6000 bollette pazze sulla TARSU. L’Adiconsum diffida il Comune

Richiesta annullamento in Autotutela degli Avvisi di Accertamento Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani per l’anno d’imposta 2006.

Adiconsum chiede di annullare in autotutela delle 6000 bollette pazze. La stragrande maggioranza dei cittadini, ha regolarmente pagato la Tarsu per l’anno di imposta 2006, e minaccia, a tutela dei diritti dei consumatori, un’azione collettiva contro il Comune di Battipaglia.

Carmine-Galdi
Carmine-Galdi

BATTIPAGLIA – L’ADICONSUM, associazione difesa consumatori e ambiente, per tramite del suo responsabile cittadino, l’Avv. Carmine Galdi, ha ricevuto migliaia di denunce per le vessazioni effettuate dal Comune di Battipaglia a seguito delle notifiche degli Avvisi di Accertamento fatti recapitare a circa 6.000 contribuenti.

L’Adiconsum, scrive al sindaco della Città di Battipaglia Giovanni Santomauro, al Presidente del Consiglio Comunale di Battipaglia Ugo Tozzi, al Segretario Generale del Comune di Battipaglia, alla dott.ssa Maria Tripodi, al dirigente Settore Finanziario e Tributi Comune di Battipaglia dott. Giuseppe Ragone, al Funzionario Responsabile Avvisi di Accertamento TARSU anno 2006 Dottor Giuliano Caso, e fa rilevare che la richiesta del pagamento della Tassa di Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani per l’anno d’imposta 2006, la stragrande maggioranza dei cittadini, l’ha regolarmente pagata.

La Ge.fi.l. spa, affidataria del servizio accertamento e riscossione tributi, contesta impropriamente anche incongruenze sui dati metrici forniti “dall’Agenzia del Territorio di Salerno” ai fini dello stesso accertamento.

E’ bene ricordare che l’accertamento delle superfici tassabili sono state rilevate dalla società Cogest di su mandato dello stesso Comune, quindi, non si può contestare alcuna omissione di dichiarazione; se c’è stato un errore non è certamente imputabile al contribuente.

Si evince altresì dalla lettura dell’Avviso di Accertamento un altro elemento discordante sul computo delle superfici tassabili, computo che non può essere effettuato in violazione alla Circolare n. 13/2005 emanata dall’Agenzia del Territorio.

Sulla spiacevole questione lo stesso sindaco Santomauro, in una nota stampa, ha sostenuto che il Comune di Battipaglia ha commesso dei gravi errori, determinati dal mancato allineamento informatico tra i dati in possesso dell’Agenzia del Territorio e la banca dati Tarsu del Comune.

Pertanto, si diffida il Comune di Battipaglia, nella persona del responsabile del procedimento, ad annullare in Autotutela tutti gli Avvisi di Accertamento sulla Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani per l’anno d’imposta 2006 notificati ai contribuenti entro e non oltre 5 giorni dal ricevimento della presente.

Il Comune non può colpire alla cieca e soprattutto il cittadino onesto, con questo metodo alla fine la fa franca sempre e soltanto chi è abituato a non pagare. Si facciano i dovuti riscontri e si notifichino gli Avvisi soltanto a chi non ha mai pagato la Tarsu.

In difetto, purtroppo, vedrà costretta l’ADICONSUM ad avviare una azione collettiva contro il Comune di Battipaglia, per la tutela dei consumatori che rischiano di pagare per la seconda volta un tributo già versato alle casse del Comune.

Battipaglia, 9 gennaio 2013

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