel frattempo: mascherina. Quale è la mia posizione in questa diatriba?

Premesso che in parte tutte e due le correnti hanno una loro legittimazione, – scrive ancora la Nobile – da una parte clinica, dall’altra epidemiologica, è la conclusione che mi sconcerta. L’unico consiglio è la prevenzione dal contatto interumano, cosa che trovo giustissima ma un pò “povera”. È il limite, a mio avviso, di aver affrontato questa situazione esclusivamente come una emergenza virologica(e ospedaliera).

Ancora una volta, in fondo, ci stiamo preparando ad affrontare questa emergenza, tra chi dice “ospedale no”(non ci saranno casi da ospedalizzare) e “ospedale si” (ci saranno ancora casi da ospedalizzare). – aggiunge la Nobile – Non siamo riusciti a trasferire finora la battaglia per la prevenzione e la gestione della pandemia sul territorio, all’interno delle famiglie, delle scuole, nelle fabbriche. Il territorio e i servizi di prevenzione, continuano ad essere i “grandi assenti” e non si vede traccia di strategia concreta all’orizzonte. – conclude la responsabile USCA dott.ssa Annamaria NobileSe continueremo così, pandemia si, pandemia no, ne usciremo comunque sconfitti, tutti, pessimisti ed ottimisti (fino alla prossima epidemia)».

E intanto? Alla nostra Sanità mancano le “Quattro lastre e il lampione” eppure i nostri governanti si permettono il lusso di rifiutare 36 miliardi di euro dell’UE spendibili subito per potenziare i nostri ospedali, per costruirne dei nuovi specie al Sud e per assumere medici e infermieri e comprare attrezzature: cretini.

Eboli, 28 luglio 2020

1 commento su “Emergenza covid: Tra nuovi casi e tanta confusione”

  1. A proprosito di Covid, il nostro Sindaco ha chiuso piazza Ambrosoli con la scusa dell’emergenza sanitaria.

    Quindi, detto in parole chiare, quando non si può garantire la sicurezza (non sanitaria, ma di ordine pubblico) in certi spazi, si chiude lo “spazio” e il gioco è fatto!

    Ora, gli altri assembramenti serali, in altri posti, perchè sono sicuri?

    E’ possibile che nessuno dei tanti che lo attorniano gli ha detto che ha fatto la classica cacata?

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