Regionali e Congresso PD. Schlein “toppa”: Via libera a Fico e a Piero De Luca segretario

Regionali in Campania. È fatta: Fico sarà il candidato Governatore del Campo largo, ma solo dopo il Congresso Regionale del PD “Unitario” che investirà Piero De Luca a capo della Segretario regionale Dem. E Ruotolo, Saracino e F. Conte dopo una improvvida dichiarazione di guerra: “ubbidiscono” in parte, Conte non è coinvolto nell’accordo, Valiante per niente ma segue Fico. Femiano boccia tutto. 

Elly Schlein – Vincenzo De Luca – Piero De Luca – Roberto Fico

POLITICAdeMENTE

SALERNO – Finalmente il Congresso regionale “unitario” del Partito Democratico in Campania si terrà a breve per incoronare l’on Piero De Luca alla Segreteria e il primo nodo è stato sciolto, e con esso si è sciolto anche il secondo nodo che da il via libera alla candidatura di Roberto Fico a Governatore della Campania che consentirà il completamento della coalizione del così detto “Campo largo” per affrontare le prossime Elezioni regionali d’autunno, ora la Giunta Regionale potrà definire la data precisa delle votazioni e si potrà definire anche il “perimetro” dell’alleanza e compilare le liste, saranno 7 o 8, due di sicuro quelle di Vincenzo De Luca.

Con la capitolazione della Schlein si sono azzerate tutte le riserve e si sono smontate tutte le barricate, anche quelle preannunciato nei giorni scorsi da Sandro Ruotolo che minacció di candidarsi in alternativa a Piero De Luca, e con lui anche l’ex On. Federico Conte. Quest’ultimo a tale proposito dichiarò “La candidatura di Sandro Ruotolo in alternativa a Piero De Luca impone che si faccia un congresso vero, approfondito e partecipato, che si può avviare ora e concludere dopo le elezioni, senza pregiudizi sui futuri assettie ancora prendendo le distanze dai De Luca’s “Con Sandro Ruotolo candidato congresso regionale vero e partecipato”, contraddittorie e dannose Liste civiche di area Pd“. Conte si tira fuori: Non è stato coinvolto in questo accordo. Con lui prende le distanze ma più incazzato che mai, anche Simone Valiante già Deputato Dem e ora Sindaco di Cuccaro Vetere che aggiunge: «È necessario insediare nei prossimi giorni un comitato di forze civiche e di amministratori locali che non riconoscendosi in un Pd consegnato a logiche diverse, lavorino per allargare il campo del centro sinistra e per offrire una piattaforma programmatica, da offrire come contributo al candidato presidente. – prosegue Valiante disseppellendo del tutto l’ascia di guerra – «La c.d. “minoranza dem”, maggioranza in segreteria nazionale, per essere credibile si dovrebbe dimettere dalla segreteria nazionale ed aprire una fase nuova nel PD. Altrimenti è solo un problema di posti e di strapuntini». 

Quisquiglie, direbbe Totò, intanto si è dipanato anche quel doppio nodo che consentirà di dare una connotazione ad una alleanza, che era partita con l’imposizione di un nome e con l’intento unanime, su imput della Segretaria Nazionale del PD, di attuare una sorta di “pulizia etnico-politica” all’interno del suo Partito avente come obiettivo l’esclusione, per annientamento, del Governatore uscente Vincenzo De Luca. Una “decapitazione” bella e buona per spianare la strada ad un accordo spartitorio nazionale tra PD e M5S, per fare spazio alla candidatura di Roberto Fico, in chiave impositiva, non avendo cura nemmeno di indicare uno straccio di programma politico, obnubilati dalla ossessiva contrarietà nei confronti dello “Sceriffo“, per i suoi metodi, per la sua “morsa” politica sul PD campano.

E così quello che era un “omicidio-suicidio” politico che non prometteva nulla se non il ridimensionamento e la sepoltura Politica di De Luca padre, ma anche correndo il rischio di subire una sonora sconfitta elettorale a vantaggio di un centrodestra in affanno e più diviso che mai, si è trasformato in “tentato omicidio” ma con un plateale “suicidio” politico della Schlein, che ha dovuto subire, suo malgrado, un accordo diverso da quello voluto e che altro non si è dimostrato di essere, più che un doppio nodo da sciogliere un nodo scorsoio per: la Schlein Elly (la novella Ugolino); Conte “Giuseppi” il capo di un M5S sempre più “evaporescente”; Fico Roberto il “tramviario” che fece finta, solo per un giorno, di recarsi in Parlamento nei suoi Uffici di Presidente in Tram; Ruotolo Sandro il “livoroso” e sempre incazzato guerrigliero, quello che frequenta più convegni che sezioni; E a catena tutti gli altri che in un “Colpo di Commissariamento” avevano pensato di liquidare lo Sceriffo e la sua “famiglia”, sostituirsi a lui, di impossessarsi del PD campano senza avere ne voti ne consensi.

