La UIL FPL di Salerno dal Prefetto per sbloccare i fondi sulla Sanità

Occorre che il Prefetto convochi urgentemente un “Tavolo” di crisi della Sanità coinvolgendo Governo Nazionale, Regione, Provincia, Comuni, sanità pubblica e privata.

La Giunta regionale, inasprisce i Tiket, restringe le fasce di esenzione, e i lavoratori della sanità sono oberati di lavoro oltre i livelli consentiti.

Prefettura di salerno

SALERNO – Dopo un incontro presso la Prefettura di Salerno, allo scopo di esperire il tentativo preventivo di conciliazione ai sensi dell’art. 2 , comma 2, della L.146/90 sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali come modificato  ed integrato dalla legge 83/2000 , presieduto dalla dott.ssa Della Monica , Vice Prefetto aggiunto, con la presenza  dei Sindaci dei Comuni di Eboli  e di Polla, non si è arrivato a nulla per la mancanza della controparte.

L O.S. UIL FPL per questo, ha stigmatizzato l’assenza  dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno e la difficoltà di interloquire con i vertici Aziendali. Gli stessi sindaci sono stati costretti a ricevere a mezzo stampa comunicazioni riguardo alla riorganizzazione di servizi interessanti il territorio dagli stessi amministrati. Il sindaco di Eboli è uno di quelli che è venuto a conoscenza “a mezzo stampa” che la gestione commissariale avrebbe avuto in animo di realizzare a Battipaglia l’Ospedale Unico della Valle del Sele, fortunatamente in seguito smentito, a seguito di una Conferenza Stampa.

In ogni caso i provvedimenti che il commissario straordinario sta adottando  riguardo la rete dell’emergenza, la continuità assistenziale, i servizi territoriali di assistenza domiciliare sono in netta contraddizione con quanto impone la riorganizzazione della rete ospedaliera, che pone il trasferimento sul territorio di attività che oggi inappropriatamente vengono effettuate dalla rete ospedaliera.

La conseguenza di tutto ciò è la sicura caduta  dei livelli assistenziali per la popolazione della provincia di Salerno nel mentre da parte della Giunta Regionale si inaspriscono i ticket, che penalizzano chi soffre e si restringono le fasce di esenzione. I lavoratori della sanità pubblica continuano ad essere oberati da turni massacranti, essendo gli unici che, responsabilmente stanno garantendo la tenuta del sistema ed i livelli assistenziali, i quali si vedono mettere in discussione gli elementi di certezza contrattuale nell’ambito di una trattativa decentrata che stenta a decollare.

Allo stesso modo le strutture sanitarie private, che ormai sono in piena crisi finanziaria non ricevendo da oltre 18 mesi  le  relative spettanze maturate dall’ASL, per i servizi e le prestazioni erogate, aggravata dalla recente pronuncia delle banche di non accettare più le certificazioni di credito delle stesse, si rischia di lasciare senza assistenza numerose fasce deboli e di mettere drammaticamente in discussione i livelli occupazionali,

A tale proposito la UIL FPL sollecita il Sig. Prefetto di Salerno ad instaurare il tavolo di crisi  urgente della sanità della provincia di Salerno con il coinvolgimento delle istituzioni locali, la Provincia di Salerno, il Comune Capoluogo, i Sindaci, principali interlocutori istituzionali della Regione e del Governo Nazionale, le Associazioni della Sanità Privata, le Organizzazioni Sindacali per porre fine alla confusione e per caricare di responsabilità chi invece si defila ma prende provvedimenti dannosi e per ridare dignità di rappresentanza al territorio  della provincia di Salerno .

1 commento su “La UIL FPL di Salerno dal Prefetto per sbloccare i fondi sulla Sanità”

  1. La situazione è insostenibile per cittadini ed operatori privati,sembra che ad ora siamo in un momento cruciale.Quattrocento milioni di euro. La Regione sblocca i fondi e rimette in moto l’intesa del 2009 con le banche per l’ammortamento del debito nei confronti dei privati. Domani sera in giunta il presidente Stefano Caldoro presenta una delibera da 400 milioni per pagare le rate arretrate da luglio a settembre da versare alle banche, a partire dalla Deutsche Bank, che hanno acquistato i crediti che cliniche, case di cura e laboratori di analisi hanno accumulato nei confronti delle Asl della Campania.Ma è lo stato complessivo della sanità in Campania a rimanere molto grave. L’indebitamento strutturale è di cinque miliardi e mezzo di euro con un disavanzo medio annuo di 800 milioni. Per ridurre il passivo l’attuale governo regionale, d’intesa con i ministeri dell’Economia e della Salute, sta varando una serie di misure: piano ospedaliero con taglio di duemila posti letto, misure sul personale, aumento dei ticket per i farmaci, rischio aumento di Irap e Irpef nel 2011. Il 13 ottobre si terrà a Roma la prima verifica da parte del governo che, in caso di risultati positivi, potrebbe portare allo sblocco di una prima tranche dei tre miliardi di euro di fondi per la Campania congelati da tempo. Una delle ragioni che ha spinto i farmacisti a sospendere lo sciopero e riattivare i ticket.Tra pignoramenti ritardi ed aumenti di costi a rimetterci sono ,indovinate chi?

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