Emergenza sicurezza in Città. SEL chiede: Che fine ha fatto la Videosorveglianza?

Emergenza Sicurezza in Città. Ondate di furti e violenze gratuite in Centro, in periferie e nelle frazioni. Che fine ha fatto la video sorveglianza?

Allarme sicurezza nel territorio ebolitano, dopo gli episodi di violenza gratuita, anche nella “movida” ebolitana, denunciati dai rappresentanti dei giovani.

Videosorveglianza

EBOLI – Nuova interrogazione di Sinistra Ecologia e LIBERTA, alla luce dei nuovi, recenti allarmi sulla questione della sicurezza nel territorio ebolitano, con episodi di violenza gratuita, anche nella “movida” ebolitana, denunciati anche dai rappresentanti dei giovani della città negli ultimi giorni.

L’interrogazione di Sinistra Ecologia e LIBERTA richiama la delibera del Consiglio Comunale n° 9 del 29/3/2012, allorquando il Consiglio comunale, su richiesta delle forze dell’opposizione, venne chiamato a discutere dell’emergenza sicurezza nella città, alla luce dell’allarme proveniente dalle periferie e dalle frazioni, a seguito di ondate di furti, di “cavalli di ritorno”, di episodi di violenza anche nel centro della città, e di episodi delittuosi che avevano fatto conquistare le prime pagine delle cronache nazionali. In quella seduta, il Consiglio comunale approvò un documento di indirizzi all’Amministrazione comunale, fra i quali l’ attivazione in via d’urgenza della video sorveglianza nei punti critici della città, sapendo che l’impiantistica, costata centinaia di migliaia di euro, era pronta da anni ma non veniva attivata.

Gerardo Rosania

In quella sede l’assessore al ramo aveva assicurato, cosa che in realtà avveniva da oltre un anno e mezzo, che la rete della video sorveglianza sarebbe stata attivata entro pochi giorni. Lo stesso Sindaco, nell’intervento conclusivo, assunse questo problema come una priorità, dando atto che il ritardo di oltre un anno e mezzo non aveva giustificazione.

Nel frattempo, anche i drammatici fatti nazionali hanno dato atto del ruolo importante che la video sorveglianza, in luoghi “sensibili” del territorio di una città, assolve nel combattere fenomeni di criminalità piccoli e grandi (il killer della scuola di Brindisi ha un nome ed un cognome, innanzitutto grazie al fatto che una telecamera di sicurezza lo ha ripreso mentre premeva il telecomando col quale veniva fatta esplodere la bomba assassina!).

Alla luce di questo, Sinistra Ecologia e LIBERTA è tornata a chiedere al Sindaco di Eboli, se quell’impianto di video sorveglianza sul territorio di Eboli, acquistato ormai da anni, sia stato attivato o meno. Le conclusioni politiche le trarremo alla luce della risposta che ci verrà fornita.

Eboli, 14 giugno 2012

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