Quartieri abbandonati, la Francese incomincia il suo viaggio nelle periferie

Francese: “Bisogna mettere in campo, articolata per annualità, un grande piano di risanamento, riqualificazione e recupero delle periferie e dei quartieri di Battipaglia. Non esistono cittadini di serie A e di serie B”.

Una amministrazione “smemorata” che ha dimenticato le periferie ed i quartieri della città, sempre più degradati e abbandonati a se stessi.

Cecilia Francese

BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente Comunicato di Etica per il Buon Governo, il Movimento battipagliese fondato da Cecilia Francese, il quale con la sua opposizione incisiva nei confronti dell‘Amministrazione Santomauro, tiene il dibattito sempre vivo e porta alla luce i problemi che altrimenti non sarebbero per niente conosciuti ai cittadini.

Etica per il Buon Governo e Cecilia Francese oggi puntano il dito sui quartieri e sulle estreme periferie, completamente abbandonate a se stesse. Quartieri e periferie che sono totalmente carenti di ogni forma di servizi a partire dalle reti fognarie, per finire all’illuminazione o alla rete idrica e all’arredo urbano, oltre che tutti gli altri servizi necessari.

Secondo Etica per il buon Governo, un anno e mezzo di proclami di un’amministrazione che ha ridotto il paese nel degrado più pauroso, nonostante le promesse che pure aveva fatto il Sindaco Giovanni Santomauro, di intervenire nei quartieri e che invece una volta eletto non ha mantenuto. Cecilia Francese per questo ha preannunciato lo studio e la presentazione di un piano generale di risanamento dei quartieri e delle periferie degradate, e attraverso un suo sistematico e continuo collegamento con tutte le realtà periferiche vuole raccogliere e fare sue tutte le istanze dei cittadini di quelle aree.

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Una amministrazione “smemorata” che ha dimenticato le periferie ed i quartieri della città.

Durante la campagna elettorale, il sindaco Santomauro, aveva fatto dell’attenzione verso le periferie ed i quartieri della nostra città, uno dei suoi cavalli di battaglia che gli anno consentito di vincere il ballottaggio.

Ma da quando questa amministrazione si è insediata, le periferie, i quartieri sono stati completamente abbandonati. Dal quartiere “Stella”, a “Belvedere“, alla “Taverna” a “Parco delle Magnolie“, è un unico susseguirsi di lamentele e proteste, per questa sfacciata “distrazione del “sindaco civico” e della sua maggioranza: strade rotte, pulizia assente, illuminazione promessa e mai realizzata, fognature inesistente, tubature idriche ancora in eternit, servizi carenti.

Questo è il quadro che quotidianamente si legge sulla stampa.

A nulla è servita la “nomina” di comitati di quartiere, non istituiti a norma di legge e soprattutto non come lo statuto comunale che disciplina la materia del decentramento al TITOLO III,DALL’ART. 61 ALL’ART.69, privati di ogni potere di proposta, di iniziativa e di controllo sull’attività amministrativa, che, invece, lo Statuto comunale gli riconosce in modo esplicito.

La partecipazione popolare è una cosa seria, dalle circoscrizioni, alle consulte, alle commissioni, lo Statuto Comunale, in modo colpevole, è rimasto inattuato da questa amministrazione, da questa maggioranza, che di democrazia, di partecipazione, di rapporto con la città si riempie la bocca, ma di cui in realtà ha paura, perchè significa non poter più gestire il comune come una cosa propria.

Etica per il Buon Governo è portatrice di una cultura e di valori che sono esattamente agli antipodi rispetto a quelli della maggioranza (di centro sinistra?). Per noi il ruolo del Consiglio Comunale, delle Commissioni Consiliari, della partecipazione popolare, delle Consulte, delle Circoscrizioni, è fondamentale per il pieno affermarsi della democrazia.

In questa logica l’ascolto, il contatto coi cittadini, coi loro problemi reali, quotidiani. Per questi motivi  Etica per il Buon Governo, con la sua leader Cecilia Francese ha incominciato un viaggio nei quartieri, nelle periferie della nostra città per cogliere lì dove esiste il disagio i veri problemi della nostra comunità e farsi promotrice di una proposta “rivoluzionaria”: mettere in campo, articolata per annualità un grande piano di risanamento, riqualificazione e recupero delle realtà periferiche e dei quartieri della nostra città,  in termini sociali, di servizi pubblici e di opere pubbliche e di interventi manutentivi. Un grande piano su cui concentrare risorse finanziarie e professionali, su cui accentrare la discussione politica e culturale in occasione della approvazione dei grandi strumenti di programmazione comunali (bilancio previsionale e triennale, piano strategico, strumenti urbanistici).

Su questo terreno, vero, spesso drammatico, Etica per il Buongoverno lancia la sua sfida all’amministrazione comunale ed alle forze politiche che ne fanno parte, attraverso la presentazione di apposite proposte deliberative ed appositi emendamenti in occasione di quegli strumenti di programmazione di cui sopra. Nella convinzione che nella nostra Battipaglia non debbano esserci cittadini di serie “a” e cittadini di serie “b”, e che è compito preciso di una amministrazione comunale eliminare tali situazioni di squilibrio.

ETICA PER IL BUONGOVERNO

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