Revoca appalto Dok Group. Tra accuse e burocrazia

AGGIORNATO

Illuminazione pubblica, presunte contestazioni e revoca appalto. Le due verità contrapposte: È scontro Comune di Eboli – Dok group. Un esempio di cattiva pratica. 

Avallone ha chiesto ma non ottenuto per questa mattina un confronto diretto con Sindaco, Assessori, Consiglieri e i vari comitati di quartiere a Taverna Nova di Santa Cecilia. Presente solo il Consigliere di maggioranza Lavorgna. Intanto la Dok Group accusa: “Il funzionario delegato non è entrato nel merito stroncando a priori ogni possibilità transattiva con gratuite ed infondate accuse”. Una relazione puntuale di atti e date da parte di Avallone e il suo legale La Rocca. E se Avallone ha ragione? Chi paga i danni? Si intravede uno spiraglio. 

Lavorgna-La Rocca-Avallone-Cicalese

POLITICAdeMENTE

EBOLI – «L’unico obiettivo dell’Amministrazione  è risolvere il problema dell’illuminazione anche nelle contrade periferiche. – Si legge in una nota stampa dell’Amministrazione Comunale di Eboli – L’amministrazione Conte ha ereditato questa vicenda, al pari di altre, appena insediatasi. Un altro episodio che produce un grave danno ai cittadini, ai quali esprimiamo la ferma volontà di proseguire l’opera.

Non è il primo cantiere bloccato, né la prima opera ferma. Come per le altre troveremo una soluzione, alla quale lavoriamo già da tempo. – Prosegue la nota che prova a fornire più notizie in generale rispetto ad appalti fermi al palo, sebbene è un anno giusto che l’Amministrazione Conte si è insediata dopo un altro anno disastroso di gestione Commissariale – Veniamo ai fatti. Nell’ottobre del 2021 l’ufficio comunale Lavori Pubblici ha risolto il contratto di realizzazione della pubblica illuminazione in diverse contrade rurali con la ditta in questione, addebitandogli inadempienze.

A nulla sono valsi i tentativi di evitare un contenzioso e risolvere bonariamente la questione. – prosegue ancora la nota stampa comunale ma non indicando quali siano le inadempienze e quali i tentativi transattivi perseguiti o tentati ne talpoco le date rispetto ai presunti tentativi – Anche il tentativo di mediazione promosso dalla ditta, al quale l’amministrazione ha aderito, non ha trovato accoglimento. Sia l’ufficio Lavori Pubblici che l’Ufficio Legale dell’Ente anche in questa sede hanno confermato l’avvenuta risoluzione del contratto.

Alla luce di ciò che è accaduto, è del tutto atipico e inopportuno un confronto pubblico con l’amministrazione comunale in un luogo privato come richiesto dalla ditta che, al contrario, può recarsi presso la casa comunale, come tutti i cittadini, le Associazioni e i Comitati di quartiere, trovando ampia disponibilità all’ascolto e al dialogo. – Conclude la nota dell’Amministrazione comunale che sebbene vi siano ancora vicende in corso persegue con la sua verità o meglio quella di un funzionario di settore e non la strada del dialogo che al contrario reclama la Ditta esclusa fino ad ora anche rispetto alla discussione avvenuta in Consiglio Comunale – Nel mentre, siamo al lavoro per il nuovo progetto di pubblica illuminazione per i cittadini delle contrade interessate. Questa è la nostra vera e unica preoccupazione».

Intanto il rappresentante p.t. della Dok Group S.a.s. Gerardo Avallone reclama un confronto con il Sindaco. Mario Conte, il Vice Sindaco Vincenzo Consalvo l’Assessore, all’Urbanistica e Lavori Pubblici, Salvatore Marisei, i Consiglieri comunali, i  Presidenti dei Comitati di Quartiere Papaleone, La Storta Santa Chiarella Cioffi Fiocche Macchiaroveta presso  il ristorante Taverna Nova il  giorno 20 Novembre 2022 alle ore 10:00, avente ad oggetto:

Contratto di appalto “Lavori di realizzazione impianto di pubblica illuminazione alle località Macchiaroveta – Fiocche – Papaleone – La Storta – Santa Chiarella – Cioffi” Codice CIG 816038638F, Re. N.14/2020 – Determinazione del Responsabile Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune di Eboli, Registro Generale n.630 del 24.05.2021 e Registro Settore n.71 del 24.05.2021, di risoluzione del contratto di appalto ex art.108, comma 4 del D.Lgs. n.50/2016 – Invito per confronto pubblico.

