Emergenza covid: De Luca tra il “Gatto” Fontana e la “Volpe” Zaia

Il Governatore Campano De Luca nella emergenza da Covid sembra Pinocchio tra il “Gatto” Fontana e la “Volpe” Zaia. 

A tracciare le differenze tra i Governatori della Lombardia e del Veneto che praticano la vera autonomia, rispetto a quello della Campania è il Segretario provinciale di Salerno della Cisl-Fp Antonacchio che sottolinea come a De Luca è stato un colpo di fortuna e a Fontana e Zaia “Autonomia” vera. 

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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – «Se l’autonomia che i governatori chiedono è per difendere i sistemi sanitari e dare risposte ai bisogni delle comunità di riferimento, allora il Presidente De Luca si sta caratterizzando sempre più ad assumere il ruolo di Pinocchio, nel mentre il Gatto e La Volpe lo turlupinano. – scrive in una nota il segretario generale della CISL-FPL Pietro Antonacchio che sottolinea le differenze tra i tre Governatori De Luca, Fontana, Zaia – Infatti mentre i giovani della sua regione si massacrano nel loro territorio, gli altri presidenti li invitano ad abbandonare la propria terra, poiché altrove gli verrà garantito un futuro.

Eppure da meridionali facciamo sempre sfregio di intelligenza e buon governo, – prosegue Antonacchio – ma purtroppo con dolore e rammarico dobbiamo prendere atto che Luca Zaia, Attilio Fontana e gli altri governatori, depauperando il nostro territorio di giovani e valenti professionisti, nel reclutamento di personale a tempo determinato nel periodo di emergenza COVID mentre operatori sanitari si scannano per fare dei concorsi con preselezioni, al Nord stanno chiamando infermieri proponendo contratti a 36 mesi a tempo determinato, presupponendo di inserirli in successivi percorsi di stabilizzazione per posti a tempo indeterminato.

Allora bisogna prendere atto che se questa è la loro pratica dell’autonomia, stanno gestendo il momento con responsabilità e sicurezza. – prosegue ancora Il sindacalista dela Uil-Fpl – Nelle nostre aziende sanitarie, invece si constata un depauperamento di personale spaventoso, dove ragazzi appena assunti, da qualche giorno o qualche settimana, stanno andando via per offerte migliorative e gente già formata, nella filiera da oltre otto mesi, è già andata via per questo motivo: quindi, di cosa vogliamo parlare?

E se a ciò si associa tutta la scarsa capacità di gestire l’emergenza, allora è innegabile la inconsistenza del governo regionale su aspetti complessi che richiedono fatti e non chiacchiere. – aggiunge Antonacchio – Temo che la discesa di credibilità sia oramai intrapresa. Spero che nella riunione del 9 novembre alle ore 11 che si terrà a Napoli ci sarà una netta inversione di tendenza, anche se ne dubito atteso che trattasi di un confronto senza ordine del giorno: sarà la solita inutile liturgia. Ora faccia in modo che si cominci a pianificare e a programmare seriamente.

File di barelle con ammalati Covid che aspettano dalle 12 alle 24 ore per essere presi in carico è la manifesta incapacità gestionale di non aver creato nella provincia di Salerno, tre/quattro ospedali COVID-FREE, esempio Nocera, San Leonardo, Battipaglia o Eboli etc. che possano servire la Piana del Sele, e Vallo per coprire tutte le macroaree, e riconvertire gli altri ospedali, già attivi, in ospedali che possano fare accoglienza ai pazienti COVID, in modo tale che questi ospedali COVID-FREE possano continuare a funzionare, a dare una risposta agli utenti con patologie non-COVID, e gli altri possano essere dedicati ai pazienti COVID. – conclude il Segretario Generale Provinciale di Salerno della Cisl-Fp Pietro AntonacchioCaro Presidente siamo da primi immeritatamente, tornati ultimi inesorabilmente. Nessuna pianificazione, per quanto attenta, potrà mai sostituire una bella botta di culo. La botta l’ha avuta, ma i suoi effetti sono terminati».

Salerno, 6 novembre 2020

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