Agli Stati Generali della Cooperazione Sociale, Marco Mazzeo Vice Segretario Regionale dei Giovani Dem Campania, ha incontrato Roberto Fico candidato presidente della Regione Campania (in ‘solitudine’ e nella freddezza dei DEM salernitani). Si cambia candidato come il centrodestra e si conferma le politiche progressiste in Regione?

POLITICAdeMENTE
SALERNO – Nell’occasione degli Stati Generali della Cooperazione Sociale promossa dalla Legacoop Campania, Marco Mazzeo, Vice Segretario Regionale dei Giovani Democratici della Campania, ha incontrato Roberto Fico, candidato del “Campo Largo” a Presidente della Giunta Regione della Campania per la coalizione di centrosinistra.
Marco Mazzeo, oltre al ruolo politico regionale è anche Componente della Segreteria Provinciale del Partito Democratico della Provincia di Salerno, e nel suo ruolo ci ha inviato una sua dichiarazione a proposito:
“Oggi, (ieri per chi legge) a Salerno, per gli Stati Generali della Cooperazione Sociale promossa da Legacoopsociali e Legacoop Campania. Ho incontrato Roberto Fico, candidato Presidente della Regione Campania per la coalizione di centrosinistra. Proseguiamo con determinazione per confermare la guida progressista in Regione partendo dai risultati importanti degli ultimi anni”.

Meno male che c’era Mazzeo ad accogliere Fico, meno male, perché, in vero, c’è stata una freddezza “glaciale” intorno a Roberto Fico “salernitano”, e non si è potuto fare a meno di notare che ad attenderlo non c’era nessun dirigente del Partito Democratico, oltre naturalmente il giovane Mazzeo, evidentemente non informato dell’accoglienza riservata a Fico. In vero non c’erano nemmeno i suoi, quello che è rimasto del M5S in provincia di Salerno e a Salerno Capoluogo. È questa la dice lunga.
Tuttavia il candidato del “Campo Largo“, non ha lasciato nessun commento se non un laconico “non mi preoccupo. Sto lavorando sui programmi“. In verità si dovrebbe preoccupare e non poco, poiché la “freddezza” è solo il sintomo, per ora, di una malattia che sta covando, e oggettivamente si potrebbe rischiare molto di più se non si interviene con una buona diagnosi e la medicina giusta, fino magari a ripensare ad una nuova figura politica. Intanto, abbiamo appreso finalmente, oltre al fatto che non si preoccupa, anche che sta lavorando sui programmi. Quali? Val la pena ricordare che le rosicature di Vincenzo De Luca si basano proprio sui Programmi, atteso che Elly Schlein e Giuseppe Conte, hanno pensato più al nome che doveva sostituire lo “Sceriffo” piuttosto che ai programmi da realizzare, anche per evitare di pronunciarsi politicamente sui 10 anni di gestione De Luca. Aveva ragione De Luca e Fico involontariamente lo fa capire. Aveva ragione De Luca quando sottolinea a il silenzio politico contraddistinto dal l’arroganza di imporre Un Candidato senza nemmeno accennare a quello che dovrebbe fare.
Va da sé che oltre alla “freddezza” che si manifesta nei suoi confronti, evidentemente vi è anche una marcata disapprovazione per la superficialitá politica e il vuoto elettorale che si incomincia a manifestare intorno a lui, in netto contrasto alle previsioni dei sondaggi. Fortunatamente, anche il Centrodestra si è incartato, con il pesante veto su Edmondo Cirielli, espresso diplomaticamente dal Ministro degli Esteri Antonio Taiani e quello più “brutale” del Segretario regionale campano di Forza Italia Fulvio Martusciello, il quale a sua volta, pretende delle scuse ufficiali per i giudizi espressi da Cirielli riportati nel Libro “Fratelli di Chat” su Berlusconi e Forza Italia. E così Martusciello si toglie il sassolino nella scarpa per il fatto di essersi ritirato da candidato alla Regione.
Quel veto, che costringerà il Centrodestra a ripensare ad una nuova figura, non politica di area moderata ed esterna ai partiti, potrebbe influenzare anche il così detto “Campo Largo” ad abbandonare la strada del sanculottismo e ritornare ad una figura politica o di area che rappresenti meglio il Centrosinistra. Una decisione quest’ultima che si allineerebbe con la realtà atteso I miseri risultati racimolati dal M5S, in Val d’Aosta, nelle Marche e in Calabria, attendendo quelli che non saranno dissimili in Toscana.
Salerno, 8 ottobre 2025