Gerardo Avallone, in effetti, nella sua qualità di legale rappresentante p.t. della Dok Group S.a.s., con sede legale in Eboli (SA) alla via Ezio Vanoni n. 33, – «prende atto:

  • Della Determinazione del Responsabile Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune di Eboli, Registro Generale n.630 del 24.05.2021 e Registro Settore n.71 del 24.05.2021, a firma del Responsabile A.P.O. Ing. Gaetano Cerruti, di risoluzione del contratto di appalto in oggetto ex art.108, comma 4 del D.Lgs. n.50/2016;
  • Della conclusione in data 03.11.2022 con esito negativo del procedimento di mediazione civile, introdotto ad istanza della predetta società e sollecitato verbalmente dall’Amministrazione Comunale di Eboli, avente ad oggetto l’accertamento e la declaratoria d’illegittima risoluzione unilaterale del contratto di appalto in oggetto da parte della stazione appaltante “Comune di Eboli”, in virtù della innanzi richiamata determina, con contestuale richiesta di risarcimento danni;
  • Del fatto che il fallimento del procedimento di mediazione civile e della possibilità di transigere bonariamente la vertenza è da imputare esclusivamente alla volontà manifestata dal Comune di Eboli, a mezzo del proprio delegato Ing. Gaetano Cerruti, il quale non ha inteso nemmeno entrare nel merito della vicenda, stroncando ab origine ogni possibilità transattiva;
  • Delle gratuite ed infondate accuse rivolte alla società rappresentata dallo scrivente, durante lo svolgimento del Consiglio Comunale svoltosi in data 06/12/2021, circa le responsabilità e le colpe del mancato completamento dei lavori di cui al contratto di appalto in oggetto, nonché delle continue “voci di corridoio” e della verità distorta ingenerata nella cittadinanza, con particolare riferimento ai cittadini dei siti interessati dai lavori di pubblica illuminazione appaltati;

Ha invitato Sindaco, Assessori, Consiglieri Comunali e responsabili dei vari comitati di quartiere interessati ad un confronto pubblico che si terrà presso il ristorante Taverna Nova il  giorno 20 Novembre 2022 alle ore 10:00, per chiarire, punto per punto, attraverso documentazione ufficiale, le vicende e le circostanze che hanno di fatto determinato il mancato completamento dei lavori appaltati, con gli inevitabili e conseguenti risvolti di natura giudiziaria». 

Insomma un confronto, a giudicare dal comunicatovago” dell’Amministrazione Comunale, che non avverrà e sarà disertato, dando corpo ad una scelta “Pilatesca” che resta, così come accusa Avallone, solo in capo ad un funzionario, che, sempre secondo quanto dichiara la Dock Group, avrebbe già preso una decisione, vista l’assenza politica e di indirizzo dell’Amministrazione Comunale, trascinando il Comune in una sicura lite e non di poche migliaia di euro.

E se l’Avallone non ascoltato avesse ragione? E se i lavori non eseguiti non sono mai stati approvati e nemmeno contemplati nel progetto originario? E se le procedure di revoca non dovessero rispondere alle norme vigenti? Chi pagherebbe i danni?

Si sa, «l’ascia del “compare” taglia il ferro». Ovviamente seguendo il “brocardo” a cui si affida l’amministrazione: È sempre colpa degli altri; Specie quando non si vuole ammettere ritardi o responsabilità. Forse sarebbe giusto ascoltare e successivamente prendere una decisione, più che nascondersi dietro un funzionario o uffici vari, che probabilmente sono obnubilati dal burocratismo. In ogni storia non possono esserci due verità.

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Stamattina, con la presenza dei responsabili dei Comitati di Quartiere di Papaleone, La Storta Santa Chiarella Cioffi Fiocche Macchiaroveta, di Santa Cecilia e la partecipazione del Consigliere comunale di maggioranza Adolfo Lavorgna e alcuni ex amministratori come Pierluigi Merola ed Emilio Cicalese anche nella veste di responsabile di Quartiere si è tenuta l’assemblea appositamente convocata dal responsabile della Dok Group Gerardo Avallone e del suo Legale Avv. Francesco La Rocca con la quale si voleva aprire un confronto con l’Amministrazione negato nei vari tavoli di conciliazione appositamente convocati.

Una esposizione puntuale ricca di riferimenti e di date di atti ufficiali che partono dal periodo ricadente nella Gestione del Commissario Prefettizio Antonio De Jesu e non prima, fino alle vicende che hanno determinato una inopinata decisione da parte degli Uffici Comunali, e pare a giudicare anche dagli interventi che sono seguiti, non escluso quello del Consigliere Lavorgna, che hanno escluso la parte politica, che al contrario intendeva una diversa risoluzione anche alla luce della necessità di ultimare i lavori di illuminazione pubblica nelle zone sopra enunciate, tra l’altro facenti parte della popolosa Santa Cecilia, laddove sia il Sindaco Conte e sia l’Assessore ai Lavori pubblici Marisei abitano, vieppiu lavori, da quanto è emerso, iniziati seguendo un progetto poi oggetto di apposita gara aggiudicata alla Ditta Dok Group, e successivamente interrotti per questioni tecniche essendo mutate, per ordine del Direttore dei Lavori, alcune risoluzioni progettuali utili a giudizio sia del Tecnico Comunale che della Stazione appaltante, non seguite però da atti tecnici ufficiali (opportuni calcoli tecnici da sviluppare e da depositare presso il Genio Civile) calcoli purtroppo mai eseguiti, che in ogni caso pur se ritenuti necessari necessitavano altresì di procedimenti autoriezzativi mai avviati ne talpoco conclusi, ma che comunque hanno determinato un arresto forzato dei lavori stessi.

Circostanze però che malauguratamente, hanno significato la decisione da parte dell’Ufficio tecnico e del Funzionario preposto di revocare l’appalto alla Ditta in questione, revoca, che non solo non ha tenuto conto delle procedure di appalto, ma che non è stato possibile rappresentare sui tavoli conciliativi appositamente convocati, e che ora come ultimo conducono all’avvio di un contenzioso, sebbene i gravi motivi e le gravi mancanze, sempre da come esposto dal legale della Dok Group La Rocca e convenuto dai diversi interventori, da parte degli stessi uffici, i quali più che affidarsi ai fatti si sono basati su congetture.

La vicenda in se, da quanto è emerso dal confronto-dibattito ha fatto emergere un eccesso di burocrazia, ma anche di cattiva pratica, vieppiú di una straordinaria ostilità da parte degli Uffici preposti che si trasforma comunque in un mancato diritto nei confronti di intere popolazioni cittadine che si vedono privare di un sistema di illuminazione pubblica che attendono da anni.

Determinante tra gli interventi quello del Consigliere Comunale di maggioranza Adolfo Lavorgna, che ascoltati gli interventi pacati di tutti coloro i quali hanno dato il loro contributo, si è detto disponibile a farsi promotore di una ulteriore, e si spera definitiva riunione, nella quale poter definire per il meglio questa storia di brutta burocrazia, sottolineando quanto sia importante per lui e per il Sindaco e l’intera Amministrazione evitare ogni contenzioso, che per ora e di poco più di 2600 euro, ma che potrebbe in seguito evitarne un altro milionario in danno del Comune, ma soprattutto quello di poter eseguire con la massima sollecitazione i relativi lavori della rete di pubblica illuminazione in quella parte del territorio che da tempo i cittadini attendono.

Riuscirà l’Amministrazione a risolvere questa brutta pratica e stabilire il proprio ruolo di indirizzo politico sul burocratese?

La Rocca-Avallone
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Dock Group-incontro-Santa Cecilia
Dock Group-incontro-Santa Cecilia
Pubblica illuminazione

Eboli, 19 novembre 2022

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