Emergenza Rifiuti e gara Termovalorizzatore: dura nota del Comune di Salerno

Gara per il Termovalorizzatore: il Comune di Salerno chiede l’accesso agli atti e preannuncia dettagliato esposto alle Procure di Salerno e di Napoli.

Per il Comune di Salerno incapacità, responsabilità, ma anche interessi e affari dietro le procedure della gara del Termovalorizzatore.

Comune di salerno

SALERNO – Mentre la Provincia di Salerno, Salerno Città, Battipaglia, Eboli e via via in ordine di grandezza tutte le altre Città, con altissimi livelli di raccolta differenziata, si avviano ad essere sommerse dall’immondizia, per responsabilità esplicite della Regione Campania, del Governatore Stefano Caldoro, dell’Assessore all’Ambiente Giovanni Romano, del Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, e mentre tutta questa masnada di persone, con doppi e tripli incarichi vergognosamente non ammette le sue responsabilità e non riesce a svolgere il ruolo che una legge scellerata le ha attribuito, si annuncia l’aggiudicazione della concessione per la Costruzione di un Termovalorizzatore a Salerno.

La notizia oltre a destare stupore, per le modalità adottate, i tempi inadeguati e la dislocazione dello stesso impianto, poiché il Comune di Salerno ha scelto di realizzare la zona PIP, proprio in quell’Area dove in precedenza sarebbe dovuto sorgere l’impianto, aggiunge acqua al fuoco. I salernitani e i cittadini della Provincia di Salerno, si aspettano soluzioni vicine e immediate piuttosto che scalate di potere, appalti e soluzioni bibliche.

Sulla base di queste considerazioni dal Comune di Salerno arriva una nota al cardiopalma suquesta delicata vicenda dei rifiuti e sulle colpevoli emergenze ad essi legate.

“Si apprende da notizie di stampa – recita la nota – di un’aggiudicazione della concessione per la costruzione di un termovalorizzatore a Salerno.

Si precisa, – continua la nota del Comune di Salerno – a scanso di nuove operazioni propagandistiche simili a quelle sull’aeroporto, che non c’è nessuna aggiudica definitiva, ma solo una provvisoria. Si precisa che siamo, quindi, ancora sul piano delle carte. Precisato, inoltre, che, nel frattempo, occorrono risposte valide per l’emergenza rifiuti oggi  – e non fra quattro anni – si informa che il Comune di Salerno chiederà immediatamente l’accesso agli atti per una verifica di merito di ogni dettaglio di tutta la procedura.

Il Comune di Salerno – precisa il documento – ribadisce che ad oggi è illegittima ogni aggiudicazione per la mancanza di compatibilità urbanistica dell’area individuata. Non si hanno notizie sul piano economico e finanziario essenziale per qualunque valutazione di merito.

Ad oggi è chiaro che la Provincia di Salerno non può garantire trecentomila tonnellate annue di conferimenti all’impianto come prevede il bando di gara. E’ evidente che il raggiungimento di tale quantitativo porterebbe a Salerno rifiuti provenienti da altri territori.

Questo aspetto – proseguono le considerazioni – riconferma in pieno tutte le preoccupazioni già espresse in relazione alla tutela della salute pubblica e alla reale qualità dei rifiuti che possono essere introdotti nel territorio del Comune di Salerno. Rimane fermo che tutti gli atti saranno trasferiti alle Procure della Repubblica di Napoli e di Salerno con le osservazioni di merito che saranno svolte sulle procedure seguite e sugli atti emanati.

Si configurano fin da adesso – conclude la nota ufficiale del Comune di Salerno –  atti che espongono le Pubbliche Amministrazioni a gravissime responsabilità nei confronti di soggetti privati, a cominciare da garanzie offerte sulla carta, ma che appaiono, invece, non sostanziabili.

Il documento, in alcuni suoi passaggi, mette in evidenza alcune gravità sia dal punto di vista delle procedure che degli atti, non escludendo anche riferimenti a “soggetti privati” che avrebbero offerto “garanzie solo sulla carta”. Se le accuse riportate sulla carta dovessero avere qualche riscontro, oltre ad individuare delle concrete incapacità politiche e gestionale dei rifiuti, si individuerebbero anche altre responsabilità, più vicine al Codice Penale che altri.

Salerno, 21 giugno 2011

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