Criticità dell’Ospedale di Eboli: Il lavoro di forze occulte

E tra chiusure, aperture e accorpamenti di Reparti all’Ospedale di Eboli spuntano per Campagna (CdS) i “poteri occulti”. 

Carmine Campagna “La Città del Sele”: «Sono anni che il tourn-over non viene coperto e si ricorre all’Attività Libero Professionale Intramuraria (ALPI). Ovviamente sarebbe più conveniente avviare i concorsi. Si è tagliato i posti letti e accorpato, trasferiti e chiusi reparti». 

Carmine Campagna

POLITICAdeMENTE

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento di Carmine Campagna, già Assessore Comunale nella Giunta Melchionda, ora uno dei tre Coordinatori dell’Associazione “La Città del Sele” e Responsabile dell’Organizzazione, dei rapporti dell’Associazione stessa con i Gruppi Consiliari di maggioranza e l’Amministrazione Comunale, sull’Ospedale di Eboli, offrendo il suo contributo al dibattito in corso sulla Sanità locale, anche da conoscitore delle varie vicissitudini che l’hanno attraversata, essendo stato egli dipendente amministrativo e rappresentante sindacale presso l’Ospedale di Battipaglia. 

«Le ultime vicende riguardo l’ospedale di Eboli mi obbligano ad una riflessione. O a più di una. – Scrive Carmine Campagna – L’ultimo consiglio comunale monotematico, aperto alle massime autorità politiche e sanitarie, ha deliberato per risolvere le criticità dell’ospedale di Eboli. – e aggiunge – Sono anni che evidentemente un potere occulto lavora contro il nostro nosocomio, a discapito di tanti sacrifici fatti nel passato. 

L’Ospedale Provinciale “Maria Santissima Addolorata” di Eboli è stato definito da sempre, per la sua tradizione di eccellenza dei Reparti e Servizi, fiore all’occhiello della sanità Provinciale e Regionale. – prosegue Campagna ricordando come fosse prestigioso questo nosocomio prima che a dirigerlo fossero stati improvvisati Dirigenti Sanitari che lo hanno spogliato e poi dilaniato delle sue “vesti” nobili, fino a ridurlo miseramente in un luogo laddove lavorare in serenità è una kimera, attraversati come sono, dirigenti medici, medici, infermieri e operatori sanitari vari, da veleni, furti di attrezzature certificate e impunite, provvedimenti, lettere e ordini incomprensibili, se non rispondenti a logiche di “disturbo” che costringono i dirigenti medici a burocratizzare la loro attività sottraendo impegno alle loro professioni, cose tutte abbondantemente riportate in decine e decine di articoli su POLITICAdeMENTE – Infatti, in seguito ad un incidente mortale, che mi ha visto protagonista, ho avuto conferma della qualità del nostro ospedale e della grande professionalità, competenza e umanità di tutto il personale dipendente, medico e paramedico.

Molte volte si è tentato di ridimensionarlo, ma a sua difesa fu avanzata la proposta dell‘Ospedale Unico della Valle del Sele che, pur inserito nel Piano Sanitario Regionale, è sempre stato ostacolato. – prosegue ancora Carmine CampagnaNella legislatura consiliare 2010/15 sono stato Presidente della Commissione Consiliare Speciale sulla sanità, e già allora avevamo posto all’unanimità, maggioranza e minoranza, alcune soluzioni per non soccombere passivamente alla chiusura di alcuni reparti.

Questa non è una battaglia di campanile che finisce il giorno dopo, ma è una battaglia su argomentazioni mirate e documentate per spingere la Regione Campania, la Dirigenza Aziendale dell’ASL e il governatore, vero responsabile della sanità regionale, a protocolli di intesa e accordi di programma non per tamponare l’emergenza, ma per risolvere radicalmente i problemi e ridare al nostro ospedale la sua vera vocazione conquistata negli anni. – aggiunge l’esponente politico de “La Città del Sele” – Non credo che tutti conoscano l’organizzazione stressante dei dipendenti per garantire le condizioni necessarie di assistenza sanitaria.

Sono anni che il tourn-over non viene coperto.

Considerata la mancanza di personale, l’organico ospedaliero si vede quotidianamente oberato di ore ed ore di straordinari e di Attività Libero Professionale Intramuraria (ALPI), per coprire turni di lavoro altrimenti scoperti, a discapito sia delle prestazioni sanitarie stesse (un dipendente ospedaliero, dopo 10, 12, 18 ore d’incessante lavoro, non ha di certo l’energia, la lucidità e l’ardore necessari per una buona resa, a rischio e danno dei pazienti), sia della spesa sanitaria, costretta a remunerare tutti gli straordinari investiti.

Ovviamente sarebbe più conveniente avviare i concorsi.

Sono anni che alla mancanza di personale si è preferito, prima, tagliare i posti letti e poi accorpare i reparti fino ad essere costretti a chiuderli definitivamente. – fa rilevare Carmine Campagna – Tutto questo ha determinato la fuga sia del personale medico e paramedico, sia di pazienti “spazientiti”, verso altre strutture ospedaliere.

Bene ha fatto il sindaco Mario Conte a convocare un ulteriore consiglio comunale per coinvolgere, ancora una volta tutti, dai Sindaci dei Comuni limitrofi, agli Operatori Sanitari, Sindacati, Associazioni, i cittadini tutti. – prosegue Campagna facendo sponda all’iniziativa che poi ha condotto al Consiglio comunale monotematico straordinario sull’Ospedale di Eboli e solo dopo due giorni si è appresa la notizia dell’accorpamento dei reparti di Urologia e Chirurgia, consentendo a quast’ultimo di riaprie e chi sa per quanto tempo, atteso che i due reparti soffrono cronicamente di personale medico – Inutili sono stati gli inviti all’unanimità sulla delibera perché, alcuni consiglieri, invece di ricorrere presso i loro dirigenti regionali a trovare le vere e giuste soluzioni, si sono scatenati in fughe in avanti solo per ricercare meriti e consensi.

Accontentarsi dell’accorpamento dei reparti potrebbe significare nel tempo la soppressione degli stessi, così come è successo qualche anno fa per Pediatra ed Ostetricia. – ricorda i due reparti trasferiti da Eboli a Battipaglia in cambio di una Guardia Pediatrica non bene identificata e il mancato trasferimento della Cardiologia di Battipaglia a Eboli compensando al polo materno-infantile di Battipaglia quello Cardiologico di Eboli – Si deve imporre, a mio avviso, una riorganizzazione complessiva dei Servizi Sanitari Ospedalieri e, soprattutto, di quelli specialistici, secondo le normative vigenti per garantire ai cittadini la prevenzione, la cura e la riabilitazione.

I dipendenti e le organizzazioni sindacali sono disposti anche a fare ulteriori sacrifici, purché non venga mortificata la loro professionalità e siano loro stessi protagonisti delle eventuali scelte di riorganizzazione sanitaria. – prosegue Carmine CampagnaIl nostro Presidio Ospedaliero ha grandi potenzialità e non vorrei che qualcuno palesasse il ridimensionamento ad ospedale di comunità.

È questa una battaglia di civiltà e senza etichette o simboli politici. – conclude Carmine Campagna esponente politico de “La Città del Sele” – È una battaglia per salvaguardare e non offendere la nostra storia, la nostra cultura, la nostra tradizione politica. Se così fosse, prepariamoci ad azioni più incisive».

Eboli, 5 giugno 2022

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