Liquidazione “Nuova Manutenzione Srl”: Salta il Consiglio, non c’è il numero legale.

Salta il Consiglio Comunale per le molte assenze tra la maggioranza. Solo quindici i presenti in aula. L’ira di Santomauro.

Per il Sindaco: “irresponsabile il rinvio”, e convoca un vertice nella sua stanza. La causa principale, la tensione con una parte della maggioranza, a seguito del rimpasto. La liquidazione della Nuova Manutenzione Srl, slitta a lunedì prossimo.

di Francesco Piccolo

Francesco Piccolo

BATTIPAGLIA – Salta il Consiglio Comunale che avrebbe dovuto decidere in merito alla liquidazione di Nuova Manutenzione srl.

Ieri sera, per mancanza del numero legale, il sindaco Giovanni Santomauro non ha potuto portare all’attenzione dell’assise la proposta già ampiamente discussa in maggioranza e presentata nel corso di una conferenza stampa qualche giorno fa. Appuntamento già fissato, in seconda convocazione, per lunedì prossimo.

Solo quindici i presenti in aula al momento del conteggio, compresi il primo cittadino e Piero Lascaleia in veste di presidente del consiglio a causa dell’assenza di Ugo Tozzi. Tra i banchi dell’opposizione un vuoto totale, reso simbolico dalla presenza solo esterna di Cecilia Francese e Carmine Pagano. Ma hanno fatto discutere soprattutto i posti vuoti tra i banchi della maggioranza.

Non c’erano Pasquale Tramontano, Luigi D’Acampora, Orazio Tedesco, Ivan Corrado, Antonio Salimbene e Pino Cuozzo. “Alcuni membri della maggioranza erano assenti solo a causa dell’orario singolare”, giurano alcuni esponenti della coalizione di Santomauro, chiamati in assise alle ore 17,30 invece del consueto appuntamento serale. Ma all’uscita dall’aula consiliare il primo cittadino è apparso scuro in volto ed ha convocato l’intera maggioranza per una riunione straordinaria all’interno della sua stanza.

“Rinviare questo consiglio comunale è stato da irresponsabili – ha detto Santomauro – ci vediamo lunedì prossimo e chiedo un atto di responsabilità da parte di tutti. Forse la colpa di queste assenze è nell’orario stabilito”. Secondo indiscrezioni, ci sarebbero forti tensioni tra il sindaco ed una parte della sua maggioranza a causa del futuro rimpasto di giunta che potrebbe mettere in discussione deleghe concesse solo qualche mese fa. Alla riunione nella stanza sindacale si sono aggregati, poco dopo, i consiglieri D’Acampora e Salimbene.

Una tensione politica in maggioranza che il capogruppo consiliare del Pdl, Giuseppe Provenza, ha fortemente stigmatizzato. “Si è compiuto un atto irresponsabile in occasione di un consiglio comunale importante e con un cospicuo ordine del giorno – ha detto Provenza – si doveva discutere del futuro di quasi cinquanta lavoratori. Il sindaco Santomauro continua a parlare di una larga maggioranza composta da venti o ventuno consiglieri. Evidentemente sono tutti presenti solo quando si devono spartire gli incarichi. Voglio evidenziare le omissioni e l’immobilismo politico-amministrativo della giunta Santomauro. Stando così le cose, dovrebbe dimettersi per evitare altri danni alla città”.

Lapidario Provenza in merito all’orario del consiglio comunale: “è sempre il sindaco che decide. Ho documenti che lo provano”.

Francesco Piccolo

Salta il consiglio comunale che avrebbe dovuto decidere in merito alla liquidazione di Nuova Manutenzione srl. Ieri sera, per mancanza del numero legale, il sindaco Giovanni Santomauro non ha potuto portare all’attenzione dell’assise la proposta già ampiamente discussa in maggioranza e presentata nel corso di una conferenza stampa qualche giorno fa. Appuntamento già fissato, in seconda convocazione, per lunedì prossimo. Solo quindici i presenti in aula al momento del conteggio, compresi il primo cittadino e Piero Lascaleia in veste di presidente del consiglio a causa dell’assenza di Ugo Tozzi. Tra i banchi dell’opposizione un vuoto totale, reso simbolico dalla presenza solo esterna di Cecilia Francese e Carmine Pagano. Ma hanno fatto discutere soprattutto i posti vuoti tra i banchi della maggioranza. Non c’erano Pasquale Tramontano, Luigi D’Acampora, Orazio Tedesco, Ivan Corrado, Antonio Salimbene e Pino Cuozzo. «Alcuni membri della maggioranza erano assenti solo a causa dell’orario singolare», giurano alcuni esponenti della coalizione di Santomauro, chiamati in assise alle ore 17:30 invece del consueto appuntamento serale. Ma all’uscita dall’aula consiliare il primo cittadino è apparso scuro in volto ed ha convocato l’intera maggioranza per una riunione straordinaria all’interno della sua stanza. «Rinviare questo consiglio comunale è stato da irresponsabili – ha detto Santomauro – ci vediamo lunedì prossimo e chiedo un atto di responsabilità da parte di tutti. Forse la colpa di queste assenze è nell’orario stabilito». Secondo indiscrezioni, ci sarebbero forti tensioni tra il sindaco ed una parte della sua maggioranza a causa del futuro rimpasto di giunta che potrebbe mettere in discussione deleghe concesse solo qualche mese fa. Alla riunione nella stanza sindacale si sono aggregati, poco dopo, i consiglieri D’Acampora e Salimbene.

Una tensione politica in maggioranza che il capogruppo consiliare del Pdl, Giuseppe Provenza, ha fortemente stigmatizzato. «Si è compiuto un atto irresponsabile in occasione di un consiglio comunale importante e con un cospicuo ordine del giorno – ha detto Provenza – si doveva discutere del futuro di quasi cinquanta lavoratori. Il sindaco Santomauro continua a parlare di una larga maggioranza composta da venti o ventuno consiglieri. Evidentemente sono tutti presenti solo quando si devono spartire gli incarichi. Voglio evidenziare le omissioni e l’immobilismo politico-amministrativo della giunta Santomauro. Stando così le cose, dovrebbe dimettersi per evitare altri danni alla città». Lapidario Provenza in merito all’orario del consiglio comunale: «è sempre il sindaco che decide. Ho documenti che lo provano».

Francesco Piccolo

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