Un nodo scorsoio quello di De Luca Senior, che li tiene appesi e più si muovono e più si soffocano. Va da sé che la conferma più sconcertante che tiene legati con le corde al collo i mancati omicida (Schlein Elly, Conte Giuseppe, Misiani Riccardo, Ruotolo Sandro, Saracino Marco e a catena gli altri “correi” che si erano accodati come Conte Federico e Valiante Simone, eredi anche loro di altre “famiglie” e forse per questo combattuti), è quella che una coalizione lega la sua esistenza ai regolamenti interni di un Partito, a quando celebrerà il suo Congresso unitario “farsa”, e ancor più grave a bloccare la data delle elezioni regionali a “imposizioni” risolte.

Sandro Ruotolo-Federico Conte

Insomma è stata una sconfitta di dimensioni planetarie per la Schlein e i suoi Ruotol”i” d’Oro, tanto che come direbbero i giocatori di “Zecchinetta” si è fatto “toppa”, mentre i giocatori di Tressette invece direbbero si è fatto “Batuffo contrario“, nel senso che ha perso clamorosamente chi invece per le carte che aveva doveva vincere.

In tutto questo, cosa pensano gli elettori del Partito Democratico? In un primo momento tifavano per De Luca, ritenendo una violenza sia il Commissariamento, sia la scelta di Fico e sia quella di non proporre un candidato Dem. Ma appreso dell’accordo che vede De Luca padre vincitore assoluto specie “imponendo” De Luca figlio Segretario regionale in un Congresso “Unitario“, il “sentiment” è cambiato ritenendo che sia un compromesso a ribasso che esclude I tesserati (pochi), gli elettori e i simpatizzanti (tanti). Una risoluzione cherappresenta la sconfitta più totale è cocente della democrazia, facendo precipitare nella palude del qualunquismo, l’unico Partito italiano, quello che si è distinto per aver coinvolto nelle più il portanti scelte sia gli iscritti che i simpatizzanti con le Primarie, quelle primarie che hanno eletto la Elly Schlein, quelle Primarie che ora la Schlein e i suoi prodi e De Luca e i suoi si sono messi sotto i piedi.

È cosa pensano invece i dirigenti di Partito ai vari livelli, molti, proprio per i loro vari gradi di “coinvolgimento” seguono e approvano le scelte che ha preso lo Sceriffo. Molti altri ancora, quelli che hanno fatto della militanza un mestiere, impegnati da anni in ruoli a pagamento e ben retribuiti, “conquistati” con la fedeltà assoluta, sperano e per questo appoggiano le scelte fatte per conservare le loro postazioni. Il resto, il grosso, quelli che rappresentano lo zoccolo duro e che si identificano in quei sentimenti che secondo i vecchi schemi politici sono tipici del riformismo progressista e di Sinistra, sono schifati, nauseati, non tanto per le difese familiari e familistiche, atteso che neanche il Centrodestra ne è immune, avendo nelle liste figli, figlie, fratelli e sorelle, si convincono sempre più che l’unica soluzione per non essere coinvolti è quello di disertare le Urne.

Raffaele Femiano

È curiosando qua e là si trova sempre chi non segue il “verbo” come nel caso di Raffaele Femiano il “Pasionario“, il “rosicatore” per eccellenza, il quale, come dirigente locale del PD battipagliese e componente della Direzione Provinciale del PD sembra essere, come al solito essere il “Bastian contrario” è giù di lì esprime quello che pensa e senza veli: «Il Commissario Regionale PD della Campania Antonio Misiani, d’intesa con la Segretaria Nazionale e quattro scappati di casa, continua a calpestare la volontà di autodeterminarsi dei Circoli e delle Federazioni. Ancora una volta – affonda Femiano – Capi Bastone e Capi Corrente vogliono decidere anche in Campania, come in Puglia e in Toscana dirigenti e segretari di partito e candidati Governatori oggi, alla Camera e al Senato in Collegi sicuri in spregio alle regole statutarie. – e sulla indicazione di Parlamentari europei, nazionali o Consiglieri Regionali di ricoprire incarichi di Partito, Nazionali e Regionali Femiano aggiunge – La Campania non è immune da questa anomalie, ecco perché boccio senza riserve la Candidatura del Deputato Piero De Luca alla Segreteria Regionale. Unitamente alla circostanza di un mancato confronto sui temi politici ricorrenti, soffocati da una celebrazione congressuale unitaria. Tra queste è quanto mai inaudito non aprire una discussione politica sui dieci anni di Amministrazione De Luca che ritengo più che positiva. Circostanza questa che certo non coincide con le posizioni contrarie sempre espresse sia dal M5S che dai suoi dirigenti ai vari livelli di responsabilità. Gli iscritti, i sostenitori, gli elettori vogliono chiarezza non inciuci e spartizioni».

Che succederà? Lo sapremo a cose fatte. Chi avrà ragione Femiano, Valiante, Federico Conte, Ruotolo, De Luca Senior o Schlein? Chi lo sa fatto sta che sembra essere tutta una storia di “Figli di”. Di sicuro tutto cambierà per non cambiare nullasi cambierà? Aspetteremo È come al solito dovremo ammettere che non abbiamo capito nulla e sempre come al solito, mutuando Bertold Brecht:

“Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati”.

Salerno, 28 agosto 2025

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