Per FN è allarme sicurezza a Battipaglia e invoca la “legittima difesa”

Per Forza Nuova a Battipaglia è allarme sicurezza e se la prende con “soggetti estranei, extracomunitari clandestini di varia provenienza, zingari.

Provveda chi ne ha autorità, alla tutela della incolumità dei cittadini, prima che si degeneri e sia tardi o prima che non debbano essere i cittadini ad organizzarsi, con una naturale azione collettiva di “legittima difesa”.

BATTIPAGLIA – Il problema della sicurezza è un problema molto sentito, forse è il primo di tutti perché tocca in maniera diretta i singoli cittadini, con una serie di azioni o comportamenti delittuosi che si è costretti a subire, che disturbano la vita quotidiana delle persone e la rendono impossibile. Se poi si aggiunge che viviamo in una regione dove la Criminalità organizzata disturba la vita economica ed imprenditoriale fino a reprimerne le iniziative, allora ci si rende conto di come sia importante attuare tutte le strategia che possano arginare i fenomeni delinquenziali spiccioli e non offrire terreni fertili alle Camorre in modo da consentire a quelle Autorità competenti, a cui si richiama Mario Pucciarelli del Circolo “San Bernardo di Chiaravalle” Forza Nuova Battipaglia, di vincere in maniera definitiva la partita e consegnarci un Paese migliore, sempre però facendo attenzione in questi percorsi di individuare i funzionari corrotti e quei settori dello Stato infedeli, che favoriscono le organizzazioni criminali nei loro affari.

Il problema nella sua genericità, non può essere confinato in una questione prevalentemete etnica, sebbene vi siano anche richiami da parte di Forza Nuova, alla clandestinità, semmai va individuato nelle ragioni brevemente illustrate sopra, ricordandosi senza mai perdere di vista che la madre e il padre di tutti questi problemi è riconducibile ad un fenomeno sociologico che si chiama: delinquenza; e poi a tutte le sue forme organizzative che noi individuiamo nelle Camorre, altrove nelle Mafie, o altri nomi, e nonostante cambino nome, regioni o nazioni, usano gli stessi mezzi, gli stessi conportamenti e la stessa lingua e si capiscono a perfezione, indipendentemente dalle loro etnie, formando sodalizi criminali che sono la ragione principale dei nostri mali e della mancata crescita economica.

Ecco mi viene in mente, e mi riporto agli anni ’70, quando la mia residenza per motivi di lavoro era a Trento. Ebbene ogni giorno sui quitidiani locali c’era il “mostro” in prima pagina, e le cronache raccontavano i fatti evidenziando nel racconto le origini delle persone coinvolte: “un uomo, una donna e un meridionale”, sbattendo la foto del “meridionale”, come me ma con gli occhi scuri, con i baffi e i capelli neri, ed evidenziandone non i comportamenti, bensì la provenienza. Mi arrabbiavo moltissimo e scrivevo continuamente a quei giornali, oltre a parlarne con i trentini, che guarda caso mi avevano subito accettato e facevano fatica a pensare fossi un meridionale solo perché ero biondo, con gli occhi azzurri, elegante e con la macchina sportiva. “Maledetto” quel Lombroso, e “accidenti” a chi si fa convincere e si distrae rispetto ai problemi veri che coinvolgono la società moderna e multietnica, rispetto ad un fenomeno che è la delinquenza e che appartiene all’uomo sia esso scuro o chiaro, che parli inglese o italiano che sia cattolico o musulmano.

Dobbiamo combattere la delinquenza e i delinquenti senza fare sconti a nessuno, ma dobbiamo stare attenti ad aprire focus sbagliati per non correre il risschio di farla fare franca a quelli che sono in ogni caso delinquenti ma che parlano italiano. Il focus sulla clandestinità e sulla delinquenza legata a quella condizione, va esteso anche nella speculazione e nello sfruttamento che persone senza scrupolo quotidianamente ne fanno ricorso e trovano le loro risposte nella compiacenza delle organizzazioni malavitose che controllano i flussi e il mercato nero del lavoro.

Provare per un attimo, quallo che io in minima parte ho avvertito e tanti nostri connazionali hanno provato sulla loro pelle a sentirsi colpevoli solo perché italiani se emigrati all’estero, o siciliani, calabresi, pugliesi e Campani se immigrati al Nord. Quindi pur condividendo le ansie e l’allarme che Forza Nuova sta lanciando rispetto al fenomeno in generale della delinquenza, ma si stia attenti a non inciampare in falsi problemi riconducibili alle etnie.

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“In riguardo alle segnalazioni del Sig. Rotella di alcuni giorni fa, – scrive Mario Pucciarelli del Circolo “San Bernardo di Chiaravalle” Forza Nuova Battipaglia, – relativamente al disagio che si sta palesando nell’area presso il Parco delle Magnolie, il nucleo cittadino di Forza Nuova condivide appieno le sue apprensioni e quelle degli abitanti del quartiere, stigmatizzando per l’ennesima volta la totale “apatia” dell’attuale Amministrazione comunale per quanto attiene alla tematica della sicurezza.

Diverse zona delle città, periferiche, non escluso il centro, sono in balia della delinquenza, dello spaccio, delle violenze e dell’accattonaggio, esacerbando gli effetti degradanti che rischiano sempre più di qualificare  Battipaglia a rango di “Città dormitorio”, caotica e  svuotata di ogni senso comune.

E’ non sarà certo una casualità,  sottolinea Pucciarelli – che l’accrescere di tali fenomeni di degenerazione urbana, non concorra  con il moltiplicarsi sul territorio, nel corso dell’ultimo decennio, della presenza in pianta stabile di soggetti estranei, extracomunitari clandestini di varia provenienza e bande di zingari che vanno così ad aggiungersi alla già folta delinquenza autoctona.

Naturalmente, rimaniamo consapevoli che una giunta comunale, in materia di sicurezza, possa avvalersi di un margine  di operatività assai limitato, poiché tocca al  Governo nazionale focalizzare gli sforzi maggiori protesi ad una  drastica riduzione dei fenomeni migratori  (ma, ahinoi,  non lo fa!).

Tuttavia, – conclude nella sua nota politica il responsabile di Battipaglia di Forza Nuova Pucciarelli – la cittadinanza e chi come Forza Nuova Battipaglia intende tutelarne l’incolumità e la continuità, ha il diritto di pretendere dall’autorità locale un impegno massimale per arginare il problema, catechizzando, ad esempio, le Forze di Polizia municipale a reprimere senza indugi e conformemente alle leggi, tutti gli spiragli di illegalità a cominciare da quelli in parvenza più banali come, spaccio, accattonaggio, bivacco, vendita merce contraffatta, ma allo stesso tempo, provvedere all’arresto immediato o all’allontanamento di queste torme di  indesiderati dal nostro territorio.

Lo faccia chi di dovere. Provveda chi ne ha l’autorità, prima che sia tardi o prima che non debbano essere i cittadini ad organizzarsi, giocoforza, in quella che si configurerebbe come  una naturale azione collettiva di “legittima difesa”.

Battipaglia, 8 settembre 2012

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