Tariffe TARI. Non dipendono dal Comune ma da Federico II di Svevia

TARI a Eboli. “le tariffe non dipendono dal Comune, che invece ha destinato risorse per famiglie in difficoltà. Rassicurati i lavoratori della raccolta rifiuti”. Dichiara l’Amministrazione ma senza rispondere alle domande che l’articolista de “La Città” raccoglie da Angelo V. e pone

TARI

POLITICAdeMENTE

EBOLI«Un allarme ingiustificato e irresponsabile rischia di scaturire da fuorvianti notizie di stampa recentemente pubblicate. A proposito dei costi per la raccolta dei rifiuti, che interessano tutte le famiglie ebolitane, è necessario ricordare le modalità con cui si arriva alla determinazione dei canoni e quelle relative al recupero dei crediti. – si legge in una nota di Palazzo di Città in risposta ad un articolo di stampa a firma di Antonio Elia sul quotidiano “La Città” che pone delle precise domande scaturite dal racconto di Angelo V. circa tariffe TARI applicate a suo padre 97enne allettato ritenute assurde e non rispondenti. Chi sa se il Papà di Angelo V. riceve un assegno di cura di 1200 euro dall’ASSI. Speriamo di si.

L’aumento del canone, infatti, non è determinato da chi non paga, ma dall’aumento dei costi, calcolato sulla base di coefficienti la cui ponderazione dipende dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), quindi imposti per legge ai singoli Comuni. Inoltre, il recupero della Tari non ha alcun impatto sulle tariffe che, come detto, si calcolano su altre basi e non per volontà del Comune – Prosegue la nota stampa comunale che in suo perfetto stile rimpalla ad altri e nel tempo le proprie responsabilità.

Vuoi vedere che il responsabile degli aumenti è Federico II di Svevia quando la Città era un suo possedimento?

Allora se non dipende dal Comune e le tariffe sono così alte, tanto da ricadere sui singoli cittadini, perché mai si vuole fare una gara con un ribasso d’asta di oltre un milione di euro?

Erano sbagliate le previsioni di allora o quelle di oggi?

Invero quello che ci preoccupa non sarà la gara nuova, ma quello che di “vecchio” sembra esserci dietro, a partire intanto dal contenzioso in atto per crediti nei confronti della SARIM che ammontano a poco più di 3milioni di euro, accumulati in questi ultimi anni di amministrazione (dal Commissario Prefettizio a oggi), insomma sono circa 800mila euro all’anno? E a quanto ammontano gli interessi? Chi glielo va a dire a quell’anziano 97enne che deve pagarli anche lui, sebbene non percepisce nemmeno un assegno di cura? Suo figlio arrabbiato avrà detto: chi lo voterà più a “Federico” ovviamente non Conte ma Barbarossa che ha abusato con tutti questi aumenti? I conteggi dell’ARERA prescindono dalle programmazioni dei singoli Comuni e dei servizi che questi hanno intenzione di offrire, e per Eboli i maggiori costi riguardano soprattutto le varie periferie e la vastità del territorio.

Questa amministrazione comunale, al contrario di quanto viene riportato in maniera giornalisticamente “superficiale”, si segnala invece, ancora una volta, per un sostanzioso aiuto alle famiglie meno abbienti dal punto di vista economico, – Aggiunge la nota stampa ma che non precisa affatto la posizione lamentata da Angelo V.. Forse sarebbe giusto si pubblicasse quanti sono a ricevere gli assegni di cura e quali siano stati i criteri adottati per l’assegnazione, e allo stesso modo anche i fondi erogati ai bisognosi. Ovviamente non in maniera inquisitrice ma nel segno della chiarezza – con un supporto finanziario comunale ed anche con la massima attenzione per le attività commerciali della città. In particolare, è stato aumentato il fondo in favore delle famiglie meno abbienti, portato a 90mila euro per consentire le detrazioni sulla TARI, in questo modo molte famiglie ne potranno beneficiare. Una misura particolare, con stanziamento di 30mila euro, è stata prevista anche per consentire una detrazione TARI a chi avvia un’attività commerciale di vicinato per agevolare la sostenibilità economica delle iniziative.

Infine, per quanto riguarda la vicenda legata al bando per l’affidamento del servizio di igiene urbana e raccolta dei rifiuti, l’Amministrazione comunale non può e non deve interferire nelle procedure di gara. – Conclude la nota stampa dell’Amministrazione Comunale che oggettivamente risponde in maniera generica a quelle domande, anzi, risponde nebulosamente anche rispetto alla vicenda del Bando ma non si chiede perché la SARIM Società seria, certificata e premiata proprio per le sue qualità gestionali non ha partecipato al bando, atteso quelle che non sono “contestazioni tecnici” ma che rispondono ad altre valutazioni, che sicuramente il TAR affronterà con la sua notoria autorevolezza, è tra queste, il contenzioso in atto con il Comune – In ogni caso, la clausola sociale mette al sicuro i lavoratori circa i livelli occupazionali e il trattamento economico. Comunque, le contestazioni tecniche sollevate sono al momento all’attenzione del TAR e degli uffici competenti per ogni possibile valutazione».

Forse più che vagheggiare, bisognerebbe rispondere in maniera chiara ed inequivocabile alle “denunce” riportate in quell’articolo:

  • Risponde al vero, l’aumento sproporzionato che quel cittadino anziano lamenta?
  • È vero che le palestre sono gestite inopinatamente da chicchessia?
  • È vero che i gestori dei lidi sul litorale ebolitano sono evasori?
  • È vera la storia della funzionaria messa a tacere per paura, solo perché avrebbe rilevato vi fossero alcuni balneatori inadempienti per non aver versato i tributi?
  • Chi sono i concessionari inadempienti?
  • Quali sono quelli che riguardavano la Funzionaria comunale?
  • Non è che c’è qualcuno che vorrebbe fare clientela con i balneatori?

Si ricordi che i balneatori sono  “mercanti” e che loro seguono, ma dopo, quelli che vincono, fino poi a lasciarli quando a vincere saranno altri ancora, proprio come quelle Associazioni che formano il “Carrozzone” delle feste, e quelle ditte che vivono intorno al comune con la Somma urgenza. Infatti ci dicono che queste ultime sono state destinatarie di aggiudicazioni di lavori con la formula della “somma urgenza“, per oltre 3milioni di euro, “sfuggendo” così agli appalti, ma ovviamente consentendo all’Amministrazione di poterle affidare a chicchessia. Sono voci o è la verità? Immaginiamo che sarà difficile passare dall’attenta verifica della Ragioneria comunale che deve dare il suo parere di conformità. Tuttavia la vicenda è complessa e dovrà verificarsi in quella pratica che passa nei consigli comunali sotto la voce: Debiti fuori Bilancio.

Eboli, 11 agosto 2025

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