Vincenzo De Luca è indagato: Abuso d’ufficio per il Crescent

Ecco il secondo “regalo” del Procuratore Roberti: Dopo Cirielli anche Vincenzo De Luca è indagato per abuso d’ufficio per via del Crescent. Con De Luca indagate altre 11 persone.

De Luca, era già stato iscritto nel registro degli indagati nel dicembre 2012, ma solo nei giorni scorsi, quando i pm della Procura di Salerno Alfano e Valenti hanno chiesto riconoscendone la complessità una proroga delle indagini fino al febbraio 2014 si è diffusa la notizia.

Vincenzo De Luca viceministro
Vincenzo De Luca viceministro

SALERNO – Ed Ecco che arriva puntuale il secondo “regalo” del Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti prima di lasciare la Procura di Salerno. Il viceministro alle Infrastrutture e Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è indagato per concorso in abuso d’ufficio in relazione a due delibere approvate dalla Giunta comunale di Salerno, risalenti rispettivamente al 2007 e al 2008, in violazione di norme tecniche e urbanistiche per la costruzione del famoso Crescent, il progetto che porta la prestigiosa firma di Ricardo Bofill.

Il Crescent è un mega-complesso edilizio che si affaccia giusto alla fine del lungomare di Salerno e alle porte della Costiera Amalfitana, ribattezzato “Torta” o “Dentiera“. Struttura su cui il Sindaco di Salerno si è scommesso tutto fino a tendere di voler passare alla storia, consegnando alla Città un’opera che in uno doveva essere: monumentale; simbolo della Città nuova ed europea di Salerno.

De Luca, era già stato iscritto nel registro degli indagati nel dicembre 2012, ma solo nei giorni scorsi, quando i pm della Procura di Salerno Rocco Alfano e Guglielmo Valenti hanno chiesto riconoscendone la complessità una proroga delle indagini fino al febbraio 2014. Con lui indagate altre 11 persone. Avvisi di garanzia sono stati notificati a 7 assessori in carica, tre ex assessori e a un imprenditore edile.

De-Luca-Bofil-Crescent.
De-Luca-Bofil-Crescent.

E così dopo l’avviso notificato nei giorni scorsi ad Edmondo Cirielli leader della destra salernitana e del Partito Fratelli d’Italia, ecco che un’iscrizione nel registro degli indagati arriva anche per il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, ed è par condicio giudiziaria. Una risoluzione “democratica” che accomuna i due rivali, i quali negli ultimi anni hanno alimentato il dibattito politico e lo scontro politico

Il Crescent è una struttura privata, disegnata dal famoso architetto spagnolo Ricardo Bofill, alta 28 metri e lunga quasi 300 che si svilupperà, a mezzaluna, tutt’attorno a piazza della Libertà, davanti alla spiaggia di Santa Teresa, a Salerno. Il costo complessivo dell’opera si aggira intorno ai cento milioni di euro, ed ospiterà negozi, parcheggi e appartamenti di lusso che già sin da ora raggiungerebbero il costo a mq di di 10.000 euro ed oltre. Il Cantiere, i cui lavori sono stati ufficialmente aperti nel 2011, per una porzione è sotto sequestro a seguito di ventuno esposti dal comitato No Crescent e Italia Nostra presentati presso l’ufficio del Procuratore capo della Repubblica Franco Roberti oggi nuovo procuratore nazionale antimafia.

Una vittoria per gli ambientalisti e per gli esponenti del comitato nato per ostacolare la realizzazione del progetto, i quali hanno puntano il dito sulla tempistica del silenzio-assenso. Quello attuale è il secondo procedimento a carico del viceministro De Luca che è nato appunto nasce da denunce specifiche, per presunte violazioni di norme urbanistiche e paesaggistiche. Una guerra che parte da lontano, dal 2011, quando in piena campagna elettorale per le amministrative  che Vincenzo De Luca vinse sul candidato del centrodestra con il 74% dei consensi, ricevette un avviso di garanzia per il reato di concorso in abuso d’ufficio. Le indagini preliminari di questo primo troncone d’inchiesta si sono concluse nel dicembre scorso e ad oggi la Procura non ha ancora reso note le sue determinazioni cioè se chiedere o meno il rinvio a giudizio oppure archiviare.

Nel primo filone delle indagini è indagato anche l’ex Soprintendente Giuseppe Zampino per le varie autorizzazioni concesse, al progetto nell’agosto 2009 quando, secondo gli ambientalisti, sarebbe stato impossibile per gli uffici tecnici riuscire ad approfondire e studiare l’intero progetto. Sempre secondo le denunce del Comitato No Crescent e di Italia Nostra, il Comune avrebbe inoltre avallato il progetto di trasformazione di piazza della Libertà, dove poi sorgerà il Crescent, senza alcun tipo di interlocuzione con la Regione Campania e in mancanza del VAS, la valutazioni d’impatto ambientale, tanto che nel luglio 2011, la giunta comunale fu costretta ad approvare una delibera autorizzativa di una variante al progetto per impermeabilizzare gli scavi. C’era troppa acqua nei cantieri e nessuno dei progettisti se n’era accorto.

D’altra parte sia il Sindaco di Salerno che il suo entourage ritengono, come hanno sempre affermato, che tutte le procedure sono state autorizzate secondo legge e che non è stata violata nessuna norma.

Salerno, 4 agosto 2013

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