Nasce a Salerno “La Casa Democratica” dell’Europarlamentare Sandro Ruotolo, venerdì 20 giugno, ore 18:00, Via Posidonia. Al taglio del nastro, l’On. Federico Conte: “Casa democratica luogo d’ascolto per Campania integrata“.

POLITICAdeMENTE

SALERNO – “Casa non è dove vivi, ma è dove ti capiscono, diceva il poeta tedesco Morgenstern. Un luogo dell’ascolto, innanzitutto. Dove portare problemi, esigenze, ambizioni. E poi, la ricerca collettiva di soluzioni”.  – Scrive in una nota l’On. Federico Conte, ex parlamentare e presidente dell’associazione “Cittadino Sudd”, nell’annunciare la sua partecipazione all’inaugurazione de “la Casa democratica” dell’europarlamentare Sandro Ruotolo, che avrà luogo venerdì 20 giugno, alle ore 18:00, a Salerno, in Via Posidonia.

“La crisi dei partiti – prosegue Conte da tempo in cerca di “tranquillità” politica purtroppo spesso compromessa da partecipazione a progetti politici come quello, in ordine di tempo di “Articolo Uno” di seguito conflitto nel PD, per accordi di poltrone parlamentari con la segreteria nazionale DEM e Quella Regionale governata dal Presidente Vincenzo De Luca, il suo segretario nazionale Roberto Speranza assicurò  per se e per un suo amico l’On. Arturo Scuotto, due collegi sicuri lasciando a bocca asciutta proprio l’On. Federico Conte, riservando per lui il secondo posto dopo Susanna Camusso, anche lei catapultata in un collegio sicuro, ora commissaria del PD ad Avellino (Sic), si spera che questa non faccia parte della “Casa Democratica”. – ha lasciato un vuoto nella vita delle persone. Quei luoghi di intermediazione che erano le sezioni costituivano una rete fondamentale di comunità, la spina dorsale alla democrazia. Quei vuoti vanno riempiti con partecipazione e proposte. Bisogna tornare sui territori, dentro una società ovviamente mutata, aprendo nuovi spazi e facendo dell’ascolto il paradigma di una rinnovata presenza accanto alle persone.

Da qui, – conclude l’On. Federico Conte che spera, evidentemente che quella “Casa Democratica” oltre ad accoglierlo adesso, lo sostenga anche per il futuro, non costringendolo magari, a rinunciare a un secondo posto inutile e quindi a rifiutare come fece da secondo dopo la Camusso – deve nascere un nuovo percorso programmatico per le prossime elezioni regionali, che si dia come obiettivo la “Campania integrata”, una istituzione che parli a tutto il territorio e a tutti i settori sociali, economici e produttivi, includendo e unendo”.

E così nel mentre tutto è in divenire: a livello Internazionale con il pericolo che le Guerre Russo Ucraina, Istraelo-Hamas in Palestina, Israelo-Iran; a livello Nazionale con il Governo degli annunci e le opposizioni in Karakiri; a livello Regionale con il ripensamento FdI sul terzo Mandato che rimette in gioco De Luca; a livello interno al Campo Largo e ai DEM, con i suoi colpi di mano e il Commissariamento da due anni e mezzo del PD Campano senza nemmeno convocare le federazioni provinciali, figuriamoci indire un Congresso; È veramente difficile immaginare che nell’ambito di questo mare magnum laddove tutto si risolve a colpi di muscolo, si possa immaginare che nasca una “Casa Democratica“.

Una “Casa Democratica” che già nella sua fondazione, anziché  pretendere si faccia subito un Congresso Straordinario, per regolare democraticamente politiche, strategie, numeri e organi democratici, prende le distanze ed avverte la necessità di “costruire” una “Casa Democratica”. Una contraddizione in termini. Paradossalmente proprio Ruotolo sta dando ragione allo Sceriffo, che sostiene da due anni e mezzo che il Commissariamento del PD Campano è solo un Colpo di Forza autoritario, che vuole regolare i rapporti con i suoi nemici e sostituire l’attuale classe Dirigente con un’altra “addomesticata”.

Insomma bisognerebbe dire a Ruotolo che leader si diventa non si è se imposto. E soprattutto non sia sempre incazzato e magari più sorridente.

Salerno, 18 giugno 2025