I Giovani IDV: Intitoliamo una Scuola a Livatino, vittima di mafia

I giovani di IDV ricordano Livatino, e propongono l’intitolazione di un Istituto Scolastico cittadino.

Ventidue anni fa scomparve, assassinato dalla mafia, il magistrato siciliano Rosario Angelo Livatino, fulgiodo esempio per le generazioni future.

Rosario Angelo-Livatino

BATTIPAGLIA – Durante le quotidiane attività di ricognizione sul patrimonio comunale eseguite in collaborazione con l‘Assessorato al Patrimonio, i componenti del coordinamento giovanile di Italia dei Valori, hanno notato che alcune Istituzioni scolastiche cittadine non presentino tutt’oggi una intitolazione.

Per questo motivo giovani IDV hanno presentato richiesta formale presso l’ufficio protocollo del Comune di Battipaglia per l’intitolazione di uno degli istituti cittadini al Magistrato siciliano Rosario Angelo Livatino di cui nella giornata di ieri 21 settembre ricorreva il ventiduesimo anniversario della sua scomparsa barbaramente assassinato dalla mafia.

Martino Torsiello

Livatino – ricorda il Giovane Coordinatore dei Giovani di Italia dei Valori Martino Torsiello – nacque a Canicattì nel 1952, studiò presso l’Università di Palermo e fu Sostituto Procuratore a Caltanissetta fino al 1989 quando diventa Giudice a latere.

Venne ucciso il 21 settembre del 1990 sulla SS640 mentre si recava senza scorta in Tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra.

Scrisse: “Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili“.

Noi del Coordinamento Giovanile Italia Dei Valori – Conclude Martino Torsiello che ne è il coordinatore – crediamo sia doveroso ricordare con un gesto come un’intitolazione un grande uomo come Livatino in quanto fulgiodo esempio per le generazioni future.

Battipaglia, 23 settembre 2012

2 commenti su “I Giovani IDV: Intitoliamo una Scuola a Livatino, vittima di mafia”

  1. Optime:Sarebbe il minino per una figura di nobile esempio civico e professionale,sbeffeggiato dalle istituzioni (Il giudice ragazzino,lo denominò l’ineffabile Cossiga,che smenti in un secondo momento),dimostrò pagando con la sua giovane vita la bontà dell’operato profusovi.

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