Si gira in Irpinia “2 euro l’ora” il primo lungometraggio di Andrea D’Ambrosio

Dopo i vari successi e primo fra tutti quello di Biutiful Cauntri, Il regista salernitano Andrea D’Ambrosio gira “2 euro l’ora” il suo primo lungometraggio

Il film «2 euro l’ora» si girerà a Montemarano in Irpinia, una location che il regista D’Ambrosio ha scelto per il suo film scritto con Donata Carelli, prodotta da Achab Film di Enzo Porcelli. Nel cast Massimo Ranieri e Maria Nazionale.

andrea d'ambrosio
andrea d’ambrosio

SALERNO – Le riprese inizieranno a metà aprile 2014. Il film è prodotto da Enzo Porcelli, Premio Oscar per il miglior film in lingua straniera (Il viaggio della speranza), vincitore di 2 Palme d’oro a Cannes, Leone d’argento a Venezia e Orso d’oro a Berlino.

Si girerà a Montemarano, paese nel cuore dell’Irpinia conosciuto per i vini eccellenti e il rito antico del Carnevale, il film «2 euro l’ora» prodotto dalla Achab Film di Enzo Porcelli, con la regia di Andrea D’Ambrosio e scritto a quattro mani con Donata Carelli. Le riprese del lungometraggio, che sarà realizzato col contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, inizieranno a metà aprile e si protrarranno per un mese nei luoghi più suggestivi della comunità montemaranese. D’Ambrosio, per la sua opera prima, ha scelto un cast d’eccezione di cui fanno parte Massimo Ranieri, Maria Nazionale, Paolo Gasparini, Giovanni Esposito, Anna Maria Barbera, Alberto Franco e altri attori campani.

La storia di «2 euro l’ora» è liberamente ispirata a un fatto di cronaca avvenuto nel 2006 in cui due operaie, insignite della stella al merito del lavoro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, persero la vita in un incendio divampato nella fabbrica dove lavoravano.

«Oggi è importante raccontare la realtà del nostro paese attraverso il cinema – dice il produttore Enzo Porcelli -. Questo film è un film sul lavoro che non c’è, ma anche sulla solitudine di chi cerca l’amore e di chi disegna un mondo di speranza. L’Irpinia è una terra meravigliosa che ben si presta al racconto di questa storia che D’Ambrosio con la sua mano e il suo talento racconterà con grande rigore».

«Dopo i rifiuti di Biutiful Cauntri – afferma il regista Andrea D’Ambrosioracconto il lavoro, soprattutto quei lavori che si è costretti a fare per le condizioni di disagio e di difficoltà che vive il sud e ormai l’intero paese. Ho scritto questa storia insieme a Donata Carelli, dopo la morte in un materassificio di due operaie, di cui una era minorenne. Abbiamo preso spunto da questo episodio per raccontare una storia universale che possa dare anche una speranza a chi insieme al lavoro cerca una vita diversa. In questo mio primo lungometraggio c’è il lavoro di anni, ci sono porte in faccia e il sacrificio di un cinema sempre più difficile da fare, c’è il percorso fatto coi miei documentari e per me – sostiene D’Ambrosio – esordire con un produttore come Enzo Porcelli, che ha prodotto i film di Manoel de Oliveira e di Gianni Amelio, è motivo di grande orgoglio».

«Mi sento in dovere di ringraziare il giornalista Aldo De Francesco – dice il sindaco di Montemarano Beniamino Palmieriche mi ha presentato Andrea D’Ambrosio e che, di fatto, ha offerto alla mia comunità l’opportunità di ospitare le riprese del film. La decisione di scegliere Montemarano come location mi riempie di soddisfazione e di gioia. Oltre al movimento economico riconducibile al periodo delle lavorazioni previste la prossima primavera, avremo l’occasione di promuovere il nostro territorio e le nostre tipicità in un film che verrà distribuito nelle sale cinematografiche, parteciperà ai film festival e verrà trasmesso anche dalla Rai».

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La trama
In un paese qualunque di un Mezzogiorno che stenta a crescere, le vite di due donne distanti per anni, esperienze e interessi si incontrano casualmente. Rosa è una ragazzina di 17 anni, recalcitrante e aggrappata a un amore adolescenziale che la porti lontano da tutto. Gladys di anni ne ha 45, è tornata dal Venezuela con un pugno di mosche in mano, è nubile e si rompe la schiena a lavorare perché ha rinunciato a tutti suoi sogni. In un sottoscala umido e fatiscente, vessate da un datore di lavoro rozzo e manesco, Rosa e Gladys confezionano tute sportive. Tutto per 2 euro l’ora. Sullo sfondo della vita del paese, tra bar, gratta e vinci e lavoratori precari, Rosa e Gladys  tornano a sperare, a ridere, ad amare. Un incendio le sorprenderà in un giorno come tanti. Le troveranno abbracciate. Solo una delle due ce la farà.

Salerno, 10 ottobre 2013

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