Piano Sanitario, Landolfi e l'Ospedale di Castiglione: dalla destra niente di concreto

Piano sanitario regionale, Landolfi: ”Uniamo le forze per evitare un nuovo caso Quasimodo”.

Dal Pdl solo lamenti, macerie e nessuna azione concreta.

Ospedale di castiglione 1

SALERNO – Le vicende che si stanno susseguendo in relazione ai riflessi del Piano Sanitario Regionale che di fatto taglia solo gli Ospedali e non gli sprechi della Sanità privata,  interviene il Segretario Provinciale del Partito Democratico Nicola Landolfi.

Landolfi difende la Costiera Amalfitana e si associa alle proteste che negli ultimi giorni un pò tutti stanno inscenando ed in particolare i Sindaci della Costiera che recatisi a Napoli per essere ricevuti dal Governatore Caldoro, non solo sono rimasti alla porta ma addirittura sono stati allontanati con la forza.

“Dobbiamo assistere ad una nuovo caso Quasimodo? – chiosa Landolfi – La Costiera Amalfitana rischia di  tornare indietro di quarant’anni nell’assistenza sanitaria se l’ospedale di Castiglione di Ravello verrà chiuso o ridimensionato, ulteriormente.

Le rassicurazioni che leggiamo in questi giorni – continua il segretario Provinciale del PD –  non hanno, e non avranno, alcun valore, se non lasceranno il passo ai fatti. La Costiera rischia di essere, e rimanere, solo rappresentativa, e non rappresentata.

I Sindaci costieri hanno cercato, invano, il dialogo. Il democratico strumento, infatti, pare non trovare sponda in chi crede che la Divina sia solo meta di turisti, in estate, e letteralmente desolata, vuota, durante l’anno. Spiacente deludere chi non sa che la Costiera è abitata anche durante il resto dell’anno, da cittadini e da famiglie, che necessitano di cure sanitarie.

Infine continua Landolfi, citando il coordinatore del Pdl, anche senza nominarlo individua in Ciriaco De Mita il vero responsabile dello sfascio della Sanità in Campania Non posso esimermi dal condividere le dichiarazioni del Coordinatore provinciale del Pdl, nel riferirsi al responsabile del “..colossale disastro” sanitario in Campania, che ha un nome e cognome:

è oggi  attore protagonista dell’Amministrazione regionale di centro destra, alleato del Presidente della Provincia di Salerno, nonché deus ex machina (ancora una volta) della sanità anche nel nostro capoluogo!

I cittadini hanno votato per essere amministrati e non per sentire, quotidianamente, lamenti politici dal Pdl”.

In effetti Landolfi, non si sbaglia affatto, specie se si tiene conto dei continui bracci di ferro che De Mita e l’UDC fanno di continuo con il PdL, non ultimo rispetto alle nomine dei 7 commissari delle ASL campane. Proprio ieri la Giunta Regionale ne ha nominato solo 5 lasciando in sospeso le due caselle che spetterebbero a De Mita e al suo Partito. Condizione che ha fatto arenare le trattative e rinviato le decisioni.

Si ricorderà che Ciriaco De Mita nella ultima consiliatura Regionale, era alleato di Antonio Bassolino e ha sempre voluto dire la sua, contribuendo notevolmente alla indicazione di uomini suoi, oltre ad imporre sue strategie. Ora De Mita è alleato di  Stefano Caldoro e si nota una certa continuità nell’azione distruttrice della Sanità campana, cercando di nominare suoi uomini come Russo, La Nocita, Aversano.

Salerno, 3 agosto 2010

1 commento su “Piano Sanitario, Landolfi e l'Ospedale di Castiglione: dalla destra niente di concreto”

  1. E’ stimolante e democratico “dire la propria” della qual cosa ,mi sento di ringraziare Del Mese. Sono interessato alla professionalità delle Sue pagine on-line che leggo con attenzione. Ma anche agli interventi di commento che sono qualificati ed attenti, a parte piccole sbavature. Mie per primo. Per essere in tema con l’ultima affermazione “esco-come si suole dire-fuori del seminato. Ma solo per proteggere le messi. Si aggiravano e si aggirano i “Ladroni”. Questa pagina della sanità è scritta dalle solite mani. Sarebbe ora che la smettessero di recuperare uomini che hanno avuto ruolo nel ventennio o meglio nel trentennio passato per imporli a leader, a dirigenti, presidenti, membri nei consigli di amministrazione, commissari e tanto ancora. E’ chiaro che i recenti “intruppati” non avranno il posto da capotavola quale assessore o da nominati in parlamento perché è riservato ai congiunti o giù di lì. Hanno un gruzzoletto di voti, ma per il resto…povero Sud. Sono gli alleati di Bossi a cui offrono il destro. Ricordo un dibattito per televisione, più lustri fa tra Bossi e De Mita. Il secondo nella solita parlata “affabulante” ripeteva concetti di primogenitura storica di civiltà, di cultura che, a dire il vero, ci appassionavano e ci appassionano. Ma il rozzo Bossi, al pari del nostro conterraneo De Luca che è gente a cui non piace chi “mena il can per l’aia” o che “fà filosofia” , assestò un fendente che ammutolì l’interlocutore. Bossi a parte le parole usò la mimica rispetto alla Magna Grecia richiamata da De Mita, dicendo, a magnà a mezzogiorno volgendo la mano “a coppetiello” verso la bocca. Sarebbe ora di inventare un premio particolare per questi favoriti di particolare grazia. Mi permetto “premio meretrice”, spero di avere adesioni alla proposta , iniziando a votare

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