Eboli, presentazione delle opere di Padre Ernesto della Corte

Domenica 12 dicembre, ore 19.30, Santuario SS. Cosma e Damiano, presentazione delle ultime opere di Padre Ernesto Della Corte,

L’incontro con il biblista e Professore Ordinario presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale, moderato da Maria Luisa Albano, Presidente della Associazione Culturale Mediterranea Civitas, sarà preceduto da un indirizzo di saluto del Sindaco di Eboli Mario Conte. Gli intermezzi musicali saranno a cura di Angela Clemente e di Vittorio Scarpa.

 

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Nell’ambito delle iniziative del Comune di Eboli domenica 12 dicembre 2021, alle ore 19,30, nel Santuario dei SS. Cosma e Damiano, saranno presentate le ultime opere di Padre Ernesto Della Corte, biblista, presbitero della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, Professore Ordinario presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale. L’incontro, preceduto da un indirizzo di saluto di Mario Conte, Sindaco della città di Eboli, sarà moderato da Maria Luisa Albano, Presidente della Associazione Culturale Mediterranea Civitas. Gli intermezzi musicali saranno a cura di Angela Clemente e di Vittorio Scarpa.

I volumi oggetto della presentazione contengono i Commentari ai Vangeli del Lezionario Liturgico ed il nuovissimo volume “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito. Itinerario biblico di preghiera” il cui punto di partenza è l’analisi della preghiera di Gesù, fatta alla luce dei testi del Vangelo di Luca. Si tratta di una fatica letteraria davvero singolare, che racchiude il lavoro di una intera vita, quella che Padre Ernesto ha speso e spende nello sforzo di chiarire a tutti cosa significhi ‘abitare le Scritture’, facendo affiorare i significati semantici che la Sacra Scrittura possiede, ed analizzando la dimensione sia individuale che comunitaria della Parola, Rivelazione del divino.

L’itinerario semantico che padre Ernesto traccia, partendo dai significati originari della Parola rivelata, diviene itinerario esistenziale, diviene telos. E, parafrasando proprio quanto lo stesso Padre Ernesto dice nelle sue omelie e nei suoi scritti, giocando sulla doppia accezione del termine greco, telos deve essere inteso come il fine, ossia lo scopo di un vivere cristiano illuminato dalla sapienza divina, e non come la fine, ossia l’arrendersi al nichilismo e alla finitezza delle cose terrene. Lo spirito contemplativo di Padre Ernesto, il suo lavoro fatto nel silenzio e nella preghiera, e la chiave ermeneutica di accesso ai testi sacri che sa fornire in modo chiaro ed empatico, rendono le pagine delle sue ultime opere dei veri e propri strumenti per comprendere le parole umane che Dio ha usato per indicare a tutti noi la via della salvezza.

Eboli, 11 dicembre 2021

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