Si è chiusa con successo la 5^ rassegna letteraria “Libri insieme, liberi insieme”

Registrando un grande successo di pubblico è giunta a termine la 5^ edizione del gruppo di lettura “Libri insieme, liberi insieme”.

Il gruppo di lettura si è dato a ppuntamento a settembre, ripartendo con la 6^ edizione all’insegna di un interessante percorso di lettura che vedrà alternarsi i Premi Nobel italiani ai grandi romanzi storici.

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EBOLI – Si è chiusa la quinta edizione del gruppo di lettura “Libri insieme, liberi insieme”, coordinato dalla professoressa Enza Davino, e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Eboli.

Quest’anno, il percorso di lettura, in puntuali appuntamenti mensili, presso la biblioteca comunale “S. Augelluzzi”, ha visto un calendario ricco ed interessante. Si è iniziato lo scorso settembre con la lettura del libro “Eboli 1943/1944. Diario di una donna” di Raffaella Gammino, in arte Edelweiss, e “Vivere per raccontare – diario di guerra” di Pasqualina Caruso.

Si è poi preceduto con “Napoli 44 – diario di guerra” di Norman Lewis,La pelle – romanzo sulla guerra” di Curzio Malaparte, “Kitchen” di Banana Yoshimoto, “La ragazza dello Sputnik” di Murakami Haruki; “Il paese delle nevi di Yasunari  Kawabata e  “La voce delle onde” di Yukio  Mishima.

Per finire, negli ultimi due incontri, sotto la guida dell’origamista Bruna Pallante, si è parlato di poesia giapponese “Haiku” e dell’arte di piegare la carta, denominata “Origami”.

Nell’ultimo incontro, inoltre, è stato anche individuata la programmazione che caratterizzerà la prossima edizione. Il 19 settembre, difatti, si riparte con un doppio percorso di lettura che vedrà alternarsi i premi Nobel italiani ai grandi romanzi storici.

“Siamo ben lieti che quest’esperienza di così alto livello culturale proceda.  Il gruppo di letturadichiara l’assessore alla Cultura Liberato Martucciellorappresenta ormai da diversi anni un appuntamento fisso della nostra biblioteca, che vede i partecipanti cimentarsi nella lettura e nell’interpretazione critica di opere di svariati autori, che diventano, di volta in volta,  spunto di interessanti approfondimenti tematici”.

A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Si tratta di un’iniziativa che prosegue da diversi anni e che si caratterizza per l’elevato spessore culturale. Davvero molto interessanti e di alto profilo sono gli autori e le tematiche che sono stati approfonditi nel corso dello scorso anno, così come ugualmente significativo sarà il percorso di lettura scelto per il prossimo settembre, all’indomani della pausa estiva. Rivolgo i miei complimenti alla coordinatrici e a tutti i componenti del gruppo di lettura”.

Eboli, 17 giugno 2013

1 commento su “Si è chiusa con successo la 5^ rassegna letteraria “Libri insieme, liberi insieme””

  1. Dovete sapere che i nostri amministratori hanno un intervento scritto per ogni occasione.

    Cultura: tirano fuori un fogliettino e leggono. Sempre le stesse cose, con lo stesso apparente interesse, frasi di convenienza che debbono essere dette solo per prassi e perché il proprio ruolo lo richiede.

    “Non ci sono soldi!!”, una scusa ignobile per mascherare il loro disinteresse.

    Mentre, senza soldi, con la mia associazione e con altri amici ci siamo messi a disposizione per collaborare con il comune di Lauro (AV)con il quale realizzeremo cose di grande interesse. SENZA SOLDI. A titolo di puro volontariato!!

    E allora, signori (per modo di dire?). Se solo lo si volesse vedete come le cose si riescono a fare?

    Il fatto che è voi mancate di credibilità e nessuno vuole regalare neanche un minuto del proprio tempo a chi ha dimostrato e dimostra disaffezione per il paese che amministra.

    Spero solo che questi ultimi mesi passino veloci e che gli ebolitani si risveglino dal coma profondo.

    Nel frattempo spero che un comitato di buoni ebolitani, seri professionisti, persone capaci ed oneste, competenti, dicano BASTA e scendano in campo per ridisegnare un nuovo destino a questo paese.

    Se ciò non avverrà sarà solo colpa dei cittadini e non dei loschi figuri che avranno chiamato ad amministrarci.

    A.

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