Stabilizzazione lavoratori precari l’ASL Salerno ancora al palo

Stabilizzazione lavoratori precari. ASL Salerno ferma al palo mentre nell’AOU Ruggi continua il processo di riorganizzazione. Per la Cisl-Fp disattese le intese tra aziende e sindacati. 

Antonacchio-Della Porta

POLITICAdeMENTE

SALERNO – «Spiace dover prendere atto che soprattutto nell’ambito delle corrette relazioni sindacali che in primis presuppongono il rispetto degli accordi sottoscritti – dichiara il Segretario Provinciale della CISL FP di Salerno Alfonso Della Portanel mentre nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno gli accordi si rispettano nell’ASL in spregio alle elementari presupposti per mantenere sane relazioni sindacali, si mortificano e si disattendono con grave pregiudizio per tutti i lavoratori. Stesse materie, stesse problematiche e stessi principi che hanno determinato la sottoscrizione di intese tra aziende e sindacati, trovano processi condivisi, ma mentre nell’AOU si portano a conclusione, nell’ASL si tergiversa mostrando una totale disattenzione su materie che di interesse generale.

E’ stato pubblicato il bando per la stabilizzazione dei lavoratori precari che hanno raggiunto i requisiti previsti dalla norma al 30 aprile 2023 nell’AOU, mantenendo il primato tra tutte le aziende campane sulla materia per essere la prima ad aver attivato tali procedure, nel mentre in ASL nonostante siano trascorsi circa 4 mesi dall’avvio della procedura, ancora non si pubblicano gli atti per gli aventi diritto alla trasformazione del contratto a tempo indeterminato a far data dal 31 dicembre 2022, lasciando decine di lavoratori ancora precari nonostante i diritti acquisiti. Se la situazione viene letta in un più ampio rallentamento procedurale, l’ASL sta disattendendo anche agi indirizzi disposti dalla Regione Campania atteso che anche la seconda fase langue nei meandri burocratici dell’ente, nonostante siano processi che dovrebbero essere prioritari rispetto a qualsiasi altra forma di reclutamento.

È tanto inutile quanto innegabile sottolineare che tale procedura è stata espletata nell’AOU addirittura l’anno scorso nel mentre alla ASL di Salerno, nonostante gli accordi sottoscritti nessuna ricognizione è stata avviata a dimostrazione della enorme confusione che regna nell’ente. L’avvio della nuova procedura di ricognizione ha fatto seguito alla pubblicazione degli esiti della progressione economica, ovviamente attivata dopo gli accordi sottoscritti sulla materia, nel mentre alla ASL le organizzazioni sindacali stanno ancora aspettando la pubblicazione del regolamento approvato dalla RSU, atteggiamento che ancora una volta mostra la superficialità con cui si intendono intrattenere sane e corrette relazioni con i sindacati».

Purtroppo – incalza il capo Dipartimento della sanità Pubblica e Privata Pietro Antonacchio – bisogna sottolineare che mentre il manager D’Amato con tutte le difficoltà che si incontrano nella gestione della complessa filiera sanitaria sta mostrando una enorme volontà di riorganizzare l’azienda nel rispetto degli accordi sottoscritti per valorizzare gli operatori del comparto e cercare di dare sicurezza ai lavoratori, tale aspetto non è paragonabile alla difficoltà con cui Sosto si vede costretto nella gestione poiché a ratti sembra abbandonato e in completa solitudine, atteso che  gli accordi sottoscritti si disattendono e dalle strutture aziendali non arrivano segnali efficaci e positivi per la soluzione dei problemi mei sul campo che vanno dagli adeguamenti degli organici alle applicazioni di istituti contrattuali giuridici ed economici

«In due note la CISL FP di Salerno ha chiesto – concludono i dirigenti Antonacchio e Della Portaun cambio di rotta e, sicuramente, in assenza di riscontro saremo costretti ad attivare ogni azione utile avendo già dichiarato lo stato di agitazione».

Salerno, 12 maggio 2023

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