Per Etica per il Buon Governo, Santomauro è alla frutta

Riceviamo e pubblichiamo

da Etica per il Buon Governo la seguente Nota politica.

Giovanni Santomauro

BATTIPAGLIA – 5 novembre 2010 – Quando un sindaco va in Piazza a parlare coi cittadini e, dimentico del suo ruolo istituzionale, e comunque incapace di volare alto sul terreno della politica, del progetto, del disegno della città, si abbandona alla più deleteria forma di “cafoneria maschista”, propria dei bassifondi di qualche periferia urbana, vuol dire che quel sindaco, la sua amministrazione, la sua maggioranza, sono alla …….frutta!

Che da tempo questa amministrazione era arrivata ai titoli di coda della sua breve e negativa esperienza di occupazione del potere a Battipaglia, che ormai essa fosse diventata palesemente inadeguata ad affrontare i problemi che attanagliano Battipaglia erano cose che a noi sembravano evidenti da tempo. Dopo il comizio del sindaco, anche i battipagliesi si sono resi conto che questi signori stanno insieme, e continuano ad occupare e gestire il potere nella nostra citta’ soltanto per l’intreccio di interessi che hanno messo in piedi in questi mesi.

Quello che si è visto arringare la folla l’altro giorno era un Sindaco nervoso, molto nervoso, che ha manifestato la sua rabbia verso chi “NON SI STA”, verso chi non è in vendita e noi di Etica, con buona pace del sindaco, (la s”” minuscola non è un errore),  non siamo in vendita. Ci rendiamo conto che nella logica “santomauriana” e dei suoi accoliti questa cosa sembra strana. Per chi è abituato a ragionare in termini di “tieni e dammi”, in termini di acquisto della dignità e del consenso in consiglio, trovarsi di fronte una forza politica o un consigliere comunale che fa, ancora, della questione morale un punto di forza della propria azione politica, che pone i principi dell’etica in politica, della trasparenza dell’azione amministrativa, del confronto sui programmi e non sugli interessi, alla base della propria azione politica diventa una cosa che innervosisce.

Il nervosismo diventa poi “incazzatura” quando questa forza politica ti coglie continuamente con le mani nella marmellata: dalla compravendita dei consiglieri, alla marginalizzazione del consiglio comunale, ridotto ad un luogo di ratifica delle scelte del sindaco (sempre con la “s” minuscola. Per guadagnarsi la maiuscola Santomauro deve mangiarne ancora tanto di pane condito con la buona amministrazione!), allo svuotamento delle commissioni consiliari (Cecilia non va alle commissioni? è una precisa scelta politica. Come si fa ad andare alle riunioni di commissioni che il sindaco stesso ha detto non servono a nulla? Falle ad altri le lezioni di morale caro Santomauro!); dagli appalti aggiudicati a cooperative, a parenti ed affini, di consiglieri ed assessori, all’abbandono della fascia costiera negando qualsiasi tipo di sviluppo turistico, alla perdita dei fondi dei “patti di reciprocità” e del “più Europa“; dall’abbandono delle periferie e dei quartieri, alla presa in giro di comitati di quartiere, non istituiti a norma di Statuto comunale e privi di qualsiasi potere; dal bilancio fondato solo sulla svendita del patrimonio comunale e non su manovre strutturali per ridurre la spesa inutile ed aumentare le entrate facendo del comune un imprenditore; dalla violazione costante e continua delle regole statutarie e della legge (altro che TREASPARENZA sindaco.

Cecilia Francese

Tu hai imposto il voto palese sulla questione della decadenza dei consiglieri, senza neanche fa votare questa procedura al consiglio, perchè non ti fidavi dei tuoi nel voto segreto. peccato che così facendo hai strappato in una sola volta la legge nazionale, la giurisprudenza consolidata, lo Statuto regolare e i regolamenti consiliari) come in occasione del voto sulla decadenza di consiglieri assenteisti, o sulla elezione di organi importanti quali i revisori del conto; dalla mancata vendita di terreni comunali, per non rompere rapporti con consiglieri direttamente interessati, alla distribuzione di incarichi a pioggia nella peggiore cultura del MANUALE CENCELLI, alla destinazione di fondi europei ad una società ( LA STU) che dovrebbe essere sciolta; dall’inserimento in bilancio di somme ( i 60.000 euro del macello) che non potrebbero esserci perche’ proventi di servizi chiusi, ma che se aperti produrrebbero entrate per il comune e Santomauo & soci (furbamente) lo mettono in vendita; dalla mancanza di interventi sulla scuola alla devastazione del welfare comunale (a partire dalla vendita delle case popolari, o dalla detrazione di fondi a quelle destinazioni per finanziare 419.000 euro per affidare all’esterno la gestione delle contravvenzioni); dall’umiliazione dei dirigenti che non sono disponibili a togliersi il cappello dinanzi al “capo” alla penalizzazione di chiunque osi dissentire dalle scelte del sindaco (la vicenda della protezione civile è emblematica!); dalle scelte improvvisate e contraddittorie (come lo scioglimento di Albanuova) non accompagnate da altrettanta solerzia in altri settori (la azienda Pignatelli, che rimane lì, a svolgere un ruolo che, di cui, francamente non sono molti i battipagliesi che se ne accorgono!); dalla questione dell’uso per fini personalistici di servizi comunali (abbiamo chiesto la cronologia delle ispezioni dei vigili urbani presso locali pubblici.

Troveremo la conferma che cerchiamo sulle ispezioni mirate?) alla mancanza delle norme di sicurezza sui cantieri pubblici. Queste ed altre decine le questioni che “etica per il buogoverno” ha sollevato in questi 16 mesi.

Certo noi comprendiamo, umanamente,il sindaco civico,convinto di essere a capo di una repubblica a se stante (la repubblica delle banane)non aveva messo nel conto l’opposizione, seria, puntuale, costante, nel merito delle questioni, che” etica” ha saputo mettere in piedi in questi mesi. Il sindaco & soci,avevano un solo modo per mettere fuori gioco il nostro movimento: governare battipaglia!

Governare,non gestire il potere. qui sta l’abisso culturale,del senso delle istituzioni,della concezione del cittadino fra noi di etica e “l’armata multicolore con Santomauro nel ruolo di “duce”:

Da qui l’assillo del sindaco di attaccare la nostra leader e consigliera comunale, Cecilia Francese, cercando anche con la violenza di offese anche personali di intaccarne la credibilità, di isolarla, di schernirla. Ci dispiace ancora una volta sindaco e francamente ci susciti anche un sentimento di “pena”. Non hai capito nulla di noi. Tu più cerchi di offenderci e più ci dai la forza di stare uniti e proseguire nella nostra battaglia, più cerchi di offendere Cecilia e più dimostri la tua “cafonesca concezione delle istituzioni“e più fai sì che Cecilia venga vissuta da Battipaglia tutta come la vera ” alternativa” a questa amministrazione inutile e dannosa. Certo per “una dissociata”venire vissuta e riconosciuta da tanti ambienti sociali della città come la futura SINDACA della città ,non è male come risultato. Anche per questo ti ringraziamo sindaco,ci stai facendo una grandissima campagna elettorale. Per il resto, ormai, hai finito anche la frutta!non hai piu’ niente da dire a questa citta’, noi invece, la nostra cecilia ha tanto da dire e da fare per questa citta’.

Incominceremo sabato prossimo con il comizio in piazza, nel quale spiegheremo a Battipaglia che siamo altra cosa da te e le tue truppe multicolori e spiegheremo perche’ di questa diversita’ noi siamo orgogliosi.

Tanto tempo fa, qualcuno disse a coloro che lo condannavano ad essere seppellito in carcere: voi distruggerete l’Italia. Spetterà a noi ricostruirla. allo stesso modo noi rispondiamo alle offese del sindaco:tu e la tua armata brancaleone, avete distrutto battipaglia, tocchera’ a Cecilia, a noi di etica per il buogoverno, ricostruirla, ridarle una dignita’ riconsegnare ai giovani una identita’ ed una speranza. Noi ci metteremo l’anima in questo lavoro immane, sapendo che sotto la direzione di Cecilia (cui va tutta la nostra solidarieta’ per le offese subite) potremo farcela.

Etica per il buongoverno